Di che segno sei?
di Haydée Rodinis

le corbusier

L’ARCHITETTO DELLA SOCIETÀ

Quest’anno ricorre il cinquantenario della scomparsa di uno dei più grandi architetti del XX secolo: Charles-Édouard Jeanneret-Gris, noto con lo pseudonimo di Le Corbusier, e anche la nostra rivista ne ha parlato nel numero 323 di luglio-agosto (pp. 40-45). Le Corbusier muore il 27 agosto del 1965 nella sua amata Roquebrune-Cap-Martin in Provenza, pare per un attacco cardiaco, mentre sta nuotando. Non era malato, né troppo anziano. Aveva settantotto anni, e possiamo dire che la sua sia stata una scomparsa repentina, non sofferta e non infelice, avvenuta a poca distanza dal suo “cabanon”: quella dimora frugale, di pochi metri quadri, più simile a un capanno, appunto, che a una casa, in una posizione spettacolare sul mare azzurro della costa provenzale. Lì si rifugiava a lavorare negli ultimi anni di vita, e dalle rare fotografe che lo ritraggono in quel luogo, abbronzato e poco vestito, affacciato a una delle finestrelle del capanno, pare davvero felice. Forse aveva esagerato quel giorno a nuotare, e infatti l’oroscopo di chi è nato come lui il 6 di ottobre dice che queste persone tendono generalmente a ignorare i problemi di salute: il consiglio per loro, non a caso, è quello di far più attenzione al proprio stato fisico. Lo Zodiaco indica anche che chi festeggia il compleanno il 6 di ottobre ha uno spirito particolarmente attento alle esigenze della società, e che questo è il giorno per antonomasia di quanti sono capaci di vivere una vita piena e felice. Come dar torto allo Zodiaco?

Tutto ciò che indica l’oroscopo per i nati il 6 di ottobre pare collimare con il carattere di Le Corbu, che aveva visto la luce nel 1887 a La Chaux-de-Fonds in Svizzera, nel cantone di Neuchâtel, all’epoca patria dell’industria degli orologi. Qui il giovane iniziò la carriera, dapprima disegnando decorazioni per orologi. Oggi Le Corbusier è noto come uno dei maggiori esponenti del Movimento moderno, non solo per la teoria del Modulor (la misura di tutte le cose secondo le simmetrie del corpo umano), né solo per le opere di architettura e urbanistica (è autore di decine di progetti e di libri), ma anche per i dipinti cubisti e gli arredi oggi riprodotti in tutti i manuali di design. Dalla Svizzera si era presto trasferito a Parigi e dal 1923 esercitò soprattutto in Francia. Lavorò tuttavia anche in altri paesi: basti pensare all’innovativo progetto per Chandigarh, novella capitale del Punjab in India, considerato uno dei più significativi esperimenti urbanistici del Novecento: l’unico, fra le altre cose, dei tanti disegni rivoluzionari di Le Corbusier per una città moderna a essere stato realizzato. Già attorno al 1922 il giovane aveva concepito una Città per tre milioni di abitanti, convinto dell’inadeguatezza delle città della sua epoca. Le caratteristiche funzionali del progetto avrebbero potuto meglio rispondere alle esigenze del cittadino moderno. Una città “radiosa”, la sua, verde, con percorsi pedonali e carrabili differenziati dalle reti viarie per le automobili, con uno zoning accuratissimo, che come la città ideale del Rinascimento disegnata da Leonardo e mai realizzata prevedeva piani diversi, entro maglie quadrate, secondo il principio onnipresente dell’angolo retto. Le aree industriali erano differenziate da quelle per gli affari, e naturalmente da quelle residenziali. Fantastico. In generale si dice che i nati nella seconda fase del segno della Bilancia (dal 3 al 10 ottobre) tendono a sentirsi cittadini del mondo. Nessuno meglio di Le Corbusier pare rappresentare questa caratteristica della Bilancia, che ha nell’equilibrio un altro punto di forza. I nati il 6 di ottobre sono ottimisti, avventurosi, vivaci, ma anche concentrati su se stessi, talvolta sensazionalisti. Va purtroppo accennato, per amore della verità, alle sue idee eugenistiche e alla sua simpatia per il fascismo, che riuscì a far dimenticare nel dopoguerra, e vorremmo anche noi poterle ignorare parlando di lui. Una cosa è certa: il nostro libro di astrologia indica fra i brani musicali più adatti alla Bilancia l’Appassionata, ovvero la sonata per pianoforte n. 23 op. 57 di Beethoven. Ascoltate il primo movimento tenendo sott’occhio una fotografa con le fnestre a nastro di Ville Savoye di Le Corbusier. È suggestione, la nostra, o anche a voi pare una musica perfetta per quelle finestre così perfette?

ART E DOSSIER N. 325
ART E DOSSIER N. 325
OTTOBRE 2015
In questo numero: UNA GEOMETRICA BELLEZZA Parrino, astrazione punk; Malevič-Lisickij, un rapporto difficile; Arti decorative: ceramiche arcaiche, pavimenti medievali, Owen Jones. IN MOSTRA Burri, Picassomania, Malevič, Prostituzione, Giotto.Direttore: Philippe Daverio