Grandi mostre. 10
Leonardo da Vinci a Milano

l’uomo
dai mille volti

Palazzo reale, in concomitanza con Expo 2015, ospita la rassegna più completa mai dedicata in Italia a Leonardo da Vinci. Oltre cento disegni autografi e alcuni capolavori pittorici, con opere di suoi predecessori e contemporanei, rendono conto della straordinaria varietà dei suoi talenti e dei suoi interessi.

Sara Taglialagamba

La mostra dal titolo Leonardo 1452-1519, organizzata nella scenografica cornice di Palazzo reale a Milano in occasione dell’Expo (v. anche pp. 14-17), è stata inaugurata il 15 aprile, data che coincide con la ricorrenza della nascita di Leonardo da Vinci. Curatori d’eccezione di quella che vuole essere la più grande esposizione dedicata al genio del Rinascimento mai ideata in Italia sono Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio. Una mostra di così grande importanza fa pensare che sia l’arte la vera protagonista dell’evento internazionale più atteso dell’anno, l’Expo 2015. La mostra raccoglie da un punto di vista ideale il lascito dell’esposizione coordinata da Giorgio Nicodemi a Milano nel 1939 in occasione della Triennale che celebrava le invenzioni italiane. Un’eredità questa che sembra destinata a essere superata dalla mostra in corso per qualità e inventiva grazie alla scelta del percorso per temi che ha come filo conduttore l’arte del disegno.

Il progetto prevede la presenza di oltre cento disegni autografi provenienti dalla Biblioteca ambrosiana di Milano, dalla Royal Library di Windsor, dal British Museum di Londra, dal Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi di Firenze, dalla Biblioteca reale di Torino, dalla Fondation Custodia di Parigi, dalla Morgan Library e dal Metropolitan Museum di New York. Sono presenti alcuni capolavori pittorici di Leonardo: il San Girolamo della Pinacoteca vaticana, la Madonna Dreyfus della National Gallery of Art di Washington, il Ritratto di musico della Pinacoteca ambrosiana, la Scapiliata della Galleria nazionale di Parma e, infine, dal Louvre la piccola Annunciazione, la Belle ferronnière e il San Giovanni Battista. Alle opere autografe si aggiungono dipinti, disegni, manoscritti, sculture, codici e incunaboli di predecessori e contemporanei di Leonardo, tra cui spiccano opere di Antonello da Messina, Jan van Eyck, Luca della Robbia, Paolo Uccello, Botticelli, Filippino Lippi, Ghirlandaio, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini, Giuliano da Sangallo e Bramante.

Il disegno era il linguaggio privilegiato da Leonardo poiché proprio dalla mano guidata dall’occhio nascono ogni idea e composizione


Il destinatario della mostra non è lo specialista ma un pubblico vasto al quale si offre una visione ampia dell’opera di Leonardo come uomo del suo tempo. L’intento è illustrare tutti gli snodi principali della carriera di Leonardo restituendone inalterata la visione di artista e scienziato.

Attraverso un percorso ideale che si articola in dodici sezioni, sono presi in esame temi ricorrenti durante tutto il corso della vita dell’artista, dagli anni della sua formazione fiorentina fino al periodo tardo in Francia alla corte di Francesco I.


Studio di paesaggio, (datato 15 agosto 1473), Firenze, Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi.

La prima sezione è dedicata al Disegno come fondamento, ovvero come linguaggio privilegiato scelto da Leonardo per studiare e catalogare ciò che lo circondava, poiché, come sosteneva, proprio dalla mano guidata dall’occhio nascono ogni idea e composizione. Segue la sezione dedicata alla Natura e la scienza della pittura. Per Leonardo la pittura, capace di imitare tutte le cose naturali e generarne altre a proprio piacere, è la più importante delle scienze in quanto offre una conoscenza universale che si basa sui principi matematici della prospettiva, ricorre alla verifica dell’esperienza e descrive la natura attraverso l’osservazione. Per questo l’occhio è lo strumento fondamentale del pittore. Seguono due sezioni dedicate al paragone: una è focalizzata sul Paragone delle arti, tema affrontato nella prima parte del Libro di pittura, compilato dall’allievo Francesco Melzi, dov’è decretata la superiorità della pittura a confronto con la scultura, la musica e la poesia; l’altra sezione è incentrata invece sul Paragone con gli antichi dove sono esposti i disegni di profili di stampo classico, vari progetti per il Monumento Sforza e per il Monumento Trivulzio, gli studi per la Leda, per la Battaglia di Anghiari, per l’Ercole e per il Nettuno, che stimolarono Leonardo a un “colloquium” fecondo con l’antico. Nella sezione successiva l’uomo è il protagonista assoluto attraverso gli studi di Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo.

