Arte contemporanea


Il plinto
sulla High Line

Cristina Baldacci

Così come il “Fourth Plint” in Trafalgar Square a Londra, anche la celebre High Line newyorchese, la ex sopraelevata del West Side, riqualificata come parco e spazio per l’arte pubblica una decina di anni fa(*), ha riservato un plinto alle commissioni contemporanee. Il piedistallo a cielo aperto si trova all’altezza della Trentesima strada e della Decima avenue, dove le vecchie rotaie della High Line formano un semicerchio simile a uno sperone, da cui il nome “the spur”, che è diventato un palcoscenico per l’arte visibile dalle affollate vie cittadine.


A New York il piedistallo sulla High Line è un teatro a cielo aperto per l’arte contemporanea. La prima opera, visibile fino a primavera 2021, è Brick House di Simone Leigh


Il programma prevede la rotazione di una nuova opera ogni diciotto mesi. La prima a essere stata collocata sul plinto, fino a primavera 2021, è Brick House di Simone Leigh (Chicago, 1967), una scultura in bronzo alta quasi cinque metri che raffigura una donna afroamericana, il cui corpo a mezzo busto è così solido e monumentale da richiamare e competere con un edificio in mattoni, come sottolineato dal titolo. 

Il lavoro fa parte della serie Anatomy of Architecture (2016-oggi), dove l’artista mette a confronto anatomia del corpo, spazio costruito e ambiente domestico per riflettere sulla cultura e sull’identità femminile africana, secondo un metodo tra lo scientifico e il personale che lei stessa ha definito «auto-etnografico».

Per la sua posizione strategica, lo sperone della High Line è un luogo ideale in cui collocare queste grandi installazioni di arte pubblica, sovvenzionate in buona parte da donazioni private ma scelte attraverso un concorso nel quale tutti, non solo i newyorchesi, sono chiamati a esprimere le proprie preferenze. Oltre a mettere in discussione la nozione stessa di arte pubblica, con i suoi diversi linguaggi e ruoli, che a seconda dei diversi casi modificano la relazione con lo spazio, il tempo, la comunità, le opere pensate per il plinto affrontano temi attuali come i diritti umani e le questioni razziali (vedi la scultura della Leigh), la natura e il cambiamento climatico, l’etica e la spiritualità.


i dodici progetti finalisti per il terzo e quarto plinto in mostra a gennaio 2021.

Il nome dell’artista della seconda commissione, che succederà alla “casa in mattoni” della Leigh, sarà rivelato a tempo debito. Nel frattempo, è già in corso la selezione per il terzo e il quarto progetto, che verranno installati sul plinto rispettivamente nel 2022 e nel 2024. Prima della decisione finale, che proclamerà come vincitori due degli ottanta progetti inizialmente proposti, a partire da gennaio i modelli dei dodici finalisti saranno presentati in una mostra. A concorrere per aggiudicarsi il posto sul Plinth ci sono: Iván Argote, Nina Beier, Margarita Cabrera, Nick Cave, Banu Cennetŏglu, Rafa Esparza, Teresita Fernández, Kapwani Kiwanga, Lu Pingyuan, Pamela Rosenkranz, Mary Sibande e Andra Ursuţa.

(*) Cfr. C. Baldacci, Arte pubblica sulla High line, in “Art e Dossier”, n. 286, marzo 2012.

ART E DOSSIER N. 383
ART E DOSSIER N. 383
GENNAIO 2021
In questi numero: SAVE ITALY - Attacco al cuore mitteleuropeo; CAMERA CON VISTA - Venezia e dopo; ARTE CONTEMPORANEA - Il plinto sulla High Line; STORIE A STRISCE - Contrabbandieri di storie; ARCHITETTURA PER L'ARTE - In città tra fiumi, laghi, templi e giardini; GRANDI MOSTRE. 1 Chen Zhen a Milano - Esplosivo, definitivo; XXI SECOLO. 1 Restituzioni - Patrimonio di chi?; XXI SECOLO. 2 Musei e decolonizzazione - Alla ricerca di un equilibrio; INTERVISTA- Christian Boltanski - La memoria, il caso; XX SECOLO- Eugenio Garin e Maurizio Calvesi - Il filosofo e il suo “allievo”; LUOGHI DA CONOSCERE - Collezione Marzadori a Bologna - Nel deposito dove regna l’autarchia; PAGINA NERA - Non è degno di un encomio quel dismesso manicomio; LETTURE ICONOLOGICHE. 1 Angelo Caroselli, caravaggista eccentrico - Maghe, madonne e prostitute; LETTURE ICONOLOGICHE. 2 Bruegel e gli zingari - Il profeta e il chiromante; STUDI E RISCOPERTE. 1 L’“infrasottile” di Duchamp: analogie e anacronismi - Al limite della percezione;STUDI E RISCOPERTE. 2 I draghi tra mito e tassidermia - Creatori di basilischi;OGGETTO MISTERIOSO - Quando un’eclissi può far perdere la vista; GRANDI MOSTRE. 2 Antelami a Parma - Un calendario medievale; IN TENDENZA - Un rivoluzionario al ribasso.