«Ho scoperto, da ministro, che ci sono due Fori, e che il demanio ha tante sfaccettature ».Così si è espresso, il 3 luglio scorso, il ministro dei Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, reduce da un incontro con la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Potremmo dunque immaginare un ministro dell’Economia dichiarare, con altrettanto candore: «Ho scoperto che significa spread» o «trattato di Maastricht?». Eppure la situazione dei beni culturali in Italia appare tutt’altro che sotto controllo, e proprio la frammentazione degli enti preposti alla tutela (come sa chiunque abbia visitato una volta nella vita l’area del Foro romano) è certamente tra gli inghippi che impediscono una corretta salvaguardia del patrimonio romano. Il crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, immediatamente a ridosso del Campidoglio e del Foro, avvenuto il 30 agosto, segna un punto di non ritorno, ricorda scenari da conflitto armato.