Arte contemporanea


skulpture projekte
a münster

Cristina Baldacci

Con i suoi dieci anni di intervallo, l’ingresso gratuito, il modo particolare in cui si esplora il percorso della mostra, quasi tutta all’aperto, in sella a una bicicletta, Skulptur Projekte a Münster - cittadina tedesca della Renania settentrionale-Vestfalia -, è l’appuntamento d’arte contemporanea a cadenza ciclica più lunga e forse anche il più spensierato, poiché, rispetto a biennali e triennali, risente meno delle mode e degli interessi del momento. Questa mostra dedicata all’arte pubblica esiste dal 1977 e nelle passate quattro edizioni ha chiamato tra i maggiori artisti internazionali a progettare sculture e installazioni “site-specific” nel contesto urbano. Alcune di queste opere sono rimaste come interventi permanenti, e sono ormai punti di riferimento della città; anche se non vanno considerate come monumenti ma semmai come contro-monumenti che mettono luce su un determinato aspetto del luogo riattivandone la storia e la funzione, rimodellandone lo spazio architettonico o naturale, indagandone aspetti comunitari e socio-politici. Altre opere sono invece state pensate come presenze effimere che hanno modificato soltanto temporaneamente il contesto in cui sono state inserite.


Il rapporto tra spazio pubblico e privato in relazione ai cambiamenti apportati dal digitale è il tema della prossima edizione di Skulpture Projecte

Tra i progetti simbolo ancora esistenti ricordiamo le tre grandi sfere di calcestruzzo di Claes Oldenburg in riva al lago del parco cittadino (Giant Pool Balls, 1977); il portale a strisce colorate di Daniel Buren nel centro storico (Tor, 1987; in origine erano quattro); la colonna che regge un grappolo di due ciliegie ingigantite di Thomas Schütte, scelto poi come logo della manifestazione (Kirschensäule, 1987); la struttura in acciaio corten che Richard Serra ha messo in dialogo con la facciata barocca di uno dei palazzi, e degli architetti, più rinomati della città (Dialog with Johann Conrad Schlaun, 1997); l’avvallamento che Bruce Nauman progettò nel 1977 come piazza davanti a una delle sedi dell’Università di Münster, ma che fu completato soltanto trent’anni dopo (Square Depression, 2007). I progetti che sono esistiti per un’unica edizione, che come la vicina documenta di Kassel dura cento giorni, sono numerosissimi: ci basti citare un progetto retrospettivo come quello di Dominique Gonzalez- Foerster che con Roman de Münster (2007) ideò un museo sperimentale all’aperto in cui raccolse le repliche in scala 1:4 di alcuni dei lavori più rappresentativi della storia di Skulptur Projekte.
lavoro di Gonzalez-Foerster accenna all’unicità della mostra di Münster e alla necessità di avviarne una esegesi storico-critica, il progetto di Nauman rivela quanto a volte sia complicato dialogare e intervenire nel contesto pubblico per motivi politici, economici, estetico-formali e ricettivi. Tutte le edizioni di Skulptur Projekte, compresa la prossima che inaugura il 10 giugno sotto la direzione artistica di Kasper König, affiancato da Britta Peters e Marianne Wagner, hanno indagato ruoli e significati dell’arte pubblica in questo ultimo mezzo secolo. L’ultimo strumento di analisi sono le tre pubblicazioni in forma di rivista, “Out of Body”, “Out of Time”,“ Out of Place”, uscite nei mesi di preparazione di questo quinto appuntamento. Nati da una collaborazione tra Skulptur Projekte e Frieze, i tre magazine, che si possono scaricare online (www.skulptur-projekte. de/#/De/Open/Publications), esaminano il modo in cui i progetti di arte pubblica vengono solitamente esperiti attraverso il corpo, il tempo e lo spazio, tenendo in considerazione i cambiamenti culturali, estetici, ambientali, socio-politici in atto. In attesa di scoprire chi saranno gli artisti invitati a Münster per questa nuova edizione di Skulptur Projekte, sappiamo che uno dei nodi centrali della mostra riguarderà il rapporto tra spazio pubblico e privato, messo a confronto con i cambiamenti linguistici e relazionali apportati dalla tecnologia digitale.

Skulptur Projekte

Münster, varie sedi e luoghi
10 giugno - 1° ottobre
Ingresso libero

www.skulptur-projekte.de

ART E DOSSIER N. 344
ART E DOSSIER N. 344
GIUGNO 2017
In questo numero: MOSTRE PER L'ESTATE Hirst a Venezia, Indiana a Lugano, Documenta ad Atene, Giacomelli a Bergamo, Il colore a Rivoli e a Torino. Picasso a Parigi e a Napoli, Sassoferrato a Perugia, Il Colosseo a Roma. Bergamo celebra Baschenis. In ricordo di Kounellis. Direttore: Philippe Daverio