Blow up


jodice, Klein,
mccurry

di Giovanna Ferri

Francesco Jodice. Panorama (Torino, Camera - Centro italiano per la fotografia, fino al 14 agosto, www.camera.to) racconta il lavoro ventennale dell’artista napoletano (1967) che utilizzando diversi linguaggi, dalla fotografia (suo ambito preferito) al cinema, alle installazioni esplora il contesto contemporaneo mettendone in risalto i cambiamenti sociali, ambientali, gli equilibri geopolitici a livello locale e globale. Il percorso, di circa duecento opere, prevede anche una sezione con libri, mappe, provini, interviste, filmati per documentare il processo intrapreso da Jodice nel portare avanti il suo lavoro. Nello stesso periodo Camera ospita Edward Weston. Il corpo e la linea, una selezione di circa venti immagini che mettono a confronto i ritratti di uno dei più autorevoli maestri del Novecento con i disegni di alcuni tra i maggiori esponenti del minimalismo americano.

William Klein. Il mondo a modo suo (Milano, Palazzo della ragione fotografia, fino all’11 settembre, www.palazzodellaragionefotografia.it) presenta il cammino dell’autore newyorchese (1928) con oltre centocinquanta opere originali provenienti dal suo archivio che dimostrano non solo il suo interesse per la fotografia ma anche quello per la pittura, la grafica e il cinema. Troviamo, infatti, sia scatti contaminati da grafica e pittura sia estratti delle sue più famose pellicole.


William Klein Le Petit Magot, 11 novembre, Parigi 1968.

Il mondo di Steve McCurry (Venaria Reale, Reggia di Venaria, citroneria delle Scuderie juvarriane, fino al 25 settembre, www.mostrastevemccurry.it) è la più completa esposizione italiana dedicata a un viaggiatore che ha fatto della fotografia il mezzo privilegiato per raccogliere storie interessanti da raccontare, per conoscere punti di vista diversi e seguire le tracce di culture destinate a scomparire. La sua carriera, proposta attraverso duecentosettantacinque immagini, inizia alla fine degli anni Settanta quasi contemporaneamente all’inizio della guerra in Afghanistan dove McCurry (1950) si trovava per una serie di circostanze fortuite. Da questa esperienza nasce il primo reportage sul conflitto afghano dell’epoca (mai mostrato prima d’ora), premiato con il famoso Robert Capa Gold Medal.


Steve McCurry, Afghanistan, 1979.

IN BREVE:

Luigi Ghirri. Pensiero paesaggio
Bergamo, ex Monastero di Astino, fino al 24 luglio
Leonard Freed. Io amo l’Italia
Aosta, Centro Saint-Bénin, fino al 20 settembre
www.regione.vda.it
Steve McCurry. Icons
Otranto, Castello aragonese, fino al 2 ottobre
www.stevemccurryicons.it

ART E DOSSIER N. 334
ART E DOSSIER N. 334
LUGLIO-AGOSTO 2016
In questo numero: MOSTRE D'ESTATE Pittori collezionisti a Londra; Moholy-Nagy a New York; Bacon a Montecarlo; La misura del tempo a Roma; Mirà a Milano; Le collezioni: Guggenheim a Firenze e Cini a Venezia. LE VITE DEGLI ALTRI L'occhio indiscreto di Edward Hopper.Direttore: Philippe Daverio