Quali segrete analogie legano i lineamenti delle persone e le forme dei musi, dei nasi, delle teste e dei caratteri animali? Il confine visibile che sta tra l’uomo e l’animale viene sondato nel Cinquecento da Giovanni Battista Della Porta: nei suoi studi i tratti fisiognomici umani si sovrappongono (o giustappongono) a quelli di diverse specie animali, entro un ciclo di metamorfosi visiva dove si condensano caso e milioni di anni in cui la natura ha dato vita alle trasformazioni degli esseri viventi.
In ogni volto umano convivono tratti distintivi unici e la forma comune di una specie, e al contempo nel viso particolare, nella sua espressione, traspare una delle innumerevoli declinazioni del flusso evolutivo. Pur nella sua varietà il regno animale è unitario? Tutti gli esseri viventi sono costituiti dai medesimi principi? Nell’indagine traspare qualcosa che pare della stessa natura di Proteo, divinità minore della mitologia greca in grado di cambiare aspetto e forma in un continuo processo di trasformazione dall’uomo all’animale e viceversa. Differenti tratti morfologici e analogie tra diversi esseri viventi, rimontati in nuove modalità, danno vita a un curioso e bizzarro campionario di bestialità umana.
Il pensiero e la ricerca di Giovanni Battista Della Porta stanno in equilibrio fra la cultura magica cinquecentesca e il pensiero razionalistico del Seicento(1). Il suo trattato De humana physiognomonia (stampato a Vico Equense nel 1586) è uno dei testi imprescindibili all’interno degli studi sul volto umano, attraverso anche le rispondenze con le forme degli animali, per indagare il rapporto tra aspetto fisico e carattere: «Non è forse vero che l’uomo è ardito come il leone, che è timoroso come la lepre, che lo si può paragonare al gallo per la liberalità e al cane per l’avarizia? […] In breve, egli riassume le complessioni e i caratteri delle diverse specie di animali, è il condensato di tutto il creato»(2). L’apparato illustrativo del trattato è costituito da disegni dotati di particolare efficacia nel mostrare le corrispondenze e i paragoni tra uomo e animale, anche nella dimensione psicologica.