Sharjah, la città storica, l’antico porto degli Emirati Arabi nel Golfo Persico, con Sharjah Art Foundation ha dato vita a un intenso programma annuale di iniziative culturali in cui si alternano mostre dedicate alla cultura araba moderna e contemporanea e cultura internazionale. Dubai è la città dove hanno sede le gallerie d’arte internazionali, raccolte nel quadrilatero di Alserkal Avenue, situato nel distretto industriale di Al Quoz. Abu Dhabi è la destinazione dei grandi musei, Louvre Abu Dhabi e in costruzione Guggenheim Abu Dhabi.
Le fiere d’arte da “starting point” sono quindi diventate il valore aggiunto di un modello culturale che ha trovato una forma propria, sempre più definita, anche in prospettiva del World Expo 2020 di Dubai. Abu Dhabi Art è nata come una fiera internazionale, con un ottimo focus dedicato all’arte moderna e contemporanea mediorientale e alla cultura araba. Presenti molte tra le più importanti gallerie internazionali così come le più note gallerie della regione. Tra queste Athr, fondata a Gedda nel 2009. Athr opera solo con artisti moderni e contemporanei dell’Arabia Saudita, tra cui Zahrah Al Ghamdi - che ha rappresentato l’Arabia Saudita alla Biennale di Venezia 2019 - Ahmed Mathe, Ayman Y. Daydban, Ibrahim Abumsmar, Sarah Abu Abdallah, che hanno ormai oltrepassato con successo i confini regionali.
Ayyam Gallery, oltre a rappresentare Samia Halaby, la signora dell’arte concettuale libanese, propone le opere di Sadik Alfraji già vincitore del Cairo Biennale Prize 2019. Elmarsa, con sede a Tunisi e Dubai, ha il merito di aver presentato, ai collezionisti internazionali e ai molti direttori di musei che ogni anno frequentano Abu Dhabi Art, le opere dei calligrafi tunisini, così come quelle dell’École de Tunis fondata nel secondo dopoguerra da un gruppo di artisti che scelsero, nell’ottica di un’inedita modernità, di dipingere secondo un modello realista, vero, mettendo al bando gli esotismi, gli orientalismi, tanto amati e così in voga sin dall’epoca del protettorato francese in Tunisia (1881-1956).