Architettura per l'arte
un progettO
dal gusto metropolitano
di Aldo Colonetti
in quella parte di Milano, dove da alcuni anni si è sviluppato un quartiere della cultura in senso lato, l’ultimo arrivato è Anteo Palazzo del cinema; l’area di cui stiamo parlando è quella di Porta Nuova e Porta Volta, tra la Fondazione Feltrinelli (disegnata da Herzog & De Meuron), Eataly, vicino a corso Como - che porta in pochi minuti dalla Pinacoteca di Brera a piazza Gae Aulenti, dove si affacciano gli edifici di César Pelli e Michele De Lucchi - e la nuova torre dell’Unipol, progettata da Mario Cucinella, il cui cantiere è stato inaugurato in questi mesi.
Anteo Palazzo del cinema si sviluppa tra la vecchia sede dell’antico e glorioso Cinema d’essai fino a coinvolgere l’architettura confinante, aprendosi al chiostro di Santa Maria Incoronata, una straordinaria opera gotico-lombarda della metà del Quattrocento. I protagonisti di questo progetto, unico in Italia, sono il patron e presidente, Lionello Cerri, e l’architetto Riccardo Rocco, che in questi anni ha sempre accompagnato lo sviluppo delle attività di Anteo.
«Ho voluto fare in modo che il cinema diventasse da un lato città, e dall’altro, definendo progettualmente tutti i dettagli, lasciare comunque al visitatore, che nel nostro caso è uno spettatore cinematografico, l’impressione di essere in un grande backstage, tra variabili e costanti, all’interno di un set», precisa l’architetto.
L’altra direzione progettuale, molto interessante perché interagisce con il tessuto preesistente della città, è quella affidata soprattutto a due elementi costruttivi: il primo, la realizzazzione di una sorta di “bow window” (balcone chiuso) che si affaccia sulla via, differenziandosi volutamente dal resto dell’edificio, ma rispettando la dimensione e il formato delle finestre “storiche” di riferimento. Il secondo elemento, importante a livello costruttivo perché identifica l’entrata principale di Anteo Palazzo del cinema, la ripresa di un materiale come il mattone rosso che ritroviamo nell’elemento cilindrico presente nella parte anteriore del palazzo preesitente, un tipico decoro degli anni Trenta.
Un bel progetto che rimette al centro il cinema in una città dove moda, design, cibo e nuove architetture stanno ridisegnando il futuro, non solo urbanistico, di Milano.
ART E DOSSIER N. 349
Dicembre 2017
In questo numero: COMICS: I PARENTI E GLI ANTENATI Medioevo a fumetti, Antonio Rubino a Olgiate Olona. IN MOSTRA Gioielli Moghul a Venezia, L’Assunta di Daddi a Prato, Le Secessioni a Rovigo, Capa a Bassano. RESTAURI Van Eyck ritrovato.Direttore: Philippe Daverio