Il periodo compreso fra il 1429 e il 1453 fu per la Francia denso di avvenimenti storicamente molto importanti. In particolar modo la ristretta area geografica delimitata dal quadrilatero formato dalle città di Bourges, Troyes, Parigi e Blois fu spettatrice di guerre, riconciliazioni, transiti di re e di personaggi destinati a lasciare un segno indelebile nei secoli successivi.
È proprio in tale contesto che si profila la figura di uno dei maggiori economi reali di Francia: Jacques Coeur (1400?-1456?).
Nato da una famiglia di commercianti Jacques Coeur, prosegue inizialmente questa attività e fonda nel 1430 una società di prodotti e mercanzie destinate al re Carlo VII e al delfino (Luigi XI)(1). La potenza sviluppata da Coeur nei dieci anni successivi sarà tale da permettergli decisioni anche sul piano politico oltreché, naturalmente, su quello economico: la sua flotta mercantile è poderosa; i suoi traffici si estendono fino a Bruges; possiede miniere di piombo
argentifero vicino a Lione, una molazza per la carta nella regione del Rodano, seterie a Firenze, saline e fabbriche d’armi a Tours e Bourges. Ottiene importanti favori perfino dal papa: il figlio Jean verrà eletto arcivescovo di Bourges nonostante abbia solo sedici anni!
