Nell’ambito dell’importante rassegna Picasso-Méditerranée 2017-2019 che ha dato all’Italia l’opportunità di presentare mostre di grande prestigio, ora è Milano ad avere il privilegio di avvicinare il pubblico all’universo di questo immenso artista dalla potenza creativa unica e inesauribile, come dimostra l’eccezionale progetto triennale europeo.
L’esposizione milanese si avvale principalmente dei prestiti e del sostegno del Musée National Picasso- Paris, ma non solo, altre importanti istituzioni contribuiscono ad arricchire il tema della mostra, grazie a ulteriori prestiti mirati, in special modo il Musée Picasso di Antibes e il Museu Picasso di Barcellona, senza dimenticare il Musée de l’Orangerie di Parigi. È altrettanto doveroso citare la Succession Picasso e soprattutto il sostegno di Claude Picasso e della Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el arte di Bruxelles e Madrid.
Non vi è luogo più adatto dell’Italia per trattare il rapporto di Picasso con l’antichità, giacché questo tema permetterà ai visitatori di riscoprire un patrimonio a loro familiare alla luce del genio dell’artista. Sarà quindi l’occasione per vedere da un’altra prospettiva pitture pompeiane del Museo archeologico nazionale di Napoli, sculture dei Musei vaticani o ancora opere eccezionali provenienti dal Louvre; tutte istituzioni, queste, che hanno segnato indelebilmente le scelte di Picasso.
Grazie a un percorso che riunisce duecento opere, Picasso Metamorfosi ci permette di entrare nell’intimo delle scelte di Picasso e di osservare le trasformazioni di una antichità che ha permeato la sua opera. Sei sezioni sono incentrate su tre grandi argomenti: le metamorfosi del bacio, che vedono insieme le opere di Picasso, Ingres e Rodin; le metamorfosi dell’amore, intorno al tema raffigurato nell’Arianna addormentata (di epoca ellenistica, conservata ai Musei vaticani), che conduce Picasso dall’universo del minotauro a quello di Bacco e del suo corteo di fauni, nel rinnovamento perpetuo di una vita di ebbrezza; infine, le metamorfosi dell’antichità, che ci consentono di vedere l’evoluzione delle influenze antiche nell’opera di Picasso, dalle più classiche alle più arcaiche.