QUADRO CRONOLOGICO

AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI VITA DI PALMA IL VECCHIO
Ludovico il Moro diventa di fatto il signore di Milano assumendo la reggenza del ducato in nome del legittimo erede, il nipote Gian Galeazzo Maria Sforza. Nasce a Venezia Lorenzo Lotto.
1480
Attorno a questa data Jacopo Negretti, o «Nigreti de Lavalle» (o anche «De la Valle»), nasce a Serina, in val Brembana (Bergamo). Antonio, suo padre, appartiene a una famiglia che ha frequenti contatti con Venezia, dove i Valnegretti o Negrotti esercitano diverse attività, principalmente la mercatura. La data di nascita non è documentata. Nell’edizione del 1550 delle Vite, Giorgio Vasari scrive che Jacopo quando muore ha quarantotto anni.
Giuliano della Rovere è eletto papa col nome di Giulio II.
1503
Dürer, a Venezia, dipinge la Festa del Rosario e Gesù fra i dottori.
1506
Il papa, l’imperatore e i re di Francia e Spagna stipulano la lega antiveneziana di Cambrai. Michelangelo inizia ad affrescare la volta della Cappella sistina.
1508
Si ipotizza che si trasferisca a Venezia in questa data.
Raffaello lavora alla Stanza della Segnatura in Vaticano.
1509
Soggiorno di Martin Lutero a Roma. Leonardo studia anatomia con Marcantonio Torre all’Università di Pisa. Muore Sandro Botticelli.
1510
La prima notizia che lo riguarda, a Venezia, risale a questa data, quando partecipa come testimone alla stesura del testamento di Sofia moglie del “telarol” Rocco Dossena, dove si firma «Jacomo de Antonio Negreti depentor». Risulta domiciliato in San Giovanni in Bragora, situato nel sestiere di Castello. Tra quest’anno e il successivo dipinge il Ritratto di giovane, ora alla Galleria Borghese a Roma, il Ritratto di uomo e il Ritratto di donna, conservati entrambi nello Szepmüveszéti Muzeum di Budapest.
A Firenze è restaurata la signoria dei Medici dopo la parentesi repubblicana. Michelangelo completa gli affreschi sulla volta della Cappella sistina.
1512
Esegue Madonna con i santi Gerolamo ed Elena, per il convento dei Cappuccini a Rovigo, Sacra famiglia con san Giovannino e santa Caterina, ora alla Gemäldegalerie di Dresda.
Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, diventa papa col nome di Leone X. Alleanza offensiva tra Venezia e Francia: nuova Lega santa tra papato, impero, Spagna e Inghilterra. Raffaello è affiancato a Bramante nei lavori della Fabbrica di San Pietro. Leonardo da Vinci è a Roma dove Pietro Bembo, allora segretario papale, invita anche Tiziano, che però alla fine rimane a Venezia. Lorenzo Lotto è a Bergamo dove stipula con i domenicani della chiesa dei Santi Stefano e Domenico il contratto per la Pala Martinengo (oggi in San Bartolomeo).
1513 Quest’anno (1512 secondo l’uso veneto) Il testamento di Isabella Mocenigo reca la firma di «Jacomo Palma depentor», in quanto testimone. È la prima volta che compare il soprannome di Palma. Il letterato Francesco Sansovino, nella Venetia Città Nobilissima (1581), per primo lo menziona come «Palma il Vecchio», per distinguerlo dal nipote Jacopo (Palma il Giovane). L’artista bergamasco è iscritto tra i confratelli della Scuola grande di San Marco, elencato come «Ser Jacopo Palma pentor a San Moise intro 1513». Presumibilmente in quest’anno realizza l’Assunzione della Vergine per la Scuola di Santa Maria Maggiore a Venezia.
Attorno a questa data Tiziano realizza il dipinto Amor sacro e Amor profano, oggi alla Galleria Borghese di Roma. Morto Bramante, Raffaello assume la direzione dei lavori della Fabbrica di San Pietro. Questo stesso anno completa la Stanza di Eliodoro in Vaticano.
