Troubleyn
laboraTorium

Nel 1621 il dottor Sperling, medico danese amico di Rubens, così descrive una sua visita all’atelier del pittore: «Abbiamo trascorso del tempo insieme mentre stava dipingendo, ascoltando Tacito in latino da un lettore, dettando una lettera e rispondendo alle mie domande» (da una audioguida del Rubens Museum di Anversa). L’intensità della giornata di Jan Fabre, artista totale alla maniera rinascimentale, non è dissimile da quella di Rubens. È artista visivo, autore teatrale e scrittore con la prerogativa di saper dire qualcosa di nuovo in ognuno di questi campi. I mille progetti che gli affollano la mente si sviluppano con l’aiuto dei suoi affiatati collaboratori al Troubleyn Laboratorium, altra sua opera d’arte. L’edificio che si trova nel quartiere Seefhoek, dove Fabre è nato e cresciuto, è un vecchio stabilimento industriale di mattoni a vista di ben duemilacinquecento metri quadri. È dotato di un teatro con palcoscenico, alloggi per gli artisti in viaggio, sartorie, sala prove, due sale di registrazione ad alto livello tecnologico.

Oltre a ospitare Troubleyn, la compagnia teatrale, è anche la sede di Angelos, struttura dedicata alle arti visive che segue l’attività di Fabre artista. Importanti artisti di tutto il mondo sono passati di qui e tutti hanno lasciato una testimonianza. Bob Wilson, per esempio, ha incastonato nel pavimento una sorta di pozzo coperto da una grata attraverso la quale escono suoni e parole, quasi provenissero dall’oracolo di Delfi. Questo pozzo ha un suo gemello al Watermill Center di Long Island (New York), il “laboratorium”di Bob Wilson.

Il 20 febbraio 2016 Jan Fabre ha festeggiato, circondato da amici artisti provenienti da tutto il mondo, i trent’anni di Troubleyn.

Dietro questo ricco edificio non ci sono i mercanti, ma l’intera comunità fiamminga e lo stesso municipio di Anversa, consapevoli di quanto sia importante per il quartiere la presenza di questa “bottega” di cultura.

Troubleyn-Teatro (Anversa), con opere di Michaël Borremans, Fabrice Hyber, Oda Jaune e Henk Visch.


Bob Wilson, Sound Well (Pozzo sonoro), opera per Troubleyn Laboratorium.

FABRE
FABRE
Jean Blanchaert
La presente pubblicazione è dedicata a Jan Fabre. In sommario: L'imprinting artistico: il mito famigliare e la strada; Gli insetti: i maestri di un sapere iniziatico; La precisione del sogno; Il corpo è tutto. Tutto è corpo; Mount Olympus; Le sculture: testimoni di un'assenza; Il verde dell'Africa; Troubleyn Laboratorium. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.