Finestre sull'Arte


Gli Uffizi:
le nuove sfide

intervista di Federico Giannini

Partiamo subito dal passato: la gestione dell’ex direttore Antonio Natali è considerata da molti come un importante modello di riferimento. Lei intende seguire le stesse linee del suo predecessore o dovremo aspettarci grandi novità?

Direi che il mio ruolo sarà inedito: in parte erediterà quello dell’ex soprintendente Cristina Acidini, e in parte quello di Antonio Natali, proprio perché ora c’è una nuova struttura amministrativa che oltre agli Uffizi comprende altri musei, ovvero quelli di palazzo Pitti, oltre al giardino di Boboli e al Corridoio vasariano. Io e Antonio Natali abbiamo escogitato questa visione del lavoro: Antonio si occuperà dell’allestimento delle sale, un aspetto che gli sta molto a cuore, mentre io mi occuperò della parte strategica e amministrativa e della direzione del museo. Per quanto riguarda le mostre, senz’altro cercheremo di fare mostre internazionali importanti, come in passato, e di farle proprio qui, nelle nuove sale espositive degli Uffizi. Grazie allo staff dei curatori e dei direttori dei vari settori avremo dei progetti di prima classe da proporre al pubblico; e poi ci saranno anche collaborazioni internazionali, negli anni a venire.


Il neodirettore degli Uffizi, Eike Schmidt, ci parla del suo ruolo, delle novità, dei progetti


Con il 2016 si conclude “Un anno ad arte”, il programma annuale di mostre (nel 2015 alla sua decima edizione) che includeva tutti i musei dell’ex Polo museale fiorentino: ha avuto modo di confrontarsi con le sue colleghe della Galleria dell’Accademia e del Bargello, le neonominate Cecile Höllberg e Paola D’Agostino? E inoltre, cosa ha in mente per il progetto “La città degli Uffizi”?
Le mostre già in programma legate agli istituti che da adesso faranno parte della Galleria degli Uffizi saranno fatte, però d’ora in avanti il nostro “motto” sarà non più “Un anno ad arte”, ma “Gallerie degli Uffizi”, al plurale. Direi pertanto che assisteremo a uno sviluppo del vecchio concept: in futuro saranno le Gallerie degli Uffizi a proporre le grandi mostre. Per quanto riguarda “La città degli Uffizi”, lo ritengo molto importante per connettere il museo al territorio. E poi ci sono mostre, come quella di Casal di Principe, che si sono svolte fuori dalla Toscana: sono casi che ho studiato con grande interesse perché credo che fare mostre nel Mezzogiorno sia una grande opportunità. Dato il successo della mostra di Casal di Principe, dovremo certamente studiare progetti simili.

In molti rimproverano agli Uffizi una scarsa presenza sul web. Ha già qualche idea su come fare per risolvere questo problema?
Lei ha toccato un altro grande punto della mia strategia, su cui mi sono già attivato. Per gli Uffizi, abbiamo digitalizzato una parte delle opere, ma purtroppo non tutto è sul web. Naturalmente anche Palazzo Pitti sarà integrato, ma ci sono anche altri fondi, per esempio quelli del Gabinetto dei disegni e delle stampe, che sarà necessario rendere fruibili sul web, perché, per esempio, diversi disegni possono essere esposti al pubblico solo una volta ogni dieci anni per ragioni di conservazione. Quando andrò in pensione mi piacerebbe vedere sul web tutte le opere dei musei del complesso, comprese quelle dei depositi.


A Firenze esiste una strana situazione: gli Uffizi presi d’assalto, e l’intero complesso di palazzo Pitti, compreso il giardino di Boboli, che arriva a un terzo dei visitatori degli Uffizi. Intende far qualcosa per bilanciare questo rapporto?
Sicuramente cercherò di prendere un po’ dell’attenzione concentrata sugli Uffizi e di ricanalizzarla verso Palazzo Pitti. Il punto di partenza sarà il comune “brand” della Galleria degli Uffizi, poi non bisogna dimenticare che Uffizi e Pitti sono già architettonicamente connessi dal Corridoio vasariano: sarà fondamentale trovare un modo per aprire anche il Corridoio a un pubblico più vasto, studiando soprattutto gli aspetti tecnici della questione, che vanno risolti quanto prima.

Quali sono le tre principali sfide che intende affrontare nell’immediato?
Accorciare le code per rendere la visita non solo accettabile ma anche piacevole per il visitatore, unire in modo completo Uffizi e Pitti e migliorare la presenza sul web.

ART E DOSSIER N. 328
ART E DOSSIER N. 328
GENNAIO 2016
In questo numero: DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO Capolavori dal Detroit Institute of Arts in mostra a Genova. COME TI VESTI DIAVOLO? L'inferno cinese, in frac e cilindro, demoni latini, le corna apotropaiche, il lato oscuro di Giovanni Gastel. IN MOSTRA De Chirico, Lam, El Greco. Direttore: Philippe Daverio