secondo la leggenda una scultura del XIV secolo, raffigurante la Madonna del soccorso, venne trovata in una grotta da una pastorella sordomuta che, grazie a questa visione, recuperò la parola. La statua fu portata nel sottostante paese di Ossuccio (Como), ma più volte misteriosamente sparì per riapparire altrettanto misteriosamente nel suo posto originario. Si decise così di erigere in quel luogo il santuario della Beata Vergine del soccorso, ultimato nel suo corpo principale nel 1537, in cui è conservata a oggi la scultura.
Nei secoli a venire sono accorse moltitudini di fedeli, che qui si recavano anche per ottenere l’intercessione della Madonna nella risoluzione di disgrazie familiari. Una volta ottenuta la grazia, come gesto di riconoscenza e di testimonianza, tornavano per donare un ex voto. Dei numerosi oggetti offerti circa centocinquanta sono i dipinti che sono arrivati a noi, caratterizzati da istoriazioni più o meno complesse e raffiguranti non solo l’episodio del ritrovamento della scultura ma anche gli usi e i costumi della gente del posto.La storia conservativa ci racconta le vicende di dipinti restaurati con materiali di fortuna, come foderature eseguite con scampoli di tovaglie o tende, di telai ricavati da assi di recupero, di tagli e lacerazioni accidentali ricomposti con soluzioni improvvisate e di vernici sovrammesse nel tempo con l’intento di ridare saturazione al colore spento dal degrado causato dalle precarie condizioni di conservazione.
Dietro al restauro di trentasei ex voto conservati nel santuario di Ossuccio, in provincia di Como, spunta la leggenda del ritrovamento di una scultura raffigurante la Madonna del soccorso
Grazie a fondi privati è stato possibile restaurare un primo lotto di trentasei dipinti, scelti in base allo stato di deterioramento e alla rilevanza artistica. L’intervento è stato eseguito da chi scrive, sotto la direzione del soprintendente Daniele Pescarmona e di don Andrea Straffi della curia di Como, grazie a un progetto di valorizzazione, curato da Cecilia De Carli, nell’ambito del quale l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha promosso un convegno, organizzato una mostra e creato un sito (www.exvotosantuariodiossuccio.it) dove sono raccolte tutte le informazioni sui restauri eseguiti nel corso del tempo e sulla storia di queste opere.