Proprio questi ultimi sono considerati da Leonardo come un’attività motoria: l’espressione dei sentimenti e delle emozioni innesca la contrazione dei muscoli delle labbra e degli occhi, alla base della gestualità comunicativa. La sesta sezione, dal titolo Invenzione e meccanica, si occupa della tecnica: in questa sono esposti anche tre modelli storici di macchine del Museo nazionale della scienza e della tecnologia (Milano) - il carro automotore, il maglio battiloro, il telaio meccanico - come chiaro omaggio al periodo lombardo di Leonardo. Segue la sezione sull’Unità dei saperi in cui si confrontano architettura, anatomia e meccanica. Altre due sezioni, Il sogno e Realtà e utopia, sono dedicate ai progetti utopistici come il sogno del volo o quello di camminare sull’acqua, che già lasciano presagire ambiti di riflessione interessanti. La decima sezione è dedicata alle immagini del divino, riassunte sotto il titolo De coelo et mundo dal sapore aristotelico. Le due sezioni finali sono concentrate sull’influenza di Leonardo teorico dell’arte e pittore in età moderna e contemporanea. Una parte si intitola La diffusione e la fortuna: dai leonardeschi al Trattato della pittura, e vi confluiscono sia manoscritti e testi a stampa derivati dal Libro di pittura, sia opere realizzate dai seguaci tra cui Boltraffio, Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano, Andrea Solario, Francesco Melzi, Giampietrino, Cesare da Sesto, Girolamo e Giovanni Ambrogio Figino.


San Girolamo (1480-1482 circa), Città del Vaticano, Pinacoteca vaticana.

Per Leonardo la pittura offre una conoscenza universale che si basa sui principi matematici della prospettiva


L’ultima parte illustra la formazione del Mito incentrato sulla diffusione della Gioconda, il quadro più conosciuto al mondo, attraverso le opere di maestri moderni che restituiscono la loro personale visione dell’eredità artistica di Leonardo. Tra queste, la celeberrima e audace interpretazione di Marcel Duchamp a cui risponde perentoria quella di Enrico Baj, per poi passare a quella in chiave pop di Andy Warhol fino alle interpretazioni più rassicuranti ma non meno interessanti di Stefano Arienti, Franco Bulletti, Fulvio Di Piazza, Agostino Arrivabene e Francesco Pignatelli.
È stato inoltre ideato un itinerario più vasto per omaggiare i luoghi leonardeschi presenti in città come il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, la Sala delle asse del Castello sforzesco - ancora in fase di restauro ma accessibile per l’occasione - e anche il Naviglio grande.
L’importante mostra di Palazzo reale si conferma dunque un appuntamento da non perdere, con il quale Milano celebra Leonardo e apre la strada ai festeggiamenti innescando il conto alla rovescia per il cinquecentenario della sua morte nel 2019, conto che dovrebbe d’ora in poi essere scandito da appuntamenti e ricorrenze fisse.
MOSTRE E INIZIATIVE A MILANO
L’esposizione Leonardo 1452-1519 in corso fino al 19 luglio a Palazzo reale (piazza Duomo 12, telefono 02-92800375, orario 9.30- 19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30, lunedì 14.30-19.30, www.mostraleonardodavinci.it), a cura di Pietro C. Mariani e Maria Teresa Fiorio, coprodotta da Skira (editore del catalogo) in collaborazione con il Comune di Milano, è accompagnata da una serie di mostre e iniziative collaterali. Il calendario completo è visibile su it.expoincitta.com, in una sezione dedicata a Leonardo. In vista di Expo, il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, accessibile solo su prenotazione (www.vivaticket.it), è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione, realizzato da iGuzzini, mentre è stato sospeso il restauro della Sala delle asse all’interno del Castello sforzesco, per offrire la possibilità di ammirare la decorazione murale ascritta dalle fonti a Leonardo (piazza Castello, www.milanocastello.it). Tra le mostre, all’Acquario civico si svolge un approfondimento interessante su Leonardo e l’acqua; mentre è in corso fino al 31 ottobre La mente di Leonardo. Disegni di Leonardo dal Codice atlantico, a cura di Pietro C. Marani, negli spazi della Pinacoteca ambrosiana (piazza Pio XI, orario 10-18) e della Sagrestia del Bramante (via Caradosso 1, presso la basilica di Santa Maria delle Grazie, orario 8.30-19, lunedì 9.30-13 / 14-18). Per informazioni e prenotazioni telefono 02-80692248, www.leonardo-ambrosiana.it. Catalogo De Agostini.

ART E DOSSIER N. 321
ART E DOSSIER N. 321
MAGGIO 2015
In questo numero: L'INVASIONE DELLE ULTRAMOSTRE Expo, Biennale e le altre, in Italia e in Europa: da Leonardo a Gauguin, da Altdorfer alla Nuova oggettività, dal barocco romano a Diebenkorn. PAGINA NERA La Palermo dell'abbandono.Direttore: Philippe Daverio