LA TRIENNALE DI MILANODEL 1891
«Caro Beppe, […] domani mattina inesorabilmente il quadro va a Brera […]
Forse il più famoso quadro del puntinismo, antesignano francese del divisionismo, fu concepito dall’artista nel 1884 ed esposto nel 1886 all’ottava e ultima mostra degli impressionisti con altre sue tele e alcuni disegni. Incontrò la stessa disapprovazione con cui sarebbe stata accolta Maternità di Previati alla Triennale di Milano del 1891. È impossibile peraltro che il pittore ferrarese abbia visto La Grande Jatte, essendo rimasto per molto tempo dopo la morte di Seurat, avvenuta nel 1891 a soli trentun anni, nel suo studio, mentre è assai probabile che l’eco di tale decesso sia arrivata alle sue orecchie.
Questo dipinto, la cui datazione viene fatta risalire al 1889, dalla descrizione che l’artista ne fece in una lettera di quell’anno al fratello, fu di certo in seguito modificato, almeno fino a quando venne esposto alla Biennale veneziana del 1912, anno in cui fu acquistato dal Ministero della Pubblica istruzione e donato al museo fiorentino. Ne esiste anche una versione di maggiori dimensioni a pastello, ora alla Galleria d’arte moderna di Milano. Rappresenta un momento di ricerca nel passaggio dell’artista al divisionismo, sebbene il soggetto lontanamente ricordi, per esempio, l’impressionismo di un Monet.
(4) Testo riportato da F. Mazzocca nella scheda del dipinto in Gaetano Previati 1852-1920. Un protagonista del simbolismo europeo, catalogo della mostra, cit., p. 130.
(5) Vedi A.-P. Quinsac, La peinture divisionniste italienne. Origines et premiers développements (1880-1895), Parigi 1972, p. 39.
(6) Cfr. G. Nicodemi, L’opera religiosa di Gaetano Previati, Milano s.d. (ma 1918), p. 7 e passim.
PREVIATI
Sileno Salvagnani
Gaetano Previati (Ferrara 1852 - Lavagna 1920) si forma a Milano nell’ambiente della Scapigliatura ma sceglie prestissimo di avvicinarsi alle sperimentazioni dei divisionisti francesi e di Segantini. Divisionista è il suo primo lavoro di successo, Maternità (1890). Col tempo sviluppa anche tematiche mistico-simboliste sulla scia di Redon e Rops. Nel 1907 è alla Biennale di Venezia e poi alla mostra dei divisionisti italiani che sitiene a Parigi su iniziativa del mercante Grubicy, che sarà il suo principale sostenitore. Esplora i più diversi soggetti – compresi paesaggi e nature morte – ma torna più spesso su temi religiosi, fantastici, letterari.