XXI secolo
Documenta 14 ad Atene

parliament
of bodies

Elena Agudio

Una donna e due uomini, tre individui, di diversa origine culturale siedono sul palcoscenico di un teatro ad Atene. Interagiscono, si scambiano sguardi, parlano e - lentamente e con precisione storica - ci spiegano e ci presentano il loro esperimento ispirato a un gruppo teatrale attivo a Parigi negli anni Settanta, Al Assifa (in arabo La tempesta), un gruppo composto da lavoratori immigrati e studenti francesi interessati ad affrontare insieme le lotte quotidiane contro l’ineguaglianza e il razzismo nella Francia di quarant’anni fa. I tre personaggi - nel film The Tempest Society di Bouchra Khalili(1) - parlano di una costellazione di individui, di eventi, di tempi e geografie, del bisogno di dignità e uguaglianza, e s’interrogano sull’attuale stato della Grecia, sul teatro politico dell’Europa e sulla corrente crisi migratoria e globale, rimescolando sul tavolo fotografie d’archivio, materiale di ricerca, immagini di proteste più recenti, tessendo visioni poetiche a fonti bibliografiche fondamentali, tra le quali Pier Paolo Pasolini e Antonio Gramsci.


Documenta, che ha aperto l’edizione 2017 ad Atene, si misura con il delicato clima politico ed economico, con gli attacchi alla democrazia e ai diritti umani

Questa raffinata messinscena sembra funzionare perfettamente come metafora per raccontare l’avventura intellettuale di documenta 14, un progetto che per più di tre anni ha visto diversi curatori e artisti confrontarsi solidalmente sotto la direzione di Adam Szymczyk, interrogandosi sullo stato dell’arte e della società odierna per elaborare le diverse trame di una polifonica mostra capace di funzionare come sofisticata risposta allo spirito del tempo e come impegnata narrazione alternativa e controegemonica.

Con il titolo Learning from Athens per la prima volta nella storia documenta ha aperto la sua quattordicesima edizione non nella sua storica sede a Kassel, ma ad Atene. Adam Szymczyk e il suo composito team curatoriale, in un costante movimento dialettico tra la Germania e la Grecia, hanno ritenuto fondamentale misurarsi con il delicatissimo e preoccupante clima politico che noi tutti abbiamo vissuto negli ultimi anni e che ahimè stiamo ancora vivendo, con la crisi economica greca e la degenerazione dei rapporti tra Nord e Sud Europa, con la globale svolta autoritaria e demagogica e gli attacchi alla democrazia, ai diritti umani, alle condizioni di lavoro e all’ambiente a cui i nuovi governi e i nuovi leader politici nel panorama mondiale ci stanno sottoponendo.


Frame da The Tempest Society (2017), di Bouchra Khalili.

Con un fitto e intenso programma di conferenze, performance, dibattiti e progetti a lungo termine avviato già da più di un anno, documenta 14 si presenta come un “continuum” - per usare un termine che si ispira alla pratica e alla teoria musicale del compositore greco Jani Christou -, come un insieme di riflessioni, ricerche, opere e azioni aperte alla comunità e alla società civile, per indirizzare la crisi della democrazia e quella dello spazio pubblico ed espandere il discorso talvolta tautologico dell’arte al di là dei suoi confini disciplinari.

Più precisamente, tra le diverse iniziative che costituiscono la colonna vertebrale dell’intero progetto di documenta, spicca The Parliament of Bodies, il programma pubblico concepito da Paul Beatriz Preciado come strumento critico per scardinare la tradizionale giustapposizione di un programma discorsivo a latere di una mostra, e sviluppato come luogo fisico e mentale per mettere in pratica nuove forme di attivismo e militanza culturale, per immaginare collettivamente un futuro, rovesciare gerarchie di classe, genere, razza e sesso e tentare di costruire un nuovo contratto sociale.


Per raggiungere in modo più diretto le coscienze, dematerializzare le possibilità di fruizione e immaginare nuove e differenti comunità e contesti, documenta ha scelto di utilizzare anche i più tradizionali canali di trasmissione, la televisione e la radio. Su Ert (l’azienda radiotelevisiva di Stato greca), con il programma settimanale Keimena, ogni martedì sera a mezzanotte - dal 19 dicembre 2016 al 18 settembre 2017 - documenta 14 trasmette una selezione di documentari e film sperimentali capaci di riflettere sulle questioni sociali, politiche e poetiche del progetto curatoriale complessivo. Ma il suono e la sonorità rappresentano forse il medium e il canale centrale per esplorare i temi fondamentali di questa documenta 14, non solo attraverso le molteplici opere sonore in mostra ad Atene e a Kassel, ma anche con il progetto Every Time A Ear Di Soun (ispirato a un titolo del poeta dub e cantante Mutabaruka e all’idea di Frantz Fanon della radio come medium della resistenza), che con le sue nove stazioni radio(2) accessibili online e “short waves” in tutto il mondo tenta di cancellare i limiti fisici, temporali, spaziali ed economici della fruizione dell’arte.

(1) The Tempest Society presentato come videoinstallazione alla Scuola d’arte di Atene.

(2) In Grecia, Camerun, Colombia, Libano, Brasile, Indonesia, Stati Uniti e Germania.

documenta 14

Learning from Athens
Atene, fino al 16 luglio
Kassel, 10 giugno - 17 settembre

www.documenta14.de/en

ART E DOSSIER N. 344
ART E DOSSIER N. 344
GIUGNO 2017
In questo numero: MOSTRE PER L'ESTATE Hirst a Venezia, Indiana a Lugano, Documenta ad Atene, Giacomelli a Bergamo, Il colore a Rivoli e a Torino. Picasso a Parigi e a Napoli, Sassoferrato a Perugia, Il Colosseo a Roma. Bergamo celebra Baschenis. In ricordo di Kounellis. Direttore: Philippe Daverio