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un talento
a buon mercato

Gli scatti di Drtikol che vanno per la maggiore sono della seconda metà degli anni Venti. Ma le stimecrescono senza impennate

Daniele Liberanome

inutile aspettarsi exploit di mercato dalle fotografie di František Drtikol (1883-1961), ma le migliori continuano gradualmente a guadagnare valore.

Del resto, l’artista era diventato un illustre sconosciuto prima di morire e tale era rimasto per un buon decennio dopo la sua morte, complice una serie di scelte di vita singolari. Si era formato nella Monaco palpitante di inizio Novecento, aveva sviluppato il suo talento nella brillante Praga del primo dopoguerra e fin dai primi anni Venti era ormai ben noto, anche oltreoceano. Ma il crescente legame con il buddismo, la ricerca ossessiva della perfezione lo allontanarono gradualmente dalle dinamiche di mercato: i suoi scatti erano sempre più complessi, quasi invendibili e storceva sempre più il naso di fronte alle ricche commesse per semplici ritratti. La crisi degli anni Trenta fece il resto. Nel 1935 chiuse l’atelier e si ritirò in provincia a insegnare il buddismo e a dipingere senza successo.
Solo a partire dalla metà degli anni Settanta, e comunque gradualmente, le sue fotografie meticolosamente curate, i suoi perfetti corpi femminili, il suo stile influenzato da gran parte delle avanguardie storiche di inizio Novecento iniziarono a incontrare nuovo interesse. Ancor oggi, viene trattato spesso dalle piccole case d’asta ceche e più di rado a Parigi, Londra e New York. Mai in Oriente, dove il gusto e le intenzioni di acquisto sono di tutt’altro genere.
Particolarmente noti i suoi scatti della serie Onda, in cui raggiunge l’apice il tipico gioco fra corpo femminile e figure geometriche, con le materie vive e inerti fuse in un tutt’uno armonico. Onda di neve ne è un esempio eclatante. Faceva parte della collezione privata di Margaret Weston, fra le prime galleriste a dedicarsi esclusivamente alla fotografia, che finì per metterla in vendita da Sotheby’s a New York, il 25 aprile 2007. Venne allora stimata appena 45-70mila euro, con atteggiamento fin troppo prudente: Onda di neve era e resta tuttora l’unica opera della famosa serie a essere mai stata offerta in asta, ed era già ben nota allora per essere stata ammirata in un’importante personale dedicata a Drtikol dal Museo de Arte Contemporáneo di Monterrey (Messico). Alla fine venne aggiudicata per 230mila euro, quattro volte la stima massima; la cifra non va considerata eccessiva, in quanto nel 2010 pare che la galleria Kicken di Berlino abbia offerto un’altra Onda per 400mila euro. Il mercato di Drtikol pare quindi in ascesa, e altri dati lo dimostrano. Nello stesso giorno in cui Sotheby’s aggiudicò Onda di neve, Phillips di New York offrì Composizione (Nudo con cerchi) del 1928. In quello scatto, la splendida modella, vista in controluce, tiene due cerchi, perfetti anch’essi, in una posa che esalta lo slancio della figura umana. La stima di 50-75mila euro era superiore a Onda di neve e quasi avventata, ma l’aggiudicazione finale avvenne a 84mila euro. Ebbene, lo stesso scatto è stato riproposto da Sotheby’s a New York il 5 aprile dell’anno scorso e stavolta l’acquirente ha dovuto sborsare 115mila euro per portarselo a casa. Il mercato cresce, quindi, ma senza impennate, rimanendo spesso fra i 50 e 100mila euro. Gli scatti che vanno per la maggiore, al di là della serie Onda, sono quelli ricercati e intellettuali della seconda metà degli anni Venti, più che le “femmes fatales” di sapore Art Déco del periodo precedente. è datato 1927 lo studiatissimo Orrore in cui la donna-statua viene terrorizzata da un’ignota luce posta fuori campo; Sotheby’s l’ha venduto il 12 dicembre 2012 a New York per 130mila euro, grazie anche al fatto che proveniva dalla collezione del noto filantropo Henry Buhl. Quasi contemporaneo a Orrore è l’estremamente ricercato Alba, scatto che Christie’s ha offerto il 6 ottobre 2011 a New York: il volto della donna è per metà oscurato e le gambe sono coperte da calze nere che si contrappongono al resto del corpo bianco e illuminato, a simboleggiare il momento in cui i primi raggi del sole rischiarano l’oscurità della notte. è stato aggiudicato per 75mila euro. Anche stavolta il prezzo finale è risultato ben più elevato della stima, a dimostrare che le case d’asta non credono troppo in Drtikol. Non possiamo dare loro troppo torto. Se usciamo dal perimetro dei secondi anni Venti, e ci spostiamo negli anni Trenta, l’unica opera di un certo successo commerciale è stata Nudo del 1932, aggiudicata da Sotheby’s a New York il 30 marzo 2009 per 42mila euro e in cui la donna ha una postura più intrigante rispetto alle opere dei secondi anni Venti. Un’altra donna ammaliatrice, un po’ Salomè, è quella che campeggia in Senza titolo (Nudo seduto con drappeggio) che Christie’s non è riuscita a piazzare per più di 7mila euro (New York 4 aprile 2007). Perfino peggiore il riscontro di mercato per le opere giovanili di Drtikol di stampo pittorialista: Christie’s ne ha venduta una nel 2007 (15 febbraio a New York), anno in cui come si è visto l’artista era particolarmente popolare, per appena 3.500 euro. Chi vuole avvicinarsi a Drtikol conviene quindi che cerchi solo le splendide fotografie della seconda metà degli anni Venti, se ne innamori e se le appenda in casa per godersele, senza puntare a importanti ritorni economici.



Orrore (1927).



Composizione (Nudo con cerchi) (1928).

ART E DOSSIER N. 316
ART E DOSSIER N. 316
DICEMBRE 2014
In questo numero: CORPO E METAMORFOSI Da Cleopatra al Posthuman; La carne e il dolore; Da Carpaccio a Pirandello. IN MOSTRA: Memling, Dai samurai a Mazinga, Doni di nozze.Direttore: Philippe Daverio