t
ra i protagonisti del dibattito sulla rinascita della “grande decorazione” - nel 1933 firma con Sironi, Carrà e Campigli il Manifesto della pittura murale - dal 1930 Funi è impegnato in un gran numero di cantieri, tra cui la IV Triennale a Monza, la V Triennale e il Palazzo di Giustizia a Milano, la chiesa del Cristo Re e la Banca Nazionale del Lavoro a Roma, la chiesa di San Francesco a Tripoli e la sala della Consulta del Palazzo Comunale di Ferrara. Quest’ultimo ciclo, realizzato tra 1934 e 1937 e considerato il suo capolavoro a fresco, è commissionato nel 1934 dall’amico ferrarese Italo Balbo - nella seconda metà del decennio l’allora neogovernatore della Libia progetta, con la supervisione di Funi, la trasformazione della Tripoli coloniale in una novella Ferrara - e costituisce una vera e propria dichiarazione di poetica. Avviati dopo la pubblicazione, su “La Colonna”, dell’articolo Rientriamo nella Storia, dove l’artista ribadisce l’importanza della pittura murale e dell’esempio dei classici con un «richiamo alla nostra civiltà artistica», gli affreschi rievocano i fasti rinascimentali dell’Officina ferrarese fondendo poesia, religione, mito e storia nel clima eroico di un unico - eclettico e sincronico - programma iconografi co, Il mito di Ferrara, elaborato insieme agli intellettuali del “Corriere Padano” di Nello Quilici. Episodi della Gerusalemme liberata e dell’Orlando furioso - tra i crociati spuntano ritratti dei protagonisti della nuova “rinascenza” fascista ferrarese - convivono con la vicenda di Ugo e Parisina, tratta dalla storia civica quattrocentesca, con la raffigurazione dei segni zodiacali e dei mesi, esplicito omaggio al Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, con donne alla balaustra in abiti moderni, con leggende della cristianità come quella di san Giorgio e il drago e con dèi pagani e figure mitologiche come Fetonte, che Zeus, nel cartone preparatorio qui in mostra, destinato alla parete ovest della sala, scaglia nell’Eridano.Mariella Milan
Bibliografia
Milano, Finarte, Asta 746 del 12 giugno 1990, n. 312; Prato, Farsetti, Asta 38 del 6 giugno 1992, n. 197; Colombo 1996b, p. 113, n. I.73; Agnellini 1997, p. 99; Pugliese 1997, p. 90; Muri ai pittori 1999, n. 61; Pontiggia 2001b, p. 132, n. 57.