prato musei in rete

Ilaria Ferraris

costituita da poco (nel 2013), ma già molto attiva, Pratomusei è la rete che unisce i quattro principali musei della città toscana: il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (in fase di ristrutturazione, con un apertura prevista nel 2016), il Museo del tessuto, il Museo di palazzo Pretorio e i Musei diocesani. Nata per creare sinergie organizzative e rafforzare l’identità di Prato come città d’arte e di cultura, la rete museale ha concentrato il proprio intervento proprio sulle attività didattiche, per presentare alle scuole e alle famiglie un programma condiviso con ampia possibilità di scelta. L’offerta formativa per le scuole è stata raccolta in due brochure molto dettagliate, una dedicata alla scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado, l’altra alla scuola secondaria di secondo grado.

Dai tessuti antichi al contemporaneo,
molte occasioni per divertirsi e imparare

Dalla videoarte alla tradizione degli arazzi, ai capolavori medievali e del Rinascimento, ogni museo presenta attività da svolgere in classe ma anche nelle proprie sale o in laboratorio. Non mancano anche progetti e percorsi integrati, con collegamenti a volte inaspettati, su tematiche comuni. È il caso delle attività che si svolgono in occasione della mostra Synchronicity. Contemporanei, da Lippi a Warhol (fino al 10 gennaio), organizzata a palazzo Pretorio dal Museo Pecci, con artisti di oggi in dialogo con opere antiche: Marina Abramovic´ con i caravaggeschi e Piero Gilardi con le nature morte del Settecento, per fare due esempi. Alla visita guidata in mostra, differenziata per età, segue l’incontro in classe, con una riflessione sui concetti di novità e trasgressione in arte, la “tradizione del nuovo”, da Marcel Duchamp a Matthew Barney.Per le famiglie con bambini, che il punto di partenza siano i capolavori nelle collezioni dei musei, oppure concerti, visite guidate animate, laboratori con le stoffe o di avvicinamento al Natale, non mancano le occasioni per passare un pomeriggio divertente nei musei della propria città: il programma completo è consultabile sul sito di Pratomusei.





ILLUMINIAMO I MONUMENTI

NAPOLI

Con l’iniziativa Illuminiamo i monumenti dentro e fuori, la Città metropolitana di Napoli porta metaforicamente la luce dell’arte in alcuni luoghi storici: fino al 7 gennaio la reggia di Portici, palazzo Matteotti, il Complesso di Santa Maria la Nova e il Gran Caffè Gambrinus ospitano un programma di mostre (tra cui Controluce 1991- 2014, di fotografia, nel chiostro di Santa Maria La Novia: in foto, Mario Laporta, Una veduta aerea del centro di Napoli, 2009), seminari, convegni, incontri serali e visite teatralizzate. Info: www. cittametropolitana.na.it

AR/S Arte condivisa in Sardegna

Ar/S Arte condivisa in Sardegna è un progetto regionale, voluto dalla Fondazione banco di Sardegna (che possiede una cospicua collezione di opere di artisti locali), per valorizzare il patrimonio artistico esistente, ma anche per incentivare alla produzione di nuove opere di arte pubblica. Il primo appuntamento dell’iniziativa è una mostra su Bernardino Palazzi (fino al 14 febbraio), in contemporanea al Man di Nuoro e nelle due sedi della Fondazione a Cagliari e Sassari. Info: www.fondazionebancodisardegna. it

UN MUSEO DIFFUSO

NAPOLI

Un percorso sulle tracce dei pittori che tra Sette e Ottocento lavorarono “en plein air” (i cosidetti plenaristi) nella valle del Nera, come Corot (in foto, La cascata di Terni, 1826), Ducros, Chauvin, Vernet e altri. Per valorizzare la zona, il Comune di Terni e il Comune di Narni, insieme alla Fondazione Carit, hanno ideato I luoghi ritrovati di una valle incantata, progetto che comprende l’archiviazione di tutti i dipinti del periodo realizzati nell’Umbria del Sud, la realizzazione di un documentario, l’acquisizione di alcune importanti opere, un itinerario che presenta, come un “museo diffuso”, i punti di osservazione privilegiati dagli artisti. Info: www.plenaristi.it

ART E DOSSIER N. 327
ART E DOSSIER N. 327
DICEMBRE 2015
In questo numero: ARTE GLOBALE Dalla Gallia romana alla nascita del gotico secondo Daverio, al mito dei grattacieli. MONZA Il ritorno di Teodolinda. IN MOSTRA Bosch/Brueghel, Balthus, Ai Weiwei.Direttore: Philippe Daverio