Storie a strisce

IL POTENTE LINGUAGGIO
DEI FUMETTI

di Sergio Rossi

Gli ultimi libri di Lorenzo Mattotti e Barry Windsor-Smith mostrano, ancora una volta, tutte le potenzialità presenti e passate del graphic novel

Nel dicembre scorso, durante il festival del fumetto Bilbolbul (Bologna), si è tenuto un convegno sui vent’anni del graphic novel in Italia dal titolo Ieri, oggi, domani. 20 anni di graphic novel (visibile sul canale YouTube della rassegna). Se l’intento era nobile, lo svolgimento è stato deludente. Non solo era assente la maggior parte degli editori e degli autori protagonisti di questo fenomeno, ma la maggior parte degli ospiti ha descritto un mercato e un panorama autoriale lontano dalla realtà storica e attuale. A parte alcune eccezioni come l’intervento di Daniele Brolli, c’è stata infatti una ricostruzione storica parziale e approssimata, seguita da una lamentazione sulla presunta scomparsa scomparsa dei graphic novel d’avventura e umoristici. Per smentire i contenuti del convegno, basta vedere i successi dei libri di Zerocalcare o Sio, che partendo da una chiave umoristica sono primi nelle vendite, oppure basta andare in libreria e aprire due corposi volumi realizzati da due affermati maestri del fumetto internazionale: Periferica di Lorenzo Mattotti e Mostri di Barry Windsor-Smith.

In Periferica (in bianco e nero e colori, Rizzoli Lizard), Mattotti ha raccolto tutte le storie brevi e lunghe realizzate dal 1977 al 1982, scritte da solo o insieme a Jerry Kramsky (al secolo Fabrizio Ostani) e Antonio Tettamanti (manca solo l’adattamento di Le avventure di Huckleberry Finn perché edito da Coconino Press-Orecchio Acerbo). È un volume prezioso perché recupera molti racconti bellissimi e introvabili, e mostra anche il cammino di questo autore che, fin dalle sue prime prove, ha portato avanti una sua precisa e originale linea autoriale sia nei testi sia nei disegni, a dispetto delle diverse mode del tempo. Partendo dal segno di autori come l’americano Robert Crumb e gli argentini Carlos Sampayo e José Muñoz, Mattotti propone infatti uno stile narrativo che si basa su una rappresentazione della realtà resa con un tratto grottesco e impressionista, per mostrare attraverso questa deformazione dei corpi e delle architetture i sentimenti e le tensioni esistenziali e politiche degli anni Settanta, oltreché quell’atmosfera violenta e disillusa da cui è nata la definizione di “Anni di piombo”. Colpisce anche la scelta originale, ieri come oggi, di ambientare queste storie nei quartieri periferici di Milano e delle città di provincia, come anche di utilizzare il dialetto in alcuni dialoghi e come materia narrativa i riti del calcio, vissuto sia nei bar dove gli appassionati si incontrano per parlare di questo sport sia allo stadio (argomento spesso negletto dagli autori italiani nonostante la popolarità del gioco).

Mostri è il primo romanzo a fumetti dell’inglese Barry Windsor-Smith (BWS), una colonna del fumetto di supereroi: nel 1970 l’autore ha creato la versione a fumetti del personaggio di Conan il barbaro di Robert Ervin Howard insieme allo scrittore Roy Thomas, e poi ha realizzato alcune delle storie più importanti di personaggi come Wolverine e Iron Man. La prima idea di Mostri risale al 1984, quando BWS propone alla Marvel Comics una storia dell’Incredibile Hulk, il supereroe verde dalla forza colossale, incentrata sul rapporto tra Bruce Banner, alter ego dell’eroe, e suo padre. Lo spunto è però copiato da un altro autore, allora BWS ritira la sua proposta e, mentre lavora ad altre storie, decide di rimetterci le mani eliminando i supereroi: trentasette anni dopo esce Mostri. È un romanzo grafico ambientato tra il 1945 e il 1964, tra la Germania durante la caduta del nazismo e gli Stati Uniti, e racconta le tante gradazioni della mostruosità umana attraverso il corpo gigantesco e deformato del protagonista per mezzo dell’ingegneria genetica. La sceneggiatura tiene avvinto il lettore fino all’ultima pagina mescolando spionaggio, fantascienza, vita quotidiana, temi fantastici alla Stephen King e una ricostruzione storica rigorosa nei minimi dettagli resa con un segno a pennino così particolare che trasfigura e alleggerisce anche le scene più violente. È un libro che mostra non solo le infinite potenzialità del linguaggio del fumetto, ma anche il coraggio di un autore che continua a mettersi alla prova.

In definitiva, Periferica e Mostri rivelano che, ieri come oggi, la realizzazione di una storia a fumetti dipende solo dalla capacità dei suoi autori. Magari se ne parlerà nel prossimo convegno di Bilbolbul.


▶ Lorenzo Mattotti,
Periferica, con testi di Jerry Kramsky
e Antonio Tettamanti,
368 pagine a colori e in b/n, € 24,
Rizzoli Lizard, Segrate (Milano) 2021.

▶ Barry Windsor-Smith,
Mostri, 366 pagine in b/n,
€ 24, Mondadori, Milano
2021.

Una tavola di Mostri, di Barry Windsor-Smith, Milano 2021.


La copertina di Mostri, di Barry Windsor-Smith, Milano 2021.


ART E DOSSIER N. 395
ART E DOSSIER N. 395
FEBBRAIO 2022
In questo numero: INCROCI AL CINEMA: Beuys e Richter; Un museo per Fellini. PITTURE PALEOLITICHE: La grotta degli spiriti. IN MOSTRA: A Milano: Steinberg; Gnoli; Divisionismo. Haring a Pisa, Ghirri a Polignano a mare. DILEMMI RIPRODUTTIVI: Copia: umana o fotografica?Direttore: Claudio Pescio