Di che segno sei?
di Haydée Rodinis


TORO O GEMELLI?

Dürer, artista della speculazione

Se c’è un artista che si presta in modo suggestivo a interpretazioni astrologiche, è certo Albrecht Dürer. Il più abile disegnatore, incisore e pittore tedesco del Rinascimento, fra i più grandi non solo della sua epoca né del suo paese, credeva fortemente nell’influenza degli astri. E come molti umanisti, era appassionato non solo di astrologia ma anche di astronomia. Incise xilografe con le carte del cielo boreale e del cielo australe, e progettò perfino una meridiana. Risulta poi che qualche amico, studioso come lui di astrologia, gli aveva fatto in più occasioni l’oroscopo. Lui stesso pare avesse affermato di poter dipingere un ritratto dal quale «traspaiono Saturno e Venere», come dire i caratteri della meditazione, dell’introspezione psicologica e delle passioni. Una delle sue più note incisioni su rame, Melencolia I (1514), è densa di rimandi esoterici e alchemici: una figura femminile alata è assorta, e nel suo volto il primo studioso di Dürer, Erwin Panofsky, riconosceva «lo sguardo dell’antico Saturno che ci fissa: a noi spetta il diritto di riconoscervi le fattezze dello stesso Dürer». Alle spalle sta un edificio con il quadrato magico: è la torre filosofica (“turris speculationis”), che compare in un trattato del 1503 noto a Dürer, la Margarita philosophica stampata da Gregor Reisch, confessore di Massimiliano I e amico di umanisti come Erasmo da Rot terdam. Che Albrecht fosse appassionato di esoterismo e astrologia è fuori discussione, ma a giudicare dai suoi scritti - diari, lettere (spesso molto spiri tose), trattati - Albrecht aveva una personalità complessa, non sempre melanconica. Infaticabile viaggiatore, curioso di ogni aspetto della natura e meraviglioso interprete di un fi lo d’erba come di un coniglio, di un paesaggio turrito come di un curioso rinoceronte giunto da terre lontane, ebbe profonda fede religiosa. Era forse anche un poco ipocondriaco, o perlomeno attento ai suoi mali: in un disegno a penna scrive: «Dov’è la zona gialla che indico col dito, lì mi fa male». Nell’autoritratto giovanile col fiore di eringio, simbolo usato in contesti sacri, scrive in alto, accanto alla data 1493, in rima: «My sach die gat/Als es oben schtat» ( Le mie faccende vanno come si vuole lassù). Sicuro del suo talento, Dürer non era d’altra parte nato sotto Saturno, bensì era una cuspide, come dicono gli astrologi. Era nato a Norimberga il 21 maggio del 1471, in uno dei giorni che stanno a cavallo fra due segni: il Toro e i Gemelli. Il giorno della sua nascita è considerato dagli astrologi il segno per eccellenza della speculazione. Eccezionale disegnatore, ottimo incisore, splendido colorista, per versatilità e talento artistico Dürer viene spesso accostato a Leonardo da Vinci. Che però, come si è visto, era nato sotto il segno dei Pesci...

ART E DOSSIER N. 321
ART E DOSSIER N. 321
MAGGIO 2015
In questo numero: L'INVASIONE DELLE ULTRAMOSTRE Expo, Biennale e le altre, in Italia e in Europa: da Leonardo a Gauguin, da Altdorfer alla Nuova oggettività, dal barocco romano a Diebenkorn. PAGINA NERA La Palermo dell'abbandono.Direttore: Philippe Daverio