Cortoon 


RENAISSANCE
EN NOIR

di Luca Antoccia

Èuscito in dvd nel 2019 Renaissance, un curioso film di animazione del 2006. Tredici anni dopo, quindi, rispetto alla proiezione nelle sale forse perché, nonostante l’animazione abbia fatto passi da gigante in ogni direzione, quello del noir e della fantascienza è un genere ancora arduo da presentare al vasto pubblico. Ben venga dunque il piccolo esperimento di Christian Volckman soltanto in parte convincente, visto che la parte narrativa risente di tanti film di fantascienza da Blade Runner a Gattaca e giù di lì: Parigi 2054, una giovane scienziata viene rapita perché in possesso del segreto dell’eterna giovinezza. Una “crime story” innestata nel mondo della ricerca genetica in cui è ancora una volta un misterioso detective a fare luce. La parte visiva però merita qualche considerazione. Intanto il film è girato in una Parigi irriconoscibile pur nella sua apparente riconoscibilità, in un bianco e nero piatto che ricorda molto fumetto contemporaneo (Igort per alcune tavole da lui realizzate per The Ukranian and Russian Notebooks). Un tratto a volte stilizzato, a volte più espressionista, come in un ipotetico incontro tra l’illustratore e scrittore Aubrey Beardsley (1872-1898) e l’incisore Lorenzo Viani (1882-1936). La tecnica utilizzata è il “motion capture” con conseguente “rendering” fotografico, più volte usata, a partire dal primo interessante tentativo (Waking Life di Richard Linklater). Di recente se ne è avvalso in modi molto originali Loving Vincent (2017, di Dorota Kobiela e Hugh Welchman) intrecciando un mistero sugli ultimi giorni di vita di Van Gogh. Ma se quest’ultimo lavorava per addizione - colore, “ductus” pittorico (termine che indica l’andamento delle pennellate) -, Renaissance lavora per sottrazione, ovvero elimina dal fotogramma ogni increspatura che possa turbare la purezza dei bianchi e dei neri. Già perché, tranne nel luogo in cui è detenuta l’eroina, non ci sono grigi nel film. Non a caso le sequenze più riuscite sono quelle limite da puro “action movie” come l’inseguimento in auto lungo la Senna. E tuttavia anche la sequenza ambientata nell’hammam-harem di Farfella, personaggio di origini arabe, è notevole per la resa dei vapori, così come in un’altra sequenza è notevole l’uso creativo delle superfici di cristallo su cui la città futuribile è strutturata. Ciò crea prospettive e angolazioni inedite, qualcosa che il cinema classico può difficilmente realizzare.

ART E DOSSIER N. 370
ART E DOSSIER N. 370
NOVEMBRE 2019
In questo numero: Palazzo Grimani La collezione del patriarca. Eros e Bellezza Giù le mani da Susanna. Elogio della curva. Se la grottesca accende la fantasia. In mostra:Bacon a Parigi. Chagall, Picasso, Mondrian ad Amsterdam. Goncarova a Firenze. Rembrandt e Velázquez ad Amsterdam. Gli aztechi a Stoccarda.Direttore: Philippe Daverio.