XXI secolo 
Larry Sultan

UNA STORIA
PRIVATA

In Pictures from home di Larry Sultan, uscito nel 1992 e ripubblicato nel 2021 da Mack, immagini e testo concorrono a presentare il ritratto di una famiglia americana tipo degli anni ottanta: quella del fotografo, scomparso nel 2009. Un’esperienza intima e toccante, motivo di riflessione sul rapporto tra Sultan e i genitori, il padre in particolare, simbolo, al di là di ogni parvenza, di una decadente middle class.

Francesca Orsi

Nel 1977 Larry Sultan (New York 1946 - Greenbrae, California 2009) e Mike Mandel (New York 1950) pubblicarono Evidence, libro che risulterà uno spartiacque sia per il concetto di “libro fotografico” sia per la fotografia stessa. Venendo dal concettualismo di artisti come Ed Ruscha, il loro fu uno dei primi progetti a mostrare, negli anni Settanta, un certo tipo di fotografia, antesignana della fotografia postmoderna. Un approccio innovativo che scardinava l’immagine dal suo contesto originale e la inseriva in una nuova dimensione di sequenzialità con altre immagini, conferendole così un rigenerato significato. Prelevando e unendo insieme singole fotografie provenienti da differenti archivi industriali, scientifici, governativi e istituzionali, dove sussistevano esclusivamente come prove e misurazioni, l’intento dei due fotografi americani era quello di far riflettere sulla complessità della natura fotografica, sul passaggio da “evidenza” a narrazione “fictionalizzata” dove le immagini assumevano senso proprio attraverso la loro non comunicabilità, generando ironia, stridore e sconcerto in chi le guardava.

Nel 1992 Larry Sultan si rese, per la seconda volta, artefice di un passaggio importante per l’evoluzione del linguaggio fotografico e per la sua resa in “oggetto libro”, con la pubblicazione di Pictures from Home a opera dell’editore americano Harry N. Abrams Inc., ripubblicato nel 2021 da MACK. Il libro è un toccante e illuminante ritratto del rapporto tra il fotografo della San Fernando Valley e i suoi genitori, soprattutto con il padre. Un racconto – fotografico e testuale – che sarà motivo per lui di un’indagine esistenziale più estesa sul suo essere figlio e contemporaneamente fotografo, sulla natura più ampia dell’immagine e contemporaneamente sulla natura privata del suo fotografare. Pictures from Home risulta una pietra miliare della narrazione visiva e fotografica, sia per come immagine e testo dialogano così capillarmente ed emozionalmente, sia per quello che concettualmente viene elaborato: una storia privata – animata dalle dinamiche più viscerali di una famiglia – che si dirama simultaneamente alla presa di coscienza rappresentativa del fotografo, che è anche figlio e che poi sarà a sua volta padre.


Per il trentennale della sua pubblicazione non si può non ricordare questo gioiello della cultura visiva americana e il suo autore. Cresciuto negli anni Cinquanta e Sessanta nella San Fernando Valley, in California, quando ancora la valle appena oltre la collina di Hollywood era in pieno divenire, Sultan realizza Pictures from Home come un emozionale e privato racconto familiare, scardinando la propagandistica idea della famiglia americana anni Ottanta come simbolo reaganiano della cultura del successo.




Il benessere economico è rappresentato, spesso, da “oggetti feticcio” come mazze da golf, moquette e pareti verde pisello che rendono ariosi e grandi gli ambienti delle case

Nei primi anni Ottanta, Sultan inizia a visitare assiduamente la casa dei suoi genitori per fotografarli, ma la realizzazione della sua idea non sarà delle più facili. Dal testo, pubblicato parallelamente alle immagini, si legge della sua frustrazione nel non riuscire ad afferrare fin da subito la loro immagine, la sua visione di loro. Proprio dall’esternazione di tali dubbi, probabilmente, troverà linfa il vero progetto. I confronti verbali con il padre Irving, prototipo di quella middle class americana con l’idea di “famiglia modello”, si percepiscono sempre più serrati e il testo li riporta fedelmente passo dopo passo, portando alla luce gradualmente ma inesorabilmente le contrapposte posizioni sulla natura dell’immaginario americano. Il padre vive le immagini del figlio con l’irruenza di un disincanto imposto, lui che era già stato obbligato a un pensionamento anticipato dalla compagnia per cui aveva lavorato per oltre vent’anni.


