La “regina del Verbano” è stata detronizzata. La più bella residenza sulle rive del lago Maggiore si chiamava anche “Villa della Torre”, perché, al centro dell’edificio, in un parco di sessantamila metri quadrati con scuderie, serre, fontane e cascate, il gazebo e settecento metri davanti allo specchio d’acqua, ne possedeva una: ma da tempo è ormai crollata. Villa Poss è in provincia di Verbania, all’ingresso dell’omonimo Comune, e costeggia la statale del lago, tra Intra e Ghiffa. Risale al 1800; da decenni è però uno spettro, come il suo bellissimo giardino. Più volte la soprintendenza ne ha intimato il restauro alla proprietà, ma sempre invano.
La storia inizia da lontano: la edifica il marchese Luigi Caccia Piatti di Novara; presto però la cede a Giuseppe Prina, già ministro di Carlo IV di Savoia e poi delle Finanze del regno napoleonico in Italia, che la rifà e la amplia. Però Prina è linciato dalla folla nel 1814, durante i tumulti milanesi contro le tasse napoleoniche, per ben quattro ore davanti al teatro alla Scala. Gli devastano perfino casa. Intanto, sul lago, seguono una serie di passaggi di proprietà della villa: è dei Ballabio; del conte Casanova; dell’industriale del cotone Frova, che nel 1860 la vende al principe polacco Giuseppe Poniatowski, compositore e tenore, e parente del re del suo paese. È lui a dare all’edificio l’aspetto che ora possiede, a parte la torre e un’ala, che da tempo sono crollate per l’incuria. Ma solo otto anni più tardi, il principe mette tutto all’asta, arredi compresi, a causa, così almeno sembra, dei debiti accumulati. Acquista il tutto Carlo Franzosini, facoltoso signore di Intra che sarà anche deputato e sindaco. Estende il parco, vi impianta specie esotiche, vuole le scuderie.