Storie a strisce


il gran ritorno

del dottor oSS

di Sergio Rossi

La recente ristampa del Dottor Oss è un capolavoro da riscoprire: una simbiosi unica tra testo e immagini

C'era una volta il fumetto per ragazzi. Chi è cresciuto tra gli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo poteva andare in edicola e anche in libreria e trovare un’ampia scelta di riviste a fumetti, i famigerati “giornaletti”, dove poteva trovare storie di tutti i generi narrativi. Rilette oggi, colpisce di queste storie l’ovvia, per l’epoca, cancellazione del racconto della sessualità dei personaggi e dei loro rapporti amorosi e insieme la trattazione esplicita e priva di censura di temi come la politica e la guerra, il cui ricordo era ben vivo nella generazione dei padri e dei nonni di quegli anni, e quindi della morte, rappresentata mai dietro le quinte; l’uso di segni grafici spesso più maturi rispetto all’età dei lettori a cui erano dirette, e di un linguaggio non “politicamente corretto”, privo di ogni tentativo di mediazione e di allontanamento ipocrita di quei fatti della vita che non sono altro che le linee d’ombra da attraversare per diventare adulti responsabili. 

Intendiamoci: non erano tutti così questi fumetti per ragazzi. Alcuni dei migliori si trovavano su tre testate gloriose: il “Corriere dei Piccoli” (o “Corrierino”), il “Corriere dei Ragazzi” e il “Giornalino”. Le prime due sono chiuse da tempo, la terza continua a uscire e compie quest’anno novant’anni. Molte delle storie apparse su queste testate sono oggetto di ristampa per diversi editori, e la più recente è la raccolta delle storie del Dottor Oss scritte da Mino Milani e disegnate da Grazia Nidasio a opera dell’associazione culturale Comic Out e a cura di Laura Scarpa. Realizzate tra il 1964 e il 1969, le storie del Dottor Oss erano state realizzate su idea di Carlo Triberti, all’epoca direttore del “Corrierino” dopo le dimissioni di Gugliemo Zucconi, il quale da un lato poteva contare su una squadra che comprendeva quelli che sarebbero stati destinati a diventare tra i maggiori disegnatori di fumetto e illustrazione dell’epoca: Dino Battaglia, Sergio Toppi, Mario Uggeri, Aldo Di Gennaro e Hugo Pratt; mentre da un altro lato aveva in redazione e come sceneggiatore delle storie Mino Milani, in seguito il più importante scrittore di romanzi e fumetti per ragazzi insieme a Gianni Rodari. Triberti mise in mano a Milani un romanzo breve di Jules Verne, Un capriccio del dottor Oss, e gli chiese di adattarlo per i disegni di Grazia Nidasio. Milani lo lesse, non gli piacque e quindi lo riscrisse: non a fumetti, ma come storia a vignette con del testo sotto. Siccome ai lettori piacque, scrisse altre quattro storie che inventò di sana pianta e nelle quali si cucì su misura sia il personaggio sia le sue avventure. Soprattutto le scrisse su misura dei disegni di Grazia Nidasio, che oggi possiamo ammirare in tutta la loro magnificenza, con anche le copertine e molti inediti, per la prima volta raccolti in questo bellissimo volume. 

Nata a Milano nel 1931, Grazia Nidasio è una delle più grandi autrici e illustratrici italiane. Basti pensare a due personaggi come Valentina Mela Verde, di cui ancora Laura Scarpa ha curato la raccolta di tutte le storie in quattro volumi, e la Stefi, che dalle pagine del “Corriere dei Piccoli” è oggi passata a quelle del “Corriere della Sera”. Ma non solo: come illustratrice per ragazzi ha curato copertine e illustrazioni di tantissimi romanzi per ragazzi di tutte le età. Tra le tante due autentici capolavori della narrativa scritti da Donatella Ziliotto: Un chilo di piombo, un chilo di piume e Tea Patata

Nella pagine del Dottor Oss Grazia Nidasio non si è limitata a illustrare semplicemente i testi di Milani, ma ha creato una simbiosi unica tra testo e disegno al punto che non è possibile separare l’uno dall’altro dal punto di vista della lettura. Le illustrazioni non sono un semplice corredo del testo, come in un libro illustrato, ma ne sono una parte indispensabile per poterlo leggere nella sua interezza. Straordinaria è poi la resa dell’epoca vittoriana in cui si svolgono le storie, che possiamo ammirare nei tanti dettagli presenti in ogni vignetta. In più, ci sono i macchinari di foggia avveniristica - le navi, le carrozze a vapore, i laboratori, le tute da palombaro, i sottomarini, i dischi volanti - modellati secondo l’estetica e la tecnologia del XIX secolo. Dal punto di vista visivo, Dottor Oss della Nidasio anticipa di più di trent’anni romanzi come La macchina della realtà di Bruce Sterling e William Gibson (1990) e fumetti come La lega degli straordinari gentlemen di Alan Moore e Kevin O’Neill, 1999, poi trasposto al cinema, e i due film dedicati a Sherlock Holmes di Guy Ritchie (2009 e 2011) con Robert Downey Jr. e Jude Law. In poche parole: un capolavoro da riscoprire.


La copertina di Dottor Oss, testi di Mino Milani, illustrazioni di Grazia Nidasio (Comicout, Roma 2014).


Alcune pagine tratte da Dottor Oss, testi di Mino Milani, illustrazioni di Grazia Nidasio (Comicout, Roma 2014).

Alcune pagine tratte da Dottor Oss, testi di Mino Milani, illustrazioni di Grazia Nidasio (Comicout, Roma 2014).


Alcune pagine tratte da Dottor Oss, testi di Mino Milani, illustrazioni di Grazia Nidasio (Comicout, Roma 2014).


Alcune pagine tratte da Dottor Oss, testi di Mino Milani, illustrazioni di Grazia Nidasio (Comicout, Roma 2014).

ART E DOSSIER N. 310
ART E DOSSIER N. 310
MAGGIO 2014
In questo numero: IL PRANZO E' SERVITO Cibo nell'arte: il pesce nella Grecia antica, la simbologia del pane, il nutrirsi come gesto e la dimensione alimentare nel contemporaneo. IN MOSTRA: Kahlo, Dora Maar. Direttore: Philippe Daverio