Grandi mostre. 6
La natura morta a Treviso
UN GIOCO DI ILLUSIONI
Sviluppato in Europa, in particolare nei Paesi Bassi, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, il soggetto della natura morta, interpretato in pittura con suggestive e minuziose rappresentazioni, è da sempre oggetto di interesse anche in fotografia. Dal Kunsthistorisches Museum di Vienna approda nel Museo Santa Caterina un prezioso nucleo di dipinti in dialogo con gli scatti di grandi autori contemporanei.
Denis Curti, Francesca Del Torre
Il passaggio delle “cose quotidiane” dalla funzione di particolari narrativi a quella di soggetti indipendenti, degni di essere rappresentati ormai in maniera autonoma in una miriade di dipinti, viene illustrato nella varietà di soggetti nei quali si esprime la creatività degli artisti dei Paesi Bassi, che riflettono la cultura di una classe borghese in forte espansione. Le sontuose tavole imbandite di Willem Claesz Heda, Pieter Gerritsz van Roestraten si alternano a dipinti di pittori italiani tra cui Ceruti e Baschenis. Alle “vanitas” di Pieter Claesz e Nicolaes van Verendael, portatrici esplicite del messaggio di transitorietà delle cose umane, seguono le numerose varianti delle rappresentazioni di selvaggina abbattutta, in stretto rapporto con le illustrazioni scientifiche, che insiemeai fiori sono forse tra i soggetti più familiari e noti.
L’estremo senso del superfluo, la sovrabbondanza di oggetti, lo spreco e l’illusione della purezza e dell’eternità
Natura in posa. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna
ART E DOSSIER N. 373
FEBBRAIO 2020
In questo numero: ART BRUT, ORDINE E CAOS. L'editoriale di Philippe Daverio. La Biennale di Art Brut a Losanna. In volume L'opera omnia di Ligabue. L'ARCHITETTO UMANISTA. Il centenario di Leonardo Ricci. ANIMALI SAPIENTI. Parodia e satira nel Medioevo. IN MOSTRA: Steeve McQueen a Londra. Arte italiana a Mänttä. Anni Venti a Genova. Collezione Thannhauser a Milano. Natura in posa a Treviso.Direttore: Philippe Daverio