Cortoon


OSCARFRA LE RIGHE

di Luca Antoccia

Anche se nomination e Oscar per i corti d’animazione edizione 2018 non sembrano avere qualità e varietà di quelli del 2017, due cose però le evidenziano, se non tutti in gran parte: l’essere pensati per un pubblico molto giovane (niente sperimentalismi) e però “legittimati” dal ricorso a una fonte letteraria o comunque scritta, quasi che la parola immortalata su carta apponga un sigillo di qualità anche al film (tre su cinque hanno alla base una poesia, un racconto o una lettera piuttosto noti). Il più fortunato, ma non il più bello, vincitore di questa edizione, Dear Basketball, è la lettera d’addio del campione della Nba (National Basketball Association) Kobe Bryant, che nel 2015 si è ritirato dall’attività agonistica suscitando emozione anche tra i non tifosi, un po’ come il caso di Totti in Italia. Ma il testo che ha scritto è diventato prima un video che documenta le sue prodezze e poi per mano dell’animatore della Walt Disney, Glen Keane, un corto di poco più di tre minuti. Più interessante il film ispirato al racconto del celebre scrittore per ragazzi Roald Dahl Revolting Rhymes (diretto da Jan Lachauer e Jakob Schuh) girato nel più puro spirito della Stop Motion Bbc. E tuttavia la critica ha visto nel più appartato e spigoloso Negative Space (regia di Ru Kuwahata e Max Porter) la sorpresa di questa edizione: la poesia dello scrittore per ragazzi Ron Koertge è forse più capace di coinvolgere il pubblico adulto. Parla infatti di un padre frequentemente in viaggio che insegna al figlio come si fa una valigia, come si riesce cioè a organizzare e ottimizzare gli spazi, mostrando per converso il valore degli spazi vuoti, quel Negative space del titolo. È un film sulla assenza e sulla separazione, con forte suggestione emotiva legata anche al commento musicale, alle scelte cromatiche, alla presenza scenica preponderante degli oggetti animati e padroni quasi del campo che mettono in risalto la solitudine fossile degli umani. La minuzia del padre e del figlio per il riempimento degli spazi sembra la stessa di quella del creatore della Stop Motion. Il finale del testo e del film ne è il suggello: il padre nella bara pare dica al figlio: «Quanto spazio sprecato!».


Revolting Rhymes (2016), di Jan Lachauer e Jakob Schuh;


Negative Space (2017), di Ru Kuwahata e Max Porter.


frame da Dear Basketball (2017), di Kobe Bryant e Glen Keane.

ART E DOSSIER N. 356
ART E DOSSIER N. 356
LUGLIO-AGOSTO 2018
In questo numero: ESTATE AL MUSEO La Rubenshuis di Anversa, il Museo diocesano di Feltre. I RESTAURI E LE SCOPERTE Pisa: gli affreschi restaurati; Pontormo: un nome per un ritratto. IN MOSTRA Christo a Londra, W.E. Smith a Bologna, Matisse ad Aosta, Kupka a Parigi, La collezione Agrati a Milano, Traiano a Roma.Direttore: Philippe Daverio