I CAPELLI NERI E LA PELLE ROSEA RISALTANO SUL BIANCO DELLE LENZUOLA.
Al Salon del 1870, Eva espone tre dipinti e sceglie di presentarsi come allieva di Chaplin, membro della giuria, evitando così di accostare il suo nome a quello di Manet, all’epoca costantemente al centro dei giudizi negativi della critica.
Due anni dopo, sempre al Salon, la pittrice presenta L’indolenza, così commentata da Émile Zola su “La Cloche”: «Voglio segnalare un adorabile quadro che rappresenta una giovane donna, una figura ingenua vestita di rosa con una sciarpa in mussola che le avvolge castamente il collo […] è una vergine caduta da una vetrata e dipinta da un’artista naturalista della nostra epoca». Sia per questa che per l’altra opera esposta nel 1872, La pianta favorita, la modella scelta dalla pittrice è sua sorella minore Jeanne. Sebbene rifiutata nel 1873 dalla giuria del Salon, non abbandona il circuito ufficiale e nella primavera del 1874, seguendo l’esempio di Manet, non partecipa alla prima esposizione degli impressionisti nello studio del fotografo Nadar. Mentre Monet, Renoir e il resto della banda degli “indipendenti” scioccano Parigi con un nuovo modo di dipingere, Gonzalès espone Un palco al Théâtre des Italiens nel suo atelier di rue Bréda. Accanto a Jeanne, che occupa il lato sinistro del dipinto, compare per la prima volta in un’opera della pittrice Henri Guérard, incisore di Manet e che diventerà suo marito nel 1879.
In quegli anni la critica è spesso severa con lei, ma ciò non la demotiva e le sue sperimentazioni stilistiche non si interrompono. Piccole nature morte e ritratti di persone vicine portano ancora con sé l’eco degli insegnamenti di Manet, ma di anno in anno i colori si fanno più chiari e le scene “en plein air” iniziano a divenire soggetti sempre più frequenti; nel 1875-1876, per esempio, realizza il dipinto Nei campi di grano, un luminoso paesaggio a Dieppe. Nel Risveglio, Jeanne è ritratta appena sveglia e con lo sguardo ancora sognante. I suoi capelli neri e la pelle rosea risaltano sul bianco delle lenzuola. L’opera è datata 1877- 1878 e segna l’inizio di una nuova fase per l’artista. A un cromatismo intenso e romantico si legano leggerezza e trasparenza impressioniste, come nel pastello La donna in rosa. Il 21 gennaio 1879 viene celebrato il matrimonio di Eva con Henri Guérard. Lo stesso anno la pittrice fa posare la sorella Jeanne con il suo abito da sposa, triste presagio del fatto che dopo la morte di Eva, avvenuta il 6 maggio 1883, Jeanne e Henri si sposeranno.
Appena sei giorni prima, il 30 aprile, era morto Édouard Manet. Tale fu l’intensità del legame tra il maestro e l’allieva che si racconta di come, ancora debole per il parto di suo figlio Jean Raymond di poche settimane prima, Gonzalès avesse utilizzato le sue poche forze per intrecciare una corona di fiori per Manet e di come questo gesto le fosse stato fatale.