In tendenza


modelleda record

di Daniele Liberanome

Aggiudicazioni milionarie per i quadri di Balthus, ma solo quando il soggetto è femminile e intrigante

Falso conte e ottimo pittore, Balthus è noto per lo stile che unisce tradizione antica e influenze surrealiste. Ma la sua fama è dovuta non poco alle polemiche scatenatesi a suo tempo per aver scelto bambine e adolescenti come modelle - una decisione scioccante fino a qualche decennio fa - in cui i maliziosi avevano visto tracce di pedofilia. Nessuno ha comunque messo in discussione il virtuosismo di Balthus col pennello, sviluppato precocemente - la sua prima mostra è del 1928 - grazie alle ottime entrature della famiglia che apparteneva all’élite culturale parigina. Poté frequentare prestissimo sia un poeta del calibro di Rilke sia pittori del livello di Bonnard e Cézanne, che lo instradarono all’amore dei grandi del passato; li studiò fino allo sfinimento prima al Louvre e poi ovunque andasse. Sarà forse per queste sue conoscenze influenti - a cui si aggiunsero quelle di Picasso, Lacan e dei grandi della Parigi fra le due guerre - o per l’alto lignaggio (e ricchezza) della prima moglie, che Balthus si costruì addosso l’immagine di un personaggio enigmatico e diffuse dati biografici falsi. 

Al jet set rimase sempre legato, tanto che al suo funerale parteciparono moltissimi volti noti della politica, dell’arte e dello spettacolo tra cui il presidente della Francia Jacques Chirac e Bono, il leader degli U2, che cantò in suo onore davanti ai molti presenti. è in quegli ambienti che negli anni Trenta incontrò lady Abdy, una splendida russa fuggita dai bolscevichi e sposata a un nobile inglese. Le dedicò due ritratti, uno esposto al Bloomingdale Museum negli Stati Uniti e l’altro offerto in vendita da Christie’s a New York il 9 novembre dello scorso anno. Ambedue i pezzi fanno riferimento a una pièce teatrale di Artaud, di cui Balthus fu scenografo e la Abdy protagonista, incentrata su una storia macabra della Roma secentesca in cui una figlia venne giustiziata per aver ordinato l’uccisione del padre sadico e violentatore. Nei due quadri, del 1933-1935, la donna è vicino a una finestra con sguardo affranto e intenzioni suicide, caratteristiche più evidenti nel pezzo del museo rispetto a quello offerto dalla casa d’asta. Pare un manichino, una persona ridotta a sembrare un automa. Christie’s ha aggiudicato il suo Lady Abdy per oltre 9 milioni di euro, di gran lunga il top lot per Balthus. 

Ma anche gli altri prezzi record sono stati strappati da quadri in ragione del soggetto, che deve essere femminile e intrigante, più che per la data o lo stile in cui sono stati eseguiti. 

Il secondo dipinto più caro di Balthus è infatti Le tre sorelle risalente a ben trent’anni dopo Lady Abdy, in cui i colori sono più pastello, il realismo meno curato, la bidimensionalità ben più spinta. Ma le posture sono quanto meno inusuali. Una delle ragazze è appoggiata sul tavolo con il corpo innaturalmente slanciato in avanti a evidenziarne la parte posteriore, un’altra è seduta sul divano con le gambe semiaperte, una terza porta un vestito dal décolleté esagerato. L’opera era rimasta per quarant’anni nella famiglia delle tre sorelle ritratte (e di uno dei protettori di Balthus negli anni Trenta), finché venne offerta da Christie’s a New York l’8 novembre 2006 e venduta per 5,2 milioni di euro; e poi offerta di nuovo, sempre da Christie’s ma a Londra, il 24 giugno 2014 e scambiata per circa 4 milioni di euro, registrando quindi un tonfo nelle quotazioni. Come a dire che, seppur continuando a spuntare ottimi prezzi, Balthus soffre della generalizzata crisi del figurativismo rispetto alla crescita dell’astratto. 

Altro esempio è Nudo con braccia alzate, ben diverso dagli altri due quadri prima citati, eppure tanto interessante da spuntare un ottimo prezzo. è del 1951, le tonalità sono calde, i contorni del viso ben definiti. 

Il soggetto è una ragazzina nuda, fra l’altro in una posizione tale da mettersi completamente in luce. Sotheby’s l’ha venduto una volta il 10 maggio 2000 a New York, spuntando circa 3,1 milioni di euro, e un’altra a Londra il 3 febbraio 2004, realizzando 2,9 milioni di euro - per cui in quattro anni l’opera ha perso valore. Scorrendo la lista delle opere più care non si trovano che ragazzine più o meno seminude; questo non significa che il mercato di Balthus è popolato da voyeur, ma che l’artista è ormai intrinsecamente collegato a quel soggetto. 

Risultato eccezionale vanno considerati i circa 800mila euro pagati da Christie’s a Londra (6 febbraio 2007) per una Natura morta del 1983. Eppure si tratta di una rivisitazione arguta della tradizione del Seicento fiammingo, con richiami evidenti al passato per l’incorniciatura degli oggetti sul davanzale di una finestra, per la classica presenza di una melagrana e per il bicchiere di vino rosso; ma l’aggiunta di un pezzo di pane di segale e la frutta che si affaccia da un cesto di vimini da pic-nic sono elementi innovativi ripresi dalla realtà degli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso. Ormai però questo ventennio rappresenta il passato tanto quanto i simboli delle antiche nature morte. Splendido è il Ritratto di Rosabianca Skira, fra l’altro di ottima datazione (1949), ma visto che la ragazza è vestita è stato venduto per non più di 700mila euro - fra l’altro superando le aspettative (Christie’s, Londra, 2 febbraio 2004). 

Che dire poi di Il sentiero, di buona misura (80x100 cm), risalente agli ormai introvabili anni Trenta, gli stessi di Lady Abdy, e venduto per appena 57mila euro da Christie’s a Parigi il 23 maggio 2007? Un Balthus senza ragazzine ammiccanti vale poco.


Le tre sorelle (1963-1964).


Lady Abdy (1935).

ART E DOSSIER N. 331
ART E DOSSIER N. 331
APRILE 2016
In questo numero: SGUARDI L'occhio nell'arte tra mito e fascinazione. STEREOTIPI Immagini d'oriente nella pittura occidentale. MITI D'OGGI Puer aeternus Murakami. LONDRA Nuove sale al V&A. IN MOSTRA Piero della Francesca a Forlì, Correggio e Parmigianino a Roma, Severini a Mamiano, Matisse a Torino.Direttore: Philippe Daverio.