Che il rapporto degli abitanti della penisola con l’infinito patrimonio storico-artistico, con la gloriosa eredità culturale tanto ammirata e invidiata nel mondo, sia ormai da troppo tempo compromesso, lo dimostra il recente caso di Montegiordano, piccolo e sonnolento abitato in provincia di Cosenza, a pochi passi dal mar Jonio. Una chiesetta in rovina dedicata alla Madonna del Carmine, solitario e degradato edificio storico in mezzo alla campagna, la splendida macchia calabrese, un piccolo intatto lembo di paesaggio italiano meritevole di cura e recupero. Il proprietario dell’edificio sacro, del rudere, decide alcuni mesi fa di metterlo in vendita su eBay, forse non lo strumento più appropriato per questo genere di transazione, ma tant’è. Ecco allora che entra in gioco il protagonista della triste storia, l’acquirente: l’artista bresciano Francesco Vezzoli, celebrato “golden boy” delle case di moda, dei cosiddetti “collezionisti” dal portafoglio gonfio e dalle scarse letture. Vezzoli, comprata la chiesetta, non vincolata perché di scarso interesse ma pur sempre edificio pluricentenario, decide di smontarla, di inviarla al porto di Gioia Tauro per poi ricostruirla nel cortile del MoMA di New York. Manca ovviamente l’autorizzazione all’esportazione e i carabinieri sequestrano il tutto. Gli abitanti di Montegiordano che per decenni si erano completamente disinteressati del loro patrimonio storico si dichiarano indignati, nel più puro spirito di lagna vittimista. La notizia dell’accaduto fa il giro del mondo, eppure nel nostro paese, forse per abitudine al quotidiano insulto verso la storia e i beni culturali, nessuno ha il coraggio di stigmatizzare il barbaro gesto di Vezzoli. Barbaro non perché il danno sia di particolare entità, non perché ci si sia accaniti su di un monumento particolarmente glorioso, ma per l’arroganza con la quale il proprietario di un bene storico, la cui storia è la storia di una comunità, ha deciso di insultare quella memoria, invece di restaurarla, valorizzarla, amarla. Un vero insulto al senso civico.