l'incredibile, tremendo episodio del capitello caduto lo scorso ottobre dal soffitto della fiorentina basilica di Santa Croce, che ha provocato la morte di un turista spagnolo, è stato efficacemente descritto nelle parole del direttore di questa rivista, Philippe Daverio: «In questo caso è davvero vietato parlare di disgrazia ma si deve affrontare il tema dell’incuria nazionale perché per l’immagine dell’Italia qualcosa di peggiore di questa non poteva accadere. Quello che è successo non è avvenuto per caso, è avvenuto nella prima città turistica d’Italia. Si tratta di una tragedia che apre una grande questione, quella del restauro del paese. Noi pensiamo che l’eredità storica che abbiamo in Italia sia un bene acquisito, come il monte Rosa o l’Appennino ma invece richiede una manutenzione perenne». E per il soprintendente di Firenze, Andrea Pessina, «l’episodio dimostra che, anche quando sono cospicue, le risorse per la manutenzione non sono mai sufficienti. Per questo, credo che quanto accaduto debba essere visto come un grosso avvertimento per tutti». Soprattutto per la politica italiana, incapace di individuare le priorità. Come più volte denunciato da Save Italy, in cultura investiamo pochissimo: lo 0,7 per cento del nostro prodotto interno lordo, penultimi in Europa, persino dopo Lettonia, Lituania, Cipro, Bulgaria (fonte Istat.it, 12/9/2016).
è dovuta alla scarsità degli investimenti pubblici.
Le opinioni di Philippe Daverio e del soprintendente Andrea Pessina
Al refrain «Non ci sono soldi» si contrappone l’incredibile spesa militare, in crescita (fonte “Corriere della Sera” online 27/12/2016) di 23,4 miliardi l’anno, 64 milioni al giorno! La delicatezza di un patrimonio vastissimo è ora drammaticamente sotto gli occhi del mondo intero. Cosa fare delle duecento chiese di Napoli in condizioni miserabili, dei dodici chilometri di Mura aureliane periodicamente interessate da crolli, delle necropoli etrusche in degrado (Norchia su tutte), dei palazzi e chiese dell’Aquila ancora puntellati a quasi dieci anni dal sisma? La parola al prossimo governo.