Camera con vista


COrti lunghi
un SeCOlO

di Luca Antoccia

Che bello imbattersi in mappe che aiutino a orientarsi in territori che si ritiene di conoscere e che invece si rivelano per fortuna sempre più vasti e sorprendenti. 

Merito di libri come quelli che sui corti e sul cinema d’artista ha pubblicato Silvana Editoriale. Il primo, Film d’artista. Percorsi e confronti tra arte e cinema (scritto da Maria Rosa Sossai), è una lente di ingrandimento delle tendenze del XXI secolo organizzate per temi: da quel che resta dell’underground all’“expanded cinema”, dal senso del paesaggio alla centralità della città, dal cinema “installato” al reportage. A chiusura del volume, interessanti conversazioni con artisti come Fabio Mauri, Gianfranco Baruchello, Carola Spadoni, mentre spiccano le analisi di lavori di Tacita Dean, Fiona Tan, Chantal Akerman, Michael Snow. Forse però ancora più ricco è Il cinema espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012, catalogo della omonima mostra di Catanzaro del 2013 (a cura di Bruno Di Marino, Marco Meneguzzo, Andrea La Porta). Si tratta di una pubblicazione che racconta nell’arco di cento anni la via italiana al corto. C’è una forte componente pittorica non solo per le indiscusse origini futuriste (basti pensare al celeberrimo Thaïs di Anton Giulio Bragaglia con scenografie di Enrico Prampolini) ma anche per la nobile schiera di artisticineasti italiani (Giosetta Fioroni, Luca Patella, Ugo Nespolo, Mario Schifano, Bruno Munari, Franco Angeli, Pino Pascali). 

Questa presenza pittorica però, lungi dall’essersi esaurita, trova spazio anche in opere recentissime come quelle di Debora Vrizzi che in Un_happy ending (2007) si cimenta in cesellati ritratti in “tableaux vivants” di otto donne famose un attimo dopo la morte. Oppure si veda l’incredibile lavoro durato sette anni di Leonardo Carrano, che ha colorato direttamente su pellicola le sensazioni visive create dall’ascolto del Requiem di Mozart (Aeterna, 2012). 

La presenza di tante opere oggi in rete è un risarcimento (purtroppo a volte postumo) alla passione di tanti artisti del cinema.


Un frame da Aeterna (2012), di Leonardo Carrano.


Un frame da Un_happy ending (2007), di Debora Vrizzi.

ART E DOSSIER N. 333
ART E DOSSIER N. 333
GIUGNO 2016
In questo numero: DARE FORMA ALL'EMOZIONE La scultura in terracotta di Niccolò dell'Arca, Mazzoni e Begarelli. CAVALLI E ALTRI ANIMALI Fare arte con i batteri; Il circo di Calder; Sculture equestri tra Quattro e Cinquecento. IN MOSTRA Fabre a Firenze, Picasso scultore a Parigi, Vetri e architetti a Venezia.Direttore: Philippe Daverio