QUADRO CRONOLOGICO

PERIODO STORICO ARTE NURAGICA
Paleolitico inferiore.
180.000 a.C.
Rio Altana presso Perfugas (Sassari): industria litica Clactoniano.
Paleolitico superiore.
20.000 a.C. Grotta Corbeddu di Oliena (Nuoro): falange risalente a oltre 20.000 anni fa.
Neolitico antico.
6000-4900 a.C. Grotta verde di Alghero (Sassari): vasi di varia fattura.
Neolitico medio.
4900-4000 a.C.
Cultura di Bonu Ighinu (ceramica, idolini in osso), Tomba del capo presso Bonorva (Sassari) e altre “domus de janas” (“case delle fate”), necropoli di Cuccurru is Arrius (stagno di Cabras, Oristano), santuario di Pranu Mutteddu (il più grande della preistoria dell’isola), dolmen come quello di Bilella in località Luras (Sassari).
Neolitico recente.
4000-3500 a.C. Cultura di Ozieri. Necropoli Li Muri presso Arzachena (Sassari), considerata inizio del megalitismo.
Eneolitico iniziale.
3500-2300 a.C.
Età del rame. Cultura Sub-Ozieri. Menhir e statue-menhir, Laconi (Oristano) e il Museo dei menhir, ancora domus de janas, dolmen.
Eneolitico evoluto.
3500-2300 a.C. Culture di monte Claro e di Abealzu-Filigosa con importanti ritrovamenti ceramici.
Eneolitico finale.
3500-2300 a.C.
Cultura “del vaso campaniforme”, ancora domus de janas e dolmen.
Bronzo antico.
2300-1700 a.C.
Cultura di Bonnanaro. Prime Tombe dei giganti.
Bronzo medio.
1700-1350 a.C.
Primi nuraghi, villaggi, Tombe dei giganti, betili aniconici.
Bronzo recente.
1350-1150 a.C.
Fioritura della civiltà nuragica, con nuraghi complessi.
Bronzo finale.
1150-950 a.C.
Villaggi, santuari, “pozzi sacri”, ampi rapporti con il mondo mediterraneo.
Età del ferro.
dal 950 a.C.
Forme architettoniche più complesse, importazioni tirreniche e fenice, grande scultura in pietra (Mont’e Prama), grandissima produzione di bronzetti oggetto anche di notevole esportazione. Fra i numerosi temi raffigurati spiccano le navicelle, simbolo della presenza dei sardi sul mare.

800-500 a.C.
Graduale intensificazione della presenza fenicia in Sardegna, dai primi arrivi di mercanti nei centri costieri alla fondazione di vere e proprie città, con cui si introduce nell’isola la civiltà urbana. La buona convivenza fra sardi e fenici di Sardegna, sarà compromessa dai fenici di Cartagine, i punici, che nel 509 a.C., con l’appoggio di Roma, divengono padroni di buona parte dell’isola.

238 a.C.
Dopo la prima guerra punica (241 a.C.), Roma (chiamata proprio dai mercenari che avevano combattutto con Cartagine, con cui poi erano entrati in contrasto) caccia i grandi rivali dalla Sardegna, che diviene provincia romana.

Pozzo sacro Sa testa (1200-900 a.C.); presso Olbia (Sassari).

ARTE NURAGICA
ARTE NURAGICA
Sergio Rinaldi Tufi
Uno dei misteri meglio custoditi dalla storia è quale fosse la funzione dei nuraghi, le tipiche costruzioni megalitiche che caratterizzano il paesaggio della Sardegna. Altrettanto misteriosa è l’origine della civiltà che prende il nome da quelle strutture. Sappiamo che si sviluppa nel cuore del Mediterraneo a partire dal III millennio a.C. – forse con radici micenee – e sussiste fino al II secolo d.C., quando la romanizzazione dell’isola è sostanzialmente compiuta, almeno nella maggior parte del territorio. Il dossier cerca di fare chiarezza su ciò che è accertato dalle ricerche archeologiche, e soprattutto delinea uno svolgimento e i caratteri salienti delle arti all’interno di quella cultura, fatta di architetture ma anche di sculture (celebri i Guerrieri di Mont’e Prama), metallurgia, ceramica, strutture funerarie.