Non c’è pace per l’Agro romano. O, perlomeno, per quel che ne rimane, nonostante l’incredibile densità di monumenti, luoghi storici, miti e leggende che ancora oggi si studiano sui libri di scuola e che hanno contribuito a formare la nostra identità.
Save Italy iniziò a occuparsi di queste splendide e indifese terre nel 2012 con la battaglia (vinta) contro la tristemente nota volontà della giunta regionale di collocare una discarica ai limiti di Villa Adriana a Tivoli, nell’incontaminata valle di Ponte Lupo. Tivoli decise poi di riscattarsi eleggendo sindaco un importante archeologo come Giuseppe Proietti e trovando in Urbano Barberini, assessore alla Cultura, un agguerrito difensore della storia e della bellezza locale. Recenti interventi di restauro e riqualificazione di aree quali quella di Ponte Lucano (con il mausoleo dei Plauzi) ne sono la felice conseguenza.
Ma, purtroppo, la tutela del paesaggio italiano somiglia a una malandata barca che fa acqua un po’ ovunque: la minaccia tocca ora il confinante comune, quello di Gallicano nel Lazio, dove un gioiello degno di una veduta di Lorrain, il castello di Passerano (al centro di una tenuta di mille ettari) è, dopo secoli, si perdoni l’ironia, di nuovo sotto assedio.
L’imponente, affascinante costruzione medievale, in cui si rifugiò nell’XI secolo Benedetto X per sfuggire a Gerardo, vescovo di Firenze, nominato papa col nome di Niccolò II, nella quale venne tenuto prigioniero l’antipapa Gregorio VIII, appartenuta agli abati di Subiaco, agli Orsini, ai Colonna, è ora di proprietà, insieme alla vasta tenuta agricola, della Regione Campania (a cui venne lasciata in eredità dall’ultimo proprietario).
È minacciata dal progetto di un gigantesco cimitero (sessantatré ettari, centoventimila “posti”, insolito per un comune di seimila abitanti) e di una centrale a biogas da quarantamila tonnellate annue di rifiuti. Una barbarie che occorre fermare, contro la quale si sono già mobilitati i cittadini più sensibili. Per maggiori informazioni e per aderire alla raccolta firme a difesa di Passerano: salviamopasserano.blogspot.it