Ferdinando Scianna. Il ghetto di Venezia 500 anni dopo (Venezia, Casa dei Tre Oci, fino all’8 gennaio 2017, www.treoci.org) è un racconto per immagini che unisce la specificità del passato con il presente del più antico “recinto” al mondo destinato agli ebrei (istituito nel 1516). Un compito non facile che Scianna (1943), primo italiano entrato a far parte dell’agenzia fotografica Magnum, ha saputo affrontare con quel sentimento di rispetto che ogni nuova sfida richiede. Realizzato tra maggio e giugno di quest’anno, nel reportage ogni elemento - dalle case ai luoghi di culto, dai comportamenti individuali alla condivisione di momenti collettivi, a semplici spunti quotidiani - concorre a tracciare una sorta di mappa antropologica fedele, senza clamore, alla memoria storica.
Blow Up
SCIANNA, AI WEIWEI,
PICASSO IMAGES
di Giovanna Ferri
Around Ai Weiwei: Photographs 1983-2016 (Torino, Camera - Centro italiano per la fotografia, fino al 12 febbraio 2017, www.camera.to) presenta, secondo una scansione cronologica e tematica, l’esperienza dell’artista cinese (1957), dagli esordi a oggi, con la fotografia e il video. Occasione, come del resto altri interessi coltivati da Ai Wewei, per scoprire quanto la sua creatività sia al servizio di un impegno politico e sociale contro qualsiasi abuso lesivo dei diritti umani. Tra le varie testimonianze (quali la repressione di piazza Tienanmen del 1989, un autoritratto del 2003 nella Città Proibita quando il paese era stato colpito dalla Sars) anche un collage inedito di oltre diciassettemila foto per documentare l’emergenza rifugiati dentro e fuori i confini europei.
IN BREVE:
ART E DOSSIER N. 338
DICEMBRE 2016
In questo numero: PHILIPPE DAVERIO: la volta che mostrai a Warhol il Cenacolo di Leonardo. AI WEIWEI: l'intervista. IN MOSTRA Dietro la tenda a Düsseldorf, Miniature a Venezia, Rubens a Milano, Tancredi a Venezia, Warhol a Genova, Lindbergh a Rotterdam, Bob Wilson a Varese.Direttore: Philippe Daverio