Blow up 


BURTYNSKY, MULAS,
AMENDOLA

di Giovanna Ferri

Edward Burtynsky. L’uomo e la terra (Aosta, Centro Saint- Bénin, fino al 1° ottobre, www.regione.vda.it): trenta immagini a colori di grande formato sul processo di trasformazione dell’ambiente determinato dall’essere umano, soggetto principale del fotografo canadese (1955). Mantenendo uno sguardo d’insieme rigoroso ma nello stesso tempo attento ai particolari, puntando sull’essenzialità dello scatto, giocato sull’eleganza e sul forte impatto estetico, l’autore porta l’osservatore non solo a valutare la bellezza e la geometria della visione ma anche a consolidare la presa di coscienza sulle responsabilità individuali e collettive rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta. «La percezione delle mie opere rientra in una scomoda contraddizione. In termini psicologici si potrebbe definire come dissonanza cognitiva: due emozioni opposte nello stesso momento» (da una conversazione di Burtynsky con Enrica Viganò, co-curatrice della mostra).

Obiettivo Milano. 200 fotoritratti dall’archivio di Maria Mulas (Milano, Palazzo Morando, fino al 6 settembre, www.civicheraccoltestoriche. it) sintetizza circa cinquant’anni di carriera della fotografa lombarda (1935), che ha dedicato al ritratto il nucleo fondamentale del suo lavoro. Artisti, designer, galleristi, scrittori, editori, imprenditori, registi, stilisti italiani e stranieri (milanesi di nascita, di adozione o di passaggio) sono stati colti dall’obiettivo di Mulas (sorella di Ugo) con profonda empatia e verità. Testimoni rappresentativi di un’epoca che hanno animato la scena sociale e culturale della città dalla seconda metà del secolo scorso fino quasi ai giorni nostri.


Maria Mulas, Umberto Eco (1980).

Marino nell’immagine di Aurelio Amendola (Pistoia, Palazzo del Tau, dal 14 luglio al 10 settembre, www.fondazionemarinomarini.it) ricorda lo scultore pistoiese (1901-1980) negli scatti del fotografo (1938, anche lui di Pistoia), noto per aver immortalato i protagonisti dell’arte del Novecento (tra gli altri, oltre a Marini, Burri, Manzù, Kounellis, de Chirico, Warhol) e le sculture del Rinascimento italiano. Dotato di particolare sensibilità, Amendola ritrae Marini, conosciuto a metà anni Sessanta, quasi sempre vicino alle sue opere, senza tralasciare però momenti di svago e di vita quotidiana.

IN BREVE:

Vivian Maier. Una fotografa ritrovata
Genova, Palazzo ducale
dal 23 giugno all’8 ottobre
www.palazzoducale.genova.it
Steve McCurry. Mountain Men
Bard (Aosta), Forte di Bard
fino al 26 novembre
www.fortedibard.it

ART E DOSSIER N. 345
ART E DOSSIER N. 345
LUGLIO-AGOSTO 2017
In questo numero: ESSERE AVANGUARDIA Cattelan: Permanent Food; MUVE Contemporaneo; Agit'Art in Senegal; Giacometti e Merleau-Ponty. XVII SECOLO La guerra dei tre Caravaggio; Tiziano nel Seicento Europeo. IN MOSTRA Rosenberg a Parigi, Da Caravaggio a Bernini a Roma, Rinascimento segreto nelle Marche, La Menorà a Roma e in Vaticano. Direttore: Philippe Daverio