1514 Tra quest’anno e il successivo dipinge il Polittico della presentazione della Vergine, ora nella chiesa della Santissima Annunciata a Serina, il Polittico di san Giacomo, a Peghera di Taleggio, l’Adorazione dei pastori, conservato nella chiesa di San Lorenzo a Zogno, tutte località della val Brambana.
Tra quest’anno e il 1518 Tiziano dipinge la pala dell’Assunta per la chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. Lotto termina la Pala Martinengo. Muore Giovanni Bellini.
1516
Tra quest’anno e il 1518: Ritratto d’uomo con mantello di pelliccia, Ritratto di donna come santa Caterina, Due ninfe in un paesaggio, Donna con la mela, Pastore con zampogna.
Lutero brucia pubblicamente la bolla Exurge Domine emessa da papa Leone X: l’anno seguente verrà scomunicato. Nella villa medicea di Poggio a Caiano, presso Firenze, Pontormo inizia gli affreschi di Vertumno e Pomona. A Parma Correggio dipinge la cupola di San Giovanni Evangelista. Muore Raffaello.
1520 Il 21 maggio, al «M° Jacopo Palma Depentor» viene versato un acconto di venticinque ducati per la pala d’altare con Lo sposalizio della Vergine, da collocare nella chiesa di Sant’Antonio Abate in Venezia. Tra quest’anno e il successivo esegue La sepoltura di Cristo, il citato Sposalizio della Vergine, La Visitazione, Salvator Mundi, Cristo e l’adultera.
Lotto: Pala di San Bernardino, Pala di San to Spirito e Commiato di Cristo dalla Madre.
1521
Cambia alloggio, e si sposta in campo San Stae, nel sestiere di Santa Croce.
Adriano VI è il successore di Leone X, morto nel dicembre dell’anno precedente.
1522 Attorno a questa data realizza il Polittico di sant’Elena per la chiesa di Santa Croce a Gerosa (Bergamo), ora nella Pinacoteca di Brera. Tra il 1522 e il 1524 esegue la pala San Pietro e vari santi per l’altar maggiore della chiesa di San Pietro a Fontanelle (Treviso).
Muore Adriano VI, viene eletto papa Giulio de’ Medici col nome di Clemente VII. Lotto: ritratto di Marsilio e Faustina Cassotti (Messer Marsilio e la sua sposa) e Le nozze mistiche di santa Caterina.
1523 Il 21 settembre, il priore della chiesa della Madonna dell’Orto a Venezia pattuisce di pagare al Palma la somma di sessanta ducati per una pala con i santi Domenico, Vincenzo ed Elena, da collocare nella cappella Valier (nel 1524 si stabilisce di aggiungere altri due santi; l’opera viene ultimata entro il 1526). Sempre quest’anno comincia anche a lavorare al Polittico di santa Barbara per l’altare della Scuola dei bombardieri nella chiesa veneziana di Santa Maria Formosa.
Lotto dipinge ad affresco le pareti dell’oratorio di Battista Suardi a Trescore (Bergamo) e inizia a lavorare ai cartoni per le tarsie del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Giulio Romano si trasferisce alla corte dei Gonzaga a Mantova. A Firenze, Michelangelo inizia i lavori per la Biblioteca laurenziana.
1524 Nel mese di maggio, a causa della morte del fratello Bartolomeo, torna nel paese natale per provvedere agli interessi familiari e per nominare i tutori dei nipoti rimasti orfani. Nel documento è citato come: «Magister Jacopus pictor quondam ser Antonij Nigreti de la Valle de Serina». Tra quest’anno e quello successivo dipinge Giuditta con la testa di Oloferne, Ritratto di donna bionda dal seno scoperto, La cortigiana e La resurrezione di Lazzaro.
