L'oggetto misterioso


BISKRA, I SORTILEGID’UN’OASI

di Gloria Fossi

Visitata da artisti, scrittori e musicisti come Matisse, Fromentin, Gide, Bartók, Kokoschka, l’oasi di Biskra è oggetto di uno schizzo inconsueto rispetto alle opere più note di un maestro nabi

Indovina indovinello, di chi è mai questo cammello? Scriviamo cammello per far scherzosamente rima, in realtà trattasi di dromedario, tipico delle carovane del Sahara. Chi dunque ha dipinto il delizioso schizzo a olio su cartone, Caravanserraglio a Biskra? L’opera è stata esposta di recente all’Institut du Monde Arabe per la bella mostra Biskra, sortilèges d’une oasis. 1844-2014 (Parigi, 23 settembre 2016 - 22 gennaio 2017), e se non fosse stato per la firma, non avremmo mai pensato che l’autore fosse Maurice Denis (Granville 1870 - Saint-Germain-en-Laye 1943), artista “profeta” e simbolista, capostipite dei nabis. Il dipinto è fra i meno noti e riconoscibili dell’artista francese, del quale ci siamo già occupati a proposito dei suoi soggiorni a Fiesole (Firenze)(*). Che amasse l’Italia, Firenze in particolare, e vi fosse venuto spesso con la famiglia, è risaputo, mentre poco si dice del viaggio in Algeria e Tunisia, fra febbraio e maggio del 1921.


Maurice Denis, Caravanserraglio a Biskra (1921), intero, Saint-Germainen- Laye, Musée Départemental Maurice Denis.

All’epoca Biskra (Algeria) era una stazione termale di lusso per agiati europei stanchi delle consuete mete invernali. La pubblicizzavano manifesti, cartoline e riviste “froufrou” parigine, che illustravano le corse dei dromedari, le terme, gli alberghi coloniali, i giardini lussureggianti delle ville occidentali. Vi abitarono fotografi come i Maure, che coloravano negativi per farne cartoline (i fotocromi), scrittori come André Gide, che vi trovò ispirazione per il romanzo nichilista L’Immoraliste (1902), musicisti come Béla Bartók, pioniere degli studi etnomusicali, che nel 1913 registrò canti e musiche del deserto. Denis giunse a Biskra con la figlia Madeleine, informato dei precedenti viaggi di artisti viaggiatori come Fromentin (1848) e Matisse (1906), e certo attratto dai racconti dell’amico Gide, che dal 1893 vi soggiornò a più riprese (gli intitolarono perfino un caffè). Amicizia più singolare non poteva esserci, fra il pittore d’integra morale cattolica e lo scrittore trasgressivo, che a Biskra aveva avuto la rivelazione della propria omosessualità, e incontri erotici a tre con una ballerina della tribù Ouled Naïl e un conturbante giovanetto. Gide non fu un viaggiatore superficiale. Nel suo diario del 1896 scriveva: «Non so dove vadano i turisti a Biskra: penso che le guide autorizzate “preparino” per loro un’Africa di facciata, in modo da lasciar in pace gli arabi, amanti del segreto e della tranquillità». Denis pare seguire l’occhio acuto dell’amico scrittore, e invece di frequentare i mercati pittoreschi, le corse o i casinò per forestieri, visita e raffigura la “séguia”, il canale d’irrigazione della città vecchia, gli abbeveratoi delle bestie e il “fondouk”, ovvero il caravanserraglio e i magazzini dei mercanti. Nel cartone a olio raffigura con rapide pennellate il caravanserraglio, e poco ha a che vedere con lo stile dalle stesure piatte e ben delimitate dei dipinti simbolisti e sacrali che contraddistinguono gran parte della sua produzione precedente, né tantomeno di quella successiva, volta alla decorazione di grandi ambienti con temi mitologici. 

Da Biskra Denis si spostò in Tunisia, per tornare poi in Francia sostando in Sicilia, a Napoli, Pompei, Siena e Firenze. Se di quel viaggio in Italia si conserva un intenso diario, del Nord Africa esiste, oltre al dipinto qui illustrato, una tela con L’abbeveratoio, passata di recente a un’asta parigina, e un inedito Carnet de voyage en Orient in collezione privata. Oggi Biskra, la piccola oasi col palmeto, è una città di oltre centosettantamila abitanti.


Maurice Denis, Caravanserraglio a Biskra (1921), particolare, Saint-Germainen- Laye, Musée Départemental Maurice Denis.


Biskra, la “séguia” nella città vecchia (1896, stampa moderna), Washington, Library of Congress.


Maurice Denis, Caravanserraglio a Biskra (1921), particolare, Saint-Germainen- Laye, Musée Départemental Maurice Denis.

ART E DOSSIER N. 341
ART E DOSSIER N. 341
MARZO 2017
In questo numero: IMMAGINI FATTE DI LUCE Bill Viola: la videoarte; Ivana Franke: luce immateriale; Marinella Pirelli: light art; Vetrate: la luce ritrovata. IN MOSTRA Viola a Firenze, Mambor a Milano, De Stijl in Olanda, Bellini a Conegliano.Direttore: Philippe Daverio