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per sickert, ora,
un pallido successo

Daniele Liberanome

Apprezzato a Londra, uno dei centri internazionali del mercato dell’arte, Walter Sickert raggiunge quotazioni più elevate soprattutto per opere datate intorno al 1906, con figure femminili e interni poco illuminati. Ma questo - tranne casi eccezionali - succedeva oltre cinque anni fa

Innovativo, famoso, molto apprezzato in uno dei centri mondiali del mercato dell’arte, eppure con quotazioni in discesa. Le aggiudicazioni più elevate di Walter Sickert (1860-1942) risalgono ormai a oltre un lustro fa. Era il 23 novembre 2016 quando Christie’s, ovviamente di Londra, offrì L’Eldorado, datato 1906 circa (una delle diverse versioni dello stesso soggetto realizzate dall’artista). Il titolo fa riferimento a un teatro- caffè alla moda che si trovava in boulevard de Strasbourg a Parigi, dove la buona borghesia si dava appuntamento intorno a tavoli pallidamente illuminati dalle lampade a gas. Sickert si concentrò qui sul pubblico, attento allo spettacolo che si svolgeva su un palcoscenico invisibile, in un’atmosfera di divertimento molto composta e ben lontana dagli eccessi raffigurati nelle opere di Toulouse-Lautrec e da quelli dei locali di Pigalle. Nella tela emerge tutto il legame che nel corso del tempo Sickert aveva sviluppato con Degas, non solo nella resa pittorica ma anche nella preparazione dell’opera con disegni creati sul posto. Un collezionista fu disposto a pagare L’Eldorado 287mila euro, cifra notevole anche se minore di quella pagata per Corpetto viola che, pur risalendo più o meno allo stesso periodo (1907-1908), appare piuttosto diverso. 


Nel Corpetto viola la scena è l’interno di una casa con, in primo piano, una modella simile a una di quelle che allora Sickert tanto apprezzava per i loro vestiti di alto bordo ma sdruciti, indossati per apparire le “signore” che però non erano. Sickert ritrasse quindi la figura femminile di profilo, in chiaro-scuro, con una parte invisibile e misteriosa. Quel quadro aveva tutti i numeri per richiamare i collezionisti perché era rimasto nella stessa famiglia per oltre un secolo, noto a pochi ma comunque di certa attribuzione. Venne così aggiudicato il 20 novembre 2013 da Bonhams di Londra per oltre 350mila euro, cifra record assoluta. 


Gli elementi che hanno in comune buona parte delle opere più care di Sickert sono di essere datate intorno al 1906, avere come soggetto un interno con una donna, essere state offerte