Storie a strisce


IL MONDO
SECONDO ALTAN

di Sergio Rossi

Stile grafico e narrativo rigoroso, segno grottesco privo di sfumature, ironia implacabile sono le principali caratteristiche di Altan, ora al Maxxi di Roma con una grande personale

« La Pimpa è nata lo stesso anno in cui è nato Cipputi (1975), e anche io mi accorgo che è un po’ strano avere i piedi in queste due staffe. Diciamo che la Pimpa è il mondo come potrebbe o dovrebbe essere e come i lettori della Pimpa fino a tre, quattro anni potrebbero viverlo e spesso lo vivono davvero. Mentre l’altro è il mondo com’è, e anche noi lo viviamo davvero com’è».
Così si esprime Francesco Tullio Altan in una delle interviste raccolte da Luca Raffaelli per il catalogo della mostra Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori (dal 23 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020), la grande personale a cura di Anne Palopoli e dello stesso Raffaelli, realizzata dal Maxxi di Roma in collaborazione con la Fondazione Solares e Franco Cosimo Panini Editore.
Organizzata in cinque spazi che toccano tutti i lati del suo multiforme ingegno – fumetto, illustrazione, cinema, narrativa e satira politica – l’esposizione ripercorre la carriera artistica di Altan ed è un omaggio dovuto a un autore che da più di quarant’anni racconta a bambini e adulti il mondo in cui vivono con opere straordinarie, sempre realizzate con una coerenza di stile grafico e narrativo che deriva da un’etica rigorosa. Basti pensare alla sua scelta di illustrare Piccolo Uovo, il libro per bambini scritto da Francesca Pardi (edito da Lo Stampatello) sulle diverse tipologie di famiglie, spesso messo all’indice da ipocriti nemici del “gender”.


Una vignetta con il personaggio Cipputi (1975).

Nella prima sala si trovano i disegni e le illustrazioni realizzate quando Altan viveva a Bologna e poi in Brasile. Seguono i romanzi a fumetti, tutti creati con il suo inconfondibile segno grottesco fatto di bianchi e neri netti e senza sfumature, nelle cui pagine l’autore inserisce i suoi commenti sotto le vignette per creare un controcanto ironico alle situazioni narrate. Si parte da Trino, nato sulle pagine della rivista “Linus” nel 1974, che è il racconto della creazione del mondo di un non onnipotente creatore che deve rispondere delle sue azioni a un implacabile capoufficio, si prosegue con le due storie dedicate alla bellissima Ada (una delle quali diventata anche film sceneggiato dallo stesso Altan), per arrivare poi a Cuori pazzi, satira dei film svedesi alla Bergman, ai cupi e ironici Friz Melone e Zorro Bolero, e infine alle caustiche biografie storiche dedicate a Cristoforo Colombo, Giacomo Casanova e Francesco d’Assisi.
Non mancano il suo romanzo “senza immagini” Nudi e Crudi, da cui Sergio Staino ha tratto il film Non chiamarmi Omar, e i tanti racconti brevi a fumetti tra i quali spicca Caltagirò, sullo scandalo che coinvolse i costruttori romani Francesco e Gaetano Caltagirone nel 1979, nel quale sono ritratti molti politici dell’epoca tra cui un luciferino Giulio Andreotti.
Disposte su una grande parete ci sono invece le vignette, oggi scambiate in rete come fossero figurine, con le quali Altan ha raccontato la storia d’Italia dagli anni Settanta ai nostri giorni attraverso personaggi diventati emblematici: il mitico Cipputi, entrato anche nel vocabolario italiano come sinonimo di “operaio”, la coppia Ugo e Luisa, l’uomo in poltrona, la donna seminuda e alcuni protagonisti della politica italiana, rivisitati e corretti, come il cavalier Silvio Banana.


Vignetta di Altan con alcuni suoi personaggi.

Vignetta di Altan con alcuni suoi personaggi.

Nella quinta e ultima sala c’è invece l’Altan illustratore di classici della letteratura (Nikolaj Gogol’, Gianni Rodari, Roberto De Simone) e soprattutto il creatore di bellissimi personaggi per bambini: tra i più famosi ricordiamo il camaleonte Kamillo Kromo e la cagnolina Pimpa, sulle cui storie i bambini di quarant’anni fa hanno imparato a leggere; quelle stesse storie che ora, diventati a loro volta genitori, leggono ai propri figli.
La celebrazione di Altan è iniziata a Romics, la fiera internazionale del fumetto dell’animazione di Roma (dal 3 al 6 ottobre), dove l’autore ha ricevuto il premio alla carriera, e in libreria dove è già uscito il primo volume della ristampa integrale delle sue opere pubblicata da Coconino Press-Fandango. È una collana da non perdere dato che molti dei “graphic novels” sopra citati sono da tempo introvabili. Nel primo volume, Uomini ma straordinari, sono raccolte la vita e le imprese dei già citati Colombo, Casanova e Francesco d’Assisi (qui ribattezzato Franz): tre storie in cui il disfacimento morale dei personaggi (nobili opportunisti, preti corrotti, avidi commercianti e ridicoli avventurieri) rispecchia l’ambiente degradato in cui vivono. In chiusura del libro, c’è la storia di Ben, immaginario quarto figlio di Noè che si rifiuta di salire sull’arca per dedicarsi alla produzione di grappa, realizzata venti anni fa su commissione di una nota distilleria per un’edizione fuori commercio. Buona (ri)lettura.

Pimpa e Armando (1975).

Pimpa e Armando (1975).

Ada (1978).


Cristoforo Colombo (1976).

In breve:

Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori
Roma, spazio Extra Maxxi
a cura di Anne Palopoli e Luca Raffaelli
fino al 12 gennaio 2020
11-19, chiuso lunedì
catalogo Franco Cosimo Panini
www.maxxi.art

ART E DOSSIER N. 371
ART E DOSSIER N. 371
DICEMBRE 2019
In questo numero: L'ANNO CHE VERRA'. Le celebrazioni di Raffaello. CURIOSITA' ICONOGRAFICHE. Un occhio ci guarda dal cielo. MAGONZA. Una capitale per molti imperi. IN MOSTRA Training Humans a Milano; Betye Saar a New York; Blake a Londra; Da Artemisia a Hackert a Caserta; De Hooch a Delft; Maes all'Aja; Giulio Romano a Mantova; La collezione Alana a Parigi.Direttore: Philippe Daverio