Storie a strisce


come uN revivaL

di Sergio Rossi

È giusto riprendere i personaggi dopo la scomparsa dei loro creatori? L’uscita della prima storia apocrifa di Corto Maltese ha riacceso il dibattito

L'impresa era ardua. Scrivere e disegnare una nuova storia di Corto Maltese (Corto Maltese. Sotto il sole di mezzanotte, 112 pagine a colori, Rizzoli Lizard) a vent’anni dalla morte di Hugo Pratt, che di Corto non era solo il creatore quanto il gemello in carne e ossa: basta osservare bene un disegno del primo Corto, quello di Una ballata del mare salato o del Segreto di Tristan Bantam, per vedere che ha lo stesso taglio degli occhi e del viso del giovane Hugo. Non è la prima volta che l’opera di Pratt viene continuata da altri: già la serie Gli scorpioni del deserto era stata ripresa con alterna qualità prima dallo svizzero Pierre Wazem, poi dal duo italiano Matteo Casali (testi) e Giuseppe Camuncoli (disegni), insinuando nei lettori molte perplessità rispetto all’operazione che per adesso è stata bloccata senza troppi dispiaceri. Invece l’annuncio della ripresa delle avventure di Corto Maltese ha avuto un’eco e un’attenzione mondiale, data la fama del personaggio, e il carico sulle spalle dei due autori, gli spagnoli Juan Diaz Canales (testi) e Rubén Pellejero (disegni), era enorme. Ogni singola vignetta della storia non solo è stata esaminata al microscopio, ma ha anche riportato in auge un dibattito vecchio quanto il fumetto stesso. È giusto o no riprendere in mano i personaggi dopo la scomparsa dei loro autori? Il dibattito è stato lanciato in Francia dalla rivista online “du9” che ha chiesto ai suoi lettori di immaginare di andare in una galleria d’arte e trovare dei quadri con lo stile di un autore già scomparso messi accanto a quelli realizzati in vita dallo stesso autore: nell’arte questo si chiama “plagio”, nel fumetto “normalità”. 

In effetti è vero, ma forse siamo fuori tempo massimo per gridare allo scandalo: la storia del fumetto, e non solo, praticamente si basa su personaggi ripresi anche quando i creatori sono ancora in vita. Basti pensare a Yellow Kid (1895), considerato il primo vero personaggio della storia del fumetto, le cui avventure erano scritte e disegnate contemporaneamente sia da Richard F. Outcault (creatore del personaggio), sia da George Luks. Ma non solo. Da sempre gli editori di fumetto come di narrativa si stringono intorno ai personaggi e ai marchi più sicuri, e in tempo di crisi ancora di più. Ecco allora che da alcuni anni nel mercato francese è diventata prassi comune riprendere personaggi, non solo famosi ma anche dimenticati o minori, e dargli nuove storie, così da catturare i lettori sia con la produzione inedita sia con quella di catalogo. Ma anche questa non è una novità, dato che è la chiave di volta dell’industria americana dei supereroi, dei personaggi delle strisce statunitensi come anche dei nostrani Tex Willer, Diabolik e Dylan Dog. 

Forse possiamo dire che queste operazioni editoriali di recupero funzionano meglio quando il personaggio non si identifica con il suo autore. Per esempio, possiamo dire che è più probabile scrivere nuove e divertenti avventure di Asterix il gallico, come peraltro sta accadendo con il duo Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, perché Asterix era solo uno dei tanti personaggi creati da René Goscinny e Albert Uderzo, e non è mai cambiato nella sua storia editoriale. Invece è difficile riprendere Corto Maltese perché era anche l’alter ego spirituale del suo creatore: nella sua lunga saga Corto è cambiato sia nello stile grafico sia in quello narrativo, passando da storie di avventura a viaggi filosofici-esoterici. Forse è anche per questo che Diaz Canales e Pellejero hanno preferito tornare all’avventura pura delle prime storie del personaggio, ma con uno stile grafico che ricorda le ultime storie, come gli stessi autori hanno dichiarato nell’incontro pubblico tenuto nell’edizione 2015 della fiera del fumetto Lucca Comics & Games. Ma se da un punto di vista grafico possiamo anche dire che la scelta di Pellejero è stata buona, molte perplessità rimangono nella scrittura, che assomiglia più a una buona imitazione che a una personale e sentita interpretazione del personaggio e del suo mondo. Sempre a Lucca, i due autori hanno detto di essere al lavoro sulla nuova storia di Corto: vedremo allora se sarà valsa la pena di farla.


La copertina di Corto Maltese. Sotto il sole di mezzanotte, testi di Juan Diaz Canales, disegni di Rubén Pellejero (Rizzoli Lizard, Milano 2015).


Una pagina tratta da Corto Maltese. Sotto il sole di mezzanotte, testi di Juan Diaz Canales, disegni di Rubén Pellejero (Rizzoli Lizard, Milano 2015).

Approfondimenti in rete:
Juan Diaz Canales, Rubén Pellejero, Corto Maltese. Sotto il sole di mezzanotte: www.rizzolilizard.eu/libri/corto-maltese-sotto-il-sole-dimezzanotte
Cong Hugo Pratt art properties, la società che detiene i diritti delle opere di Hugo Pratt: www.cong-pratt.com
Marco Steiner (www.marcosteiner.it/marco-steiner), autore di due romanzi con protagonista Corto Maltese editi da Sellerio: Il corvo di pietra (www.sellerio.it/it/catalogo/Corvo-Pietra/Steiner/7305) e Oltremare (www.sellerio.it/it/catalogo/Oltremare/Steiner/8507)

ART E DOSSIER N. 331
ART E DOSSIER N. 331
APRILE 2016
In questo numero: SGUARDI L'occhio nell'arte tra mito e fascinazione. STEREOTIPI Immagini d'oriente nella pittura occidentale. MITI D'OGGI Puer aeternus Murakami. LONDRA Nuove sale al V&A. IN MOSTRA Piero della Francesca a Forlì, Correggio e Parmigianino a Roma, Severini a Mamiano, Matisse a Torino.Direttore: Philippe Daverio.