Storie a strisce


I MONDI NARRATIVI
DI MATTOTTI

di Sergio Rossi

Con Ghirlanda, il nuovo romanzo scritto con Jerry Kramsky, Lorenzo Mattotti si conferma uno dei maestri del fumetto

Ghirlanda, il nuovo libro di Lorenzo Mattotti e Jerry Kramsky (al secolo Fabrizio Ostani, suo sodale da anni) edito da Logos è un evento, e per diversi motivi: è un grande romanzo a fumetti; segna il ritorno di Mattotti al fumetto - dopo Il rumore della brina (su testi dell’argentino Jorge Zentner) del 2004 - e rinnova la collaborazione con Kramsky a quindici anni da Jekyll & Hyde. È un volume di 392 pagine in bianco e nero, di grande formato con rilegatura cartonata e dorso in tela che vale il suo prezzo (35 euro); annuncia anche la prossima pubblicazione da parte di Logos di tutte le altre opere di Mattotti in una collezione finalmente organica dedicata a uno dei nostri più grandi autori e illustratori a livello mondiale, come hanno dimostrato le due personali a lui dedicate nel 2016 a Villa Manin (Passariano Codroipo, Udine, Mattotti. Sconfini, catalogo Logos) e a Casa Cavazzini, sede del nuovo Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine (Mattotti: primi lavori), occasioni che hanno permesso di esplorare tutta la sua produzione di fumetti, illustrazioni, quadri, disegni per film d’animazione, bozzetti e molto altro ancora. Da segnalare che, per la mostra di Udine, è uscito anche La realtà è strabica: edito dall’Associazione Viva Comix, il volume è la riedizione in grande formato del primo romanzo a fumetti realizzato da Mattotti, Alice Brum Brum nella riserva metropolitana, anche questo su testi di Jerry Kramsky ed edito nel 1977 da Edizioni Ottaviano.

Può sembrare strano dirlo oggi che è universalmente apprezzato e vanta collaborazioni prestigiose (“The New Yorker”, Festival di Cannes, il cantante Lou Reed, i registi Michelangelo Antonioni e Wong Kar-Wai), ma Mattotti ha faticato molto a far stimare il suo lavoro in Italia. Soprattutto quello fumettistico: non solo per l’originalità delle storie raccontate e scritte da sé o con altri (oltre a Kramsky e Zentner ci sono stati Antonio Tettamanti, Claudio Piersanti e Lilia Ambrosi), ma per il segno, che da sempre gli ha fatto valere l’impropria nomea di “illustratore prestato al fumetto”.

Non è proprio così. Innanzitutto, tra gli anni Settanta e Novanta dello scorso secolo, l’occupazione principale di Mattotti è il fumetto e non l’illustrazione, come dimostrano opere quali Il signor Spartaco, Fuochi e La zona fatua (ancora con Kramsky) che lo hanno imposto sulla scena internazionale per l’originalità non solo del tratto ma soprattutto delle storie narrate. Poi basta confrontare una qualsiasi illustrazione con una pagina a fumetti per rendersi conto delle differenze di composizione anche a parità di tecnica di realizzazione. In apparenza è vero che ogni vignetta di un suo fumetto potrebbe essere estrapolata e diventare un quadro, ma in realtà ognuna di queste è concepita per portare avanti la narrazione in relazione alle altre, e il suo “valore artistico” dipende dalla temperatura emotiva di cosa sta raccontando in quel momento e in quella pagina del libro.




Ghrilanda è un buon esempio del lavoro di Mattotti sul fumetto. Nato come racconto ispirato alle storie fantastiche dei Moomin di Tove Jansson e del cavernicolo Alley Oop di Vincent Trout Hamlin, è la storia di un mondo fantastico in cui vive Ippolite, il figlio dello sciamano del popolo dei Ghir, che parte alla ricerca della moglie Cocciniglia, scomparsa ormai da sette giorni dal loro villaggio. È un viaggio che sarà molto più lungo del previsto, sia perché Ippolite scoprirà che l’intero paese di Ghirlanda è in pericolo, sia perché si mescoleranno storie di avventura, amicizie, odi, nascite, morti e guerre. La storia scritta da Kramsky procede con un ritmo implacabile a cui il lettore non riesce a sottrarsi, raccontando vicende e un mondo straordinari e insieme credibili resi magistralmente dal segno di Mattotti che passa senza soluzione di continuità in tutti i registri del comico e del drammatico, e da un uso eccellente della composizione, delle inquadrature e del montaggio della pagina che non distrae mai il lettore ma lo immerge nelle vicende narrate.

Ghirlanda non è quindi solo un altro tassello della bibliografia di Mattotti (e Kramsky) ma, al pari di Fuochi, un’altra dimostrazione delle infinite possibilità narrative legate al fumetto

Approfondimenti in rete:

- Lorenzo Mattotti

www.mattotti.com

- La scheda di Ghirlanda

www.libri.it/ghirlanda

- Associazione Viva Comix

www.vivacomix.net/home

ART E DOSSIER N. 347
ART E DOSSIER N. 347
Ottobre 2017
In questo numero: AUTUNNO, TEMPO DI MOSTRE Jasper Johns a Londra, Marino Marini a Pistoia, Magritte a Bruxelles, Paul Klee a Basilea, Mägi a Roma, Caravaggio a Milano, Il Cinquecento a Firenze, I Longobardi a Pavia.Direttore: Philippe Daverio