L’esercito di Francesco I di Francia viene sconfitto a Pavia dalle truppe imperiali di Carlo V e il re francese è fatto prigioniero. Lotto realizza gli affreschi con Storie della Vergine in San Michele al Pozzo Bianco a Bergamo e gli affreschi di San Giorgio a Credaro, nei pressi di quella stessa città.
1525 Il 3 luglio, Ursa, vedova di Simone Malipiero, gli commissiona un’Adorazione dei magi per l’altar maggiore della chiesa di Sant’Elena in Isola a Venezia. L’opera viene realizzata entro l’anno successivo. Nel mese di novembre, essendo confratello della Scuola di San Pietro Martire presso la basilica dei Santi Giovanni e Paolo, si propone al Consiglio dei Dieci per dipingere a proprie spese una pala raffigurante il martirio del santo domenicano. Il dipinto viene affidato invece a Tiziano (opera andata poi distrutta nell’incendio del 1876).
Tiziano compie la Pala Pesaro per Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. Lotto firma e data la Madonna col Bambino e i santi Giuseppe e Gerolamo per la chiesa di San Francesco al Monte a Jesi (oggi nella Pinacoteca civica) e il Ritratto di domenicano attualmente conservato nella Pinacoteca di Treviso. Pontormo dipinge la Deposizione nella chiesa di Santa Felicita a Firenze. Muore Carpaccio.
1526 Comincia a dipingere Il Martirio di san Pietro da Verona per l’altar maggiore della chiesa di San Pietro Martire ad Alzano Lombardo, nel XVIII secolo spostato nella chiesa di San Martino, nello stesso paese della Bergamasca.
Sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di Carlo V. I Medici vengono nuovamente espulsi da Firenze dove viene ancora una volta instaurata la repubblica. Lotto firma e data l’Assunzione per la chiesa di Santa Maria Assunta a Celana (Bergamo) e i ritratti di Andrea Odoni e del vescovo Tommaso Negri.
1527 Il 9 settembre, acquista per procura terreni e una casa a Serina, che cede lo stesso giorno a un tale Ravioni. Realizza Madonna in trono con san Giorgio e santa Lucia, per la chiesa di Santo Stefano a Vicenza. La Scuola grande di San Marco gli commissiona un grande telero da collocare nel loro albergo, la cosiddetta Burrasca infernale, poi ultimata da Paris Bordon tra il 1534 e il 1536.
A Mantova, Giulio Romano e i suoi allievi iniziano la decorazione di palazzo Te.
1528 Il 21 aprile risulta come testimone alla stesura del testamento di Hieronima, vedova del veronese Cristoforo Banda. Probabilmente a causa di una malattia che lo colpisce all’improvviso, il 28 luglio detta il proprio testamento, dove si evince che ha aderito alla Scuola dello Spirito Santo della chiesa veneziana di San Gregorio. Il 30 luglio è segnato nel registro dei morti della Scuola di San Marco. L’8 agosto vengono nominati i commissari per la redazione dell’inventario dei suoi beni, perlopiù quadri lasciati incompiuti.
Francesco I di Francia e l’imperatore Carlo V firmano la pace di Cambrai (o Pace delle due dame) che conclude, dopo le pesanti sconfitte subite dal re francese, la prima fase di una lunga lotta tra i due sovrani. Lotto esegue il San Nicola in gloria tra san Giovanni Battista e santa Lucia per l’altare di una confraternita di mercanti in Santa Maria del Carmine a Venezia.
1529
Il 22 giugno viene completato l’inventario dei beni del «Quondam Ser Jacomo Palma Depentor».

Donna con liuto (1518-1520 circa); Alnwick (Gran Bretagna), Alnwick Castle.

PALMA IL VECCHIO
PALMA IL VECCHIO
Mauro Zanchi
Un dossier dedicato a Palma il Vecchio (Bergamo, 1480 - Venezia, 1528). In sommario: ''Dimestici'' amici; Ritratti con l'anima tra i guanti; Ritorno alla natura. Idilli rurali; Conversazioni silenziose. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.CartaceoeBook