Letizia Battaglia. Per pura passione (Roma, Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, fino al 17 aprile, www.fondazionemaxxi.it) è un approfondito ritratto dell’artista siciliana (1935), attenta osservatrice della realtà politica e sociale del nostro paese a partire da fine anni Sessanta - inizio anni Settanta. Indimenticabili le immagini di mafia, che rappresentano, forse, la sua produzione più nota arricchita per questa occasione da una serie inedita. Ma non meno fondamentali per il suo percorso di ricerca, accompagnato per circa vent’anni dalla collaborazione con il giornale “L’Ora”, gli scatti dedicati a scene di vita quotidiana o a personaggi cruciali per la vita culturale italiana di quegli anni quali Pier Paolo Pasolini e Franca Rame. E ancora, il ciclo mai esposto realizzato all’interno dell’ospedale psichiatrico di via Pindemonte a Palermo dove l’obiettivo della Battaglia rivela la sua principale intenzione: offrire verità e intensità emotiva.
Give Me Yesterday (Milano, Fondazione Prada Osservatorio, fino al 12 marzo, www.fondazioneprada.org) inaugura il nuovo spazio espositivo aperto dalla Fondazione Prada lo scorso 21 dicembre, rivolto alla fotografia e ai linguaggi visivi. Protagonisti di questo primo appuntamento giovani autori internazionali, artefici di una galleria di immagini che si configura, per ognuno, come un vero e proprio diario dove i soggetti ritratti si sono prestati a “mettere in scena” momenti intimi e personali, valorizzati da un sapiente controllo dell’obiettivo.
Artico. Ultima frontiera (Venezia, Casa dei Tre Oci, fino al 12 aprile, www.treoci.org) unisce il lavoro di tre fotografi - Paolo Solari Bozzi (1957), Ragnar Axelsson (1958) e Carsten Egevang (1969) - intorno al tema della natura in un’area del pianeta ancora incontaminata (Groenlandia, Siberia, Alaska, Islanda e Canada). Un’area però non immune da cambiamenti climatici e dal lento ma inevitabile passaggio da tradizioni millenarie a usanze contemporanee. Testimonianze efficaci che riportano in primo piano il rapporto dell’incessante conflitto uomo-ambiente, la bellezza e la potenza del patrimonio naturale.