Grandi mostre. 4
Rinascimento segreto a Pesaro, Urbino, Fano

SEGRETI
RIVELATI

Una mostra sofisticata in tre sedi, a cura di Vittorio Sgarbi, svela capolavori rinascimentali poco noti, di collezione privata. Oltre a un progetto curatoriale di qualità, anche un modo per rilanciare il turismo culturale nelle Marche a un anno dal terremoto che ha colpito il Centro Italia.

Ilaria Ferraris

Aquasi un anno dal terribile terremoto del 24 agosto 2016 con epicentro ad Accumoli, inizio della violenta sequenza di scosse che si è protratta per mesi e che ha interessato Umbria, Marche e alto Lazio, le regioni colpite cercano ancora di tornare alla normalità. Alle dirette conseguenze dell’evento catastrofico - oltre a vittime e crolli, anche danni ingenti al patrimonio storico-artistico - si somma il danno collaterale del calo repentino del turismo in tutto il territorio delle tre regioni interessate, anche nelle aree non direttamente colpite. Nel programma di iniziative organizzato per riportare il turismo culturale nelle Marche e in Umbria, alcune delle mostre previste sono curate da Vittorio Sgarbi, che lega volentieri il suo nome a progetti che possano in qualche modo aiutare queste zone. Rinascimento segreto è una di queste. Nelle tre sedi di Pesaro (Musei civici), Urbino (Palazzo ducale), Fano (Museo archeologico e Pinacoteca) fino al 3 settembre sono raccolte circa ottanta opere, perlopiù mai esposte finora perché in collezione privata, di maestri rinascimentali, alcuni notissimi, altri, più numerosi, non minori ma comprimari, quelli che contribuirono a diffondere in tutta la penisola il nuovo stile in voga nei grandi centri della cultura e dell’arte come Firenze, Venezia, Roma, Urbino, Milano, Ferrara. «Una mostra di livello sofisticato », racconta Sgarbi, «perché accanto a Raffaello e Perugino, si possono ammirare tanti artisti che ancora si muovono nell’anonimato, conquiste della critica recente o artisti pur conclamati ma ancora oggetto di studio».

Accanto a Perugino e Raffaello, tanti artisti ancora oggetto di studio


A Pesaro, nelle sale di palazzo Mosca adiacenti a quella dove è esposta la monumentale pala con l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini - accanto al Dio padre, sempre di Giovanni Bellini, che appartenne al compositore pesarese Gioachino Rossini e che la vedova legò, come parte di un’importante raccolta, alle collezioni civiche - per affinità stilistica e di provenienza sono esposte una Venere con amorini di Dosso Dossi, la Giustizia e Diana di Bonifacio de’ Pitati, vicino a dipinti di soggetto religioso di Ludovico Brea, Giovanni Francesco da Rimini, Giovanni Bonconsiglio detto il Marescalco, Marco Bello, Francesco Zaganelli, dalle raffinate soluzioni coloristiche di matrice veneta.


Defendente Ferrari, Sant’Agostino (1525 circa), in mostra a Urbino.


Marco Zoppo, Cristo deposto sorretto da due angeli (1471), in mostra a Pesaro.


Attribuito al Sodoma, Studio per una figura di Ercole (1510 circa), in mostra a Urbino.

Nelle sale del Castellare del Palazzo ducale di Urbino, luogosimbolo della cultura umanistica, sede della Galleria nazionale delle Marche - che vanta capolavori come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la Muta di Raffaello, le tarsie dello studiolo di Federico da Montefeltro - è esposto il nucleo principale della mostra, dove sono rappresentate tutte le principale scuole del tempo, per un arco temporale che va dalla fine del Trecento alla metà del Cinquecento. Il grande San Sebastiano di Perugino della collezione Cavallini Sgarbi si affianca a dipinti, tra gli altri, di Antonio de Carro, del Maestro di casa Pendaglia, di Alesso di Benozzo Gozzoli, ma anche di Amico Aspertini, dell’Alunno, del Garofalo; il Sant’Agostino di Defendente Ferrari insieme alla Sacra famiglia con san Giovanni Battista di Antonio Leonelli da Crevalcore, immagine della mostra, fino a un sorpendente desco da parto di Pontormo, sono accompagnati da disegni di Raffaello, Cellini, Francesco di Giorgio Martini, Sodoma.

A Fano sono esposte alcune sculture di importanti maestri come Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino e Giovanni Francesco Rustici, accanto a ceramiche e opere di oreficeria.
Non solo una mostra di studio, quindi, ma un vero e proprio itinerario alla scoperta di opere “rivelate” di qualità in luoghi emblematici del Rinascimento.
ALTRE MOSTRE FRA MARCHE E UMBRIA
Fioriscono tra Marche e Umbria le iniziative espositive. Tra queste, in Umbria, nella Rocca Albornoziana di Spoleto, Tesori della Valnerina, nell’ambito di una campagna di crowdfunding, dà conto del primo intervento di messa in sicurezza di trenta opere di una delle zone più colpite dal terremoto del 2016 (www.scoprendolumbria.it). A Perugia, a palazzo Baldeschi prosegue fino al 15 settembre Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazione e banche italiane, a cura di Vittorio Sgarbi (www.fondazionecariperugiaarte.it), mentre nel Complesso di San Pietro continua fino al 1° ottobre Sassoferrato dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita, a cura dello stesso Sgarbi e di Cristina Galassi (www. fondazioneagraria.it). A Castiglione del Lago (Perugia), a Palazzo della Corgna, è in corso fino al 27 agosto Picasso. La materia e il segno, ceramica e grafica (www.palazzodellacorgna.it). Sul territorio marchigiano, si articolerà sull’arco nove anni il progetto Infinito Recanati, che fa leva su un’identità legata all’arte, alla poesia e alla musica per creare un vero e proprio “museo diffuso”. Nell’occasione saranno riallestiti i luoghi museali ed è prevista, nell’autunno 2017, una mostra su Lorenzo Lotto (www.comune.recanati. mc.it).

Marco Bello, Madonna col Bambino benedicente (post 1505), in mostra a Pesaro.

Rinascimento segreto

a cura di Vittorio Sgarbi
Urbino, Palazzo ducale, sale del Castellare; Pesaro, Musei civici;
Fano, Museo archeologico e Pinacoteca del Palazzo malatestiano
fino al 3 settembre
catalogo Maggioli editore
www.rinascimentosegreto.it

ART E DOSSIER N. 345
ART E DOSSIER N. 345
LUGLIO-AGOSTO 2017
In questo numero: ESSERE AVANGUARDIA Cattelan: Permanent Food; MUVE Contemporaneo; Agit'Art in Senegal; Giacometti e Merleau-Ponty. XVII SECOLO La guerra dei tre Caravaggio; Tiziano nel Seicento Europeo. IN MOSTRA Rosenberg a Parigi, Da Caravaggio a Bernini a Roma, Rinascimento segreto nelle Marche, La Menorà a Roma e in Vaticano. Direttore: Philippe Daverio