«Tutto quello che so è che quando mi fotografi sento che tutto mi lascia. Il sangue drena dal mio viso, le mie palpebre si abbassano, i miei pensieri scompaiono», dice il padre al figlio in una delle loro conversazioni. Pictures from Home è, infatti, trainato dalla costante tensione della lotta intestina: tra padre e figlio; singolarmente in Larry Sultan, come figlio e fotografo, e infine in Irving Sultan come personaggio decadente ancorato agli ultimi brandelli di una società che l’ha messo in panchina. Il libro è la messa in scena delle macerie di uno status sociale generalizzato, di una visione stereotipata, quella della middle class californiana degli anni Ottanta, di cui i genitori di Larry Sultan facevano parte; ed è anche contemporaneamente il ritratto struggente e realistico degli effetti che questo fallimento sociale ha comportato nel seno della famiglia del fotografo.

Per indagare nelle profondità della sua famiglia e del paese intero, Sultan si avvale di diversi piani di lettura: utilizza gli “still frame” di filmati casalinghi ritraenti la felicità delle loro vacanze o dei loro momenti di svago e le fotografie aziendali del padre che lo mostrano nel pieno del suo successo lavorativo, per inquadrare il contesto di apparente benessere in cui è cresciuto; mentre nelle sue fotografie si avverte un duplice sguardo, quello che insinua il perdurare delle apparenze nell’atteggiamento dei suoi genitori anche negli anni Ottanta quando ormai la disillusione era già in atto e quello che, invece, dichiara apertamente un loro struggente e inesorabile declino fisico e sociale.


Super 8 film stills.


Nelle sue immagini il benessere economico, unica traccia di un’era passata, è rappresentato, spesso, da “oggetti feticcio” come le mazze da golf, gli occhiali da sole indossati con “glamour” e fascino, piscine cristalline, un giornale aperto alla pagina “business”, moquette e pareti verde pisello che rendono ariosi e grandi gli ambienti delle case.

 
Il simbolismo legato al decaduto status sociale è ovunque in Pictures from Home, e il verde degli interni domestici si staglia lungo molte parti del racconto come un pattern di senso, ma in mezzo a questo gioco persistente delle apparenze Sultan vuole scovare l’umanità e la fragilità dei suoi genitori, la genuinità della loro dimensione familiare, la veridicità dei loro sentimenti, e ci riesce con i dettagli, con la mano rugosa della madre su una parete damascata, con gli occhi abbandonatamente chiusi del padre, con la sua postura rigorosa e imponente e uno sguardo perso nel vuoto, con il commovente abbandono di una moglie che appoggia la testa alla spalla del marito intento a leggere con gli occhiali da vista e le macchie brune sulla fronte. Ma è anche grazie al testo – contrappunto alle immagini in cui si alternano le testimonianze dirette dei genitori, le loro storie, i pensieri sparsi di Larry Sultan, i suoi ricordi, i suoi dubbi sulla realizzazione del lavoro – se quegli stereotipi vengono focalizzati e poi abbattuti uno a uno, facendo così risultare il libro rappresentazione puntuale e simultanea della loro frantumazione. Pictures from Home racconta della creazione di una famiglia dalle sue fondamenta, di come si sia radicata, nel tempo, nell’immaginario americano comune e di come, attraverso il linguaggio e il mezzo fotografico, sia stata poi smascherata e resa “veritiera” ed emotivamente manifesta dal figlio che aveva in seno.

 
Ciò che ha reso innovativo questo libro è stato l’approccio meta-analitico di Sultan, il suo rappresentare la storia della sua famiglia mentre la stava a sua volta elaborando privatamente attraverso la fotografia e contemporaneamente tentava di mostrare ai suoi genitori una visione di loro stessi senza sovrastrutture e “cliché”. La fierezza dello sguardo paterno nei ritratti anni Cinquanta e la visione dello stesso Irving Sultan, inerme, con le mani nelle tasche dei suoi boxer da mare, davanti a una piscina vuota, risultano essere gli estremi di un unico racconto, dove in mezzo si trova tutta la palpitante ed emozionante storia di una famiglia e di un intero immaginario nazionale.

IN BREVE:

Pictures from Home
Larry Sultan
192 pagine
MACK, Londra 2021
(seconda ristampa)
www.mackbooks.co.uk

ART E DOSSIER N. 402
ART E DOSSIER N. 402
OTTOBRE 2022
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