QUADRO CRONOLOGICO

AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI VITA DI GIOVANNI PISANO
1248 Intorno a questa data si può fissare la nascita di Giovanni, figlio dello scultore Nicola di Pietro «de Apulia» (Nicola Pisano), avvenuta verosimilmente a Pisa.
Muore Federico II di Svevia, imperatore e re di Sicilia.
1250

Tra il 1258 e il 1260 circa Nicola Pisano realizza un innovativo pulpito a pianta esagonale per il battistero di Pisa; intorno al 1259 è attivo anche nel duomo di Lucca.
1258

Viene stipulato il contratto per la realizzazione dell’Arca di san Domenico a Bologna, cui attenderà tra il 1265 e il 1267 parte della bottega di Nicola Pisano, specialmente Arnolfo di Cambio e Fra Guglielmo.
1264

Tra il 1265 e il 1268 la bottega di Nicola Pisano realizza il nuovo pulpito marmoreo per la cattedrale di Santa Maria Assunta di Siena. Dante Alighieri nasce a Firenze.
1265
Figura tra i collaboratori di Nicola Pisano nell’impresa del pulpito per la cattedrale di Santa Maria Assunta di Siena.
Cimabue («Cimabove pintore de Florentia») è a Roma.
1272
Viaggio in Svizzera di Jean Dubuffet, che visita le collezioni psichiatriche e conia il termine Art Brut.
Nicola Pisano riceve la commissione di un altare dedicato a san Jacopo nel duomo di Pistoia.
1273
Intorno a questa data realizza l’acquasantiera figurata in San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia.
1275
Tra il 1275 e il 1278 circa esegue con il padre Nicola la Fontana maggiore di Perugia.
Arnolfo di Cambio è a Roma al servizio di Carlo d’Angiò, re di Napoli e fratello del re di Francia Luigi IX. Data di fondazione del Camposanto di Pisa a opera dell’arcivescovo Federico Visconti.
1277

Nicola Pisano sottoscrive insieme al figlio la Fontana maggiore di Perugia: è la sua ultima attestazione in vita.
1278
Assume il controllo della bottega paterna.
Lo scultore Ramo di Paganellot orna a Siena da un misterioso viaggio oltralpe.
1281

Intorno a questa data Arnolfo diCambio realizza il sepolcro del cardinale Guillaume de Bray nella chiesa di San Domenico a Orvieto.
1282

Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria; il suo porto viene interrato poco dopo (1290). Inizia per la città un breve periodo di declino. Arnolfo di Cambio firma il ciborio di San Paolo fuori le Mura a Roma. Nicola Pisano è già morto.
1284
Arriva a Siena tra il 1284 e il 1285 e ne riceve la cittadinanza. Prende avvio il cantiere della facciata della cattedrale.
Il Comune di Siena delibera la realizzazione di una «fenestra rotunda magna» nell’abside della cattedrale.
1287
Il 3 aprile è ricordato come capomastro della cattedrale di Siena. Tra il 1287 e il 1304 si ammoderna il duomo di Massa Marittima, forse su progetto di Giovanni e con l’intervento della sua bottega.
Tra il 1288 e il 1292 circa, Cimabue, i pittori romani e il giovane Giotto affrescano la Basilica superiore di Assisi; l’orafo senese Guccio di Mannaia realizza il calice donato alla basilica da papa Niccolò IV.
1288

A Siena ha inizio il cosiddetto governo dei Nove; per la città è un momento di grande prosperità.
1289
Lorenza Trucchi, membro italiano della Compagnie de l’art Brut, pubblica a Roma la prima monografia su Jean Dubuffet.
Intorno a questa data Giotto dipinge la croce di Santa Maria Novella a Firenze. Posa della prima pietra del duomo di Orvieto. Probabile fine dei lavori per la vetrata del duomo di Siena di Duccio di Buoninsegna.
1290
Riceve a Siena una pesante condanna di cui non si conosce la ragione; gli viene commutata in una multa di ben ottocento lire, pagata per lui dall’Opera del duomo.
A Roma, Arnolfo di Cambio realizza il ciborio di Santa Cecilia in Trastevere.
1293
Il Palais Idéal di Ferdinand Cheval viene iscritto, grazie all’impegno di André Malraux, nel registro francese dei monumenti storici.
Intorno a questa data Giotto dipinge la Maestà di San Giorgio alla Costa e il polittico per la Badia a Isola.
1295
A Siena, aderisce alla compagnia laica di devozione dei Raccomandati al Santissimo Crocifisso, e fa parte di una commissione che ha il compito di stabilire dove edificare la Fonte del Piano d’Ovile.
A Firenze, iniziano i lavori alla facciata di Santa Maria del Fiore, guidati da Arnolfo di Cambio. A Siena il governo dei Nove decreta la costruzione di un nuovo battistero.
1296
È pagato dal Comune di Siena per sovrintendere a lavori al Bagno di Petriolo.

1297
È di nuovo a Pisa; risulta assunto con il titolo di “caputmagister” dell’Opera del duomo il giorno 14 dicembre.
Da 1298 al 1319 Burgundio di Tado è Operaio dell’Opera del duomo di Pisa.
1298
Il 5 giugno si impegna a terminare entro Natale l’“opus heburneum” (una sorta di dossale d’altare figurato in avorio) che gli era stato commissionato dal capitolo della cattedrale di Pisa. Nello stesso anno attende con altri maestri alla misurazione della pendenza del campanile. Secondo Vas a r i , nel 1298 Giovanni inizia il pulpito di Sant’Andrea a Pistoia.
1299
Possiede una casa a Siena.
A Roma si apre il primo Giubileo, indetto da papa Bonifacio VIII. A Firenze, Arnolfo di Cambio è “capudmagister” della ricostruzione della cattedrale.
1300

1301
Termina il pulpito di Pistoia (nel quale scrive di «superare il padre in sapienza») e, verosimilmente, dà avvio a quello per la cattedrale di Pisa.
Papa Clemente V sposta la sede pontificia in Provenza. Consacrazione della Cappella degli Scrovegni di Padova; Giotto ne ha verosimilmente terminato l’affrescatura.
1305
Il Comune di Pisa inserisce nei suoi statuti (il Breve) un codicillo a tutela di Giovanni: in caso di suoi contrasti con l’Operaio del duomo, a quest’ultimo ne sarà affiancato un secondo “ad interim” per gestire i rapporti con lo scultore, al fine di ultimare il pulpito della cattedrale. Realizza tre statue per la Cappella degli Scrovegni a Padova.
Tra il 1308 e il 1311 Duccio realizza la Maestà per l’altar maggiore del duomo di Siena.
1308
Intorno a questa data Giotto dipinge il Polittico opistografo per la cattedrale fiorentina di Santa Reparata. Lorenzo Maitani è nominato “universalis caputmagister” dell’Opera del duomo di Orvieto.
1310
Termina il pulpito per la cattedrale di Pisa.
Il 21 ottobre l’imperatore Enrico VII, sceso in Italia nel 1310, entra a Genova con sua moglie Margherita di Brabante, che muore di peste nella notte fra il 13 e il 14 dicembre.
1311
Si tiene a New York la prima Outsider Art Fair, che si ripeterà con cadenza annuale fino a oggi, affiancata dal 2013 anche da un’edizione parigina.
Il 6 marzo l’imperatore Enrico VII entra a Pisa. È incoronato a Roma il giorno 29 giugno. Fra il 1312 e il 1315 Simone Martini affresca la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena; entro il 1317 completa gli affreschi della cappella di San Martino nella Basilica inferiore di Assisi.
1312
In vista dell’entrata di Enrico VII a Pisa, realizza e firma un gruppo raffigurante la Madonna col Bambino assisa tra Enrico stesso e una figura di Pisa come Caritas, che viene collocato nella lunetta del portale di San Ranieri nella cattedrale di Pisa.
Il 24 agosto Enrico VII muore a Buonconvento; le sue spoglie sono recate a Pisa. Circa questa data, a Firenze, in Santa Croce, Giotto affresca la cappella Peruzzi. A dicembre Giotto rientra da Roma, dove verosimilmente è già stato realizzato su suo progetto il mosaico della Navicella nell’atrio della basilica di San Pietro.
1313
Il 25 agosto, a Genova, riceve dai fiduciari locali dell’imperatore ottanta fiorini da utilizzare (e rendicontare) per la realizzazione, nella chiesa di San Francesco di Castelletto, del sepolcro di Margherita di Brabante, a quell’epoca in lavorazione.
Fra 1314 e1315 il senese Tino di Camaino realizza il sepolcro di Enrico VII nell’abside del duomo di Pisa.
1314
È documentato a Siena il 9 marzo.

1318
A questa data è già morto; lasua lapide funeraria è oggi murata nel fianco sinistro del duomo di Siena.

Pulpito (1298-1301), particolare con i simboli dei quattro evangelisti; Pistoia, Sant’Andrea.

GIOVANNI PISANO
GIOVANNI PISANO
Clario Di Fabio - Gianluca Ameri - Francesca Girelli
Giovanni Pisano (Pisa 1248 - Siena 1315 circa) è uno dei grandi protagonisti della rinascita delle arti in Italia tra XIII e XIV secolo. Scultore e architetto, si forma col padre Nicola a Pisa nel cantiere del battistero di Pisa, in quello del duomo di Siena e della Fontana maggiore a Perugia. Subentra al padre nella guida della bottega e conduce imprese importanti a Siena, a Pistoia (dove lascia il suo capolavoro nel pulpito di Sant’Andrea), a Pisa (pulpito del duomo), a Padova. La sua scultura rinnova il linguaggio artistico italiano fondendo la tradizione di solida monumentalità di origine romanica con la grazia stilizzata e decorativa della scultura gotica francese.