Barcolana si propone infatti non solo come una manifestazione sportiva ma anche come un complesso programma culturale che coinvolge il territorio cittadino e regionale con itinerari, concerti ed eventi. La celebre performer - in questo momento presente a Firenze, a Palazzo Strozzi, con la retrospettiva The Cleaner - nel poster compare in piedi, in uniforme. Con un chiaro riferimento a un’estetica rivoluzionaria, all’interno di una struttura grafica caratterizzata dai colori e dall’elaborazione del logo di Barcolana, l’artista impugna una bandiera bianca con lo slogan scritto in rosso e invita con decisione a un impegno militante in difesa del bene comune, del pianeta e del mare, attraverso la solidarietà reciproca e lo spirito di squadra. Non sono mancate le polemiche da parte della giunta triestina di centrodestra, che ha visto nell’opera di Abramovic un’allusione al problema delle migrazioni nel Mediterraneo e una critica esplicita alle politiche dei respingimenti dall’attuale governo. L’opera è stata però difesa, oltre che dai promotori, anche da critici, giornalisti e intellettuali che si sono appellati ai valori universali propugnati dall’artista. Alla fine si procede come per le passate edizioni: il poster è utilizzato per la comunicazione nazionale e internazionale ed è in vendita con un progetto di charity, mentre a livello locale è presente il Gran Pavese Barcolana, lo sfondo del poster di Abramovic. Per l’occasione, gli organizzatori hanno ideato un libro, che racconta il variegato spirito della regata. Il volume, pubblicato da Giunti, è realizzato in collaborazione con Generali, main sponsor dell’evento. Info: www.barcolana.it.