INTRODUZIONE

Félix Vallotton è uno dei maggiori artisti della sua generazione. Svizzero di nascita, francese di adozione, ha creato un’opera che appartiene al patrimonio artistico dei due paesi e, più in generale, alla storia dell’arte europea. La sua carriera si è svolta soprattutto in Francia. Essa coincide con un’epoca movimentata, segnata dai disordini che agitano la Terza Repubblica, i rivolgimenti sociali dovuti all’industrializzazione, una comune angoscia di fronte al cambiamento di secolo, dalla carneficina, infine, della guerra del 1914-1918. Le arti conoscono simultaneamente una fioritura inedita in tutte le discipline. In pittura, l’apoteosi dell’impressionismo apre la strada a reazioni esplose in molteplici correnti: Scuola di Pont-Aven, simbolismo, pointillisme e pittura nabi. Seguiranno, dopo la svolta del secolo, il fauvismo e il cubismo, poi ciò che convenzionalmente è stato chiamato il “ritorno all’ordine”. In rotta col conservatorismo accademico difeso al Salon des Champs-Elysées e al Salon du Champ-de-Mars, i seguaci di questi movimenti d’avanguardia hanno eletto a loro tribuna il Salon des Indépendants, fondato nel 1884, prima di aderire anche, dal 1903, al nuovo Salon d’Automne. In Svizzera, l’alternativa non esiste: le esposizioni municipali, cantonali o federali sono gli unici luoghi in cui gli artisti possono affrontare lo sguardo del pubblico. È in queste esposizioni ufficiali che Vallotton presenta le opere della sua giovinezza. A Parigi, si volgerà ben presto verso le esposizioni moderniste aperte alle manifestazioni artistiche più liberali.
Più tardi, esporrà da solo e sarà invitato alla maggior parte delle grandi esposizioni internazionali, accanto agli impressionisti e postimpressionisti di fama. Vallotton è un artista completo. Si è misurato in tutti i settori delle arti plastiche. In quattro decenni, ha realizzato un’opera considerevole: più di millesettecento dipinti, circa duecento incisioni, centinaia di disegni e illustrazioni per i giornali, senza contare alcune sculture e lavori di arte applicata. Il critico d’arte ha redatto una quarantina di articoli, lo scrittore tre romanzi e diverse opere teatrali.
Vallotton uomo è complesso quanto la sua arte è erudita sotto un’apparente semplicità: ironico e sensibile, segreto e appassionato, riflessivo e sensuale, aspirando alla felicità ma deliziandosi di sofferenza, si è crogiolato in una malinconia, tipica del suo tempo, che è stata il nerbo della sua creatività debordante.

VALLOTTON
VALLOTTON
Marina Ducrey
Félix Vallotton (Losanna 1865 - Parigi 1925) si trasferisce giovanissimo a Parigi dalla natia Svizzera ed è lì che si forma come pittore, nell’ambito postimpressionista, nabis e simbolista. Inizia come incisore e illustratore ma è anche romanziere e poi pittore. Viaggia in Europa, in Russia, negli Stati Uniti. La sua opera presenta tratti di assoluta originalità: una stesura dei colori “à plat”, linee stilizzate per atmosfere indefinite che nascondono una forte vibrazione interiore, con figure di un erotismo gelido e sensuale insieme, paesaggi solitari attraversati dal vento o da raggi di luce, interni chiusi dai colori forti.