Alla fine dell’inverno del 1881-1882, Berthe, Eugène e Julie, partendo da Nizza, intraprendono un viaggio in Italia, che ha come tappe Genova, Pisa e Firenze. In Toscana la bambina contrae una bronchite che costringe la famiglia a far rientro a Nizza, dove Berthe e Julie rimangono per un lungo periodo, per permettere alla piccola una completa ripresa. Dal breve soggiorno italiano Berthe porta con sé una grande fascinazione per l’arte della penisola, scrive alla sorella Edma: «Questo paese è delizioso […] mi stanco a voler rendere gli aranci, non duri, ma come quelli di Botticelli che ho visto a Firenze ed è un sogno che non realizzerò». In La raccolta delle arance, un pastello del 1889, Sylvie Patry sottolinea: «L’inflessione decorativa, la monumentalità della figura, e la cura data alla costruzione e al disegno evocano Botticelli»(3).Reminiscenze dell’arte italiana quattrocentesca tornano anche nel ritratto del 1889 della Contadina nizzarda, Célestine, oggi conservato a Lione.
Mentre Berthe e Julie passano del tempo a Nizza, Eugène torna a Parigi per selezionare le opere della moglie per la settima esposizione impressionista.
L’11 marzo 1882 le scrive: «Mia cara amica, vi telegrafo per farvi sapere sommariamente quello che ho fatto per la vostra esposizione. Arrivato a Parigi sono andato direttamente alla Salle de Panoramas. Ho trovato tutto il brillante sciame degli Impressionisti al lavoro in un’immensa sala ad appendere tele. Sono stato molto ben accolto da tutti, anche per farvi esporre. Sono partito subito per Bougival […] ho preso le tele di Nizza terminate».
Tra le tele di Nizza citate da Eugène c’è sicuramente Villa tra gli alberi d’arancio, Nizza del 1882 che dopo essere stata presentata alla settima mostra impressionista, sarà esposta in altre due occasioni, all’ottava e ultima mostra del gruppo nel 1886 e nell’unica personale in vita di Berthe nel 1892 alla Galerie Boussod Valadon & Cie. Questa veduta di Nizza sarà poi appesa, poco dopo la morte di Berthe, nella camera di Julie che ricorda nel suo Journal: «Villa tra gli alberi d’arancio fatta nei dintorni di Nizza la prima volta che ci siamo andati: in mezzo agli aranci di un verde ingiallito dove brillano i frutti dorati si innalza una villa rosa con un tetto di tegole che si staglia su un cielo così blu, il cielo del sud» .
Lo studio della natura e dei suoi effetti di luce è approfondito dagli impressionisti in diverse località vicino a Parigi, come Bougival. Qui Berthe si interessa soprattutto alla rappresentazione dei covoni, attraverso la quale può studiare l’equilibrio cromatico tra la massa gialla del fieno e la vegetazione circostante, come emerge da I covoni di fieno a Bougival del 1883 accostabile al Covone a Giverny del 1886 di Claude Monet.