Arte contemporanea 


il Maat
di Lisbona

Cristina Baldacci

Una capitale storica e ricca di fascino, ma periferica e bisognosa di essere rilanciata; un ex edificio industriale affacciato sull’oceano; un’acclamata archistar; un direttore intraprendente. Gli elementi ci sono tutti per fare del Maat il nuovo Museo di arte, architettura e tecnologia che sarà inaugurato ufficialmente il 5 ottobre a Lisbona, un polo d’attrazione culturale e turistica, capace di ravvivare attraverso le arti contemporanee un territorio economicamente depresso, così come fu per il Guggenheim di Bilbao nella seconda metà degli anni Novanta.


Il 5 ottobre sarà inaugurato il Maat: centro di sostegno, esposizione e ricerca interdisciplinare delle arti


A pochi chilometri dal centro di Lisbona, nel quartiere di Belém, nel punto dove il fiume Tago sfocia nell’oceano Atlantico, fervono i lavori di ristrutturazione e ampliamento di quella che ai primi del Novecento era la centrale elettrica della EDP, la maggiore società energetica statale portoghese, la cui fondazione ha stanziato non solo i fondi per il completamento dei lavori, ma anche quelli per il mantenimento e la programmazione del museo.

Dal 2004 la Fundação EDP (www.fundacaoedp.pt) si occupa infatti di sostenere arte, cultura e innovazione sociale in Portogallo, commissionando numerosi progetti e opere d’arte pubblica e collezionando lavori di artisti esclusivamente nazionali.

L’edificio in mattoni che un tempo ospitava turbine e generatori è diventato uno degli spazi espositivi del museo ed è stato aperto a giugno scorso, mentre c’è grande attesa per la nuova architettura disegnata da Amanda Levete e dal suo studio AL_A, a cui sono stati affidati anche altri grandi progetti museali o legati all’arte. Tra quelli tuttora in corso, ricordiamo l’espansione del Victoria and Albert Museum di Londra, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2017, e la fermata della metropolitana a Monte Sant’Angelo nel rione napoletano di Traiano, che ha visto anche la collaborazione di Anish Kapoor - l’artista ha realizzato le due monumentali uscite in acciaio con le tipiche forme sinuose delle sue sculture - e che avrebbe dovuto essere stata ultimata già da tempo, se non fosse che, per mancanza di finanziamenti, i lavori sono rimasti bloccati per quattro anni.


Anche la nuova ala del Maat, una Kunsthalle di circa tremila metri quadrati, unita alla ex centrale da un parco dell’architetto paesaggista Vladimir Djurovic, avrà forme curvilinee e allungate, con un interno diviso in quattro aree espositive e un esterno dalla copertura ondulata che permetterà di passeggiare sul tetto del museo.

La prima artista a esporre nei nuovi spazi sarà Dominique Gonzalez-Foerster con Utopia/ Distopia, più simile a un progetto site-specific che a una mostra di lavori preesistenti. Accanto alla personale dell’artista francese, in programma una rassegna sulla coppia di designer Charles e Ray Eames, promossa dal Barbican Centre di Londra, e una sezione della concomitante Triennale d’architettura di Lisbona (www.trienaldelisboa. com). Il Maat, che secondo la stima del suo direttore, Pedro Gadanho, avrà un budget annuo di quaranta milioni di euro, dichiara fin da subito la sua identità come centro di sostegno, esposizione e ricerca interdisciplinare delle arti.

ART E DOSSIER N. 336
ART E DOSSIER N. 336
OTTOBRE 2016
In questo numero: ARTE ALTRUI Culture, tradizioni, creatività non europee dalla Cina agli Inuit, dal vudu ai nativi americani. BIBLIOTECHE Le parenti povere dei Beni Culturali. PITTURA COME CINEMA Toulouse-Lautrec: l'intuito del regista. IN MOSTRA Ai Weiwei a Firenze, Espressionismo astratto a Londra, Magritte a Parigi, Ariosto a Ferrara.Direttore: Philippe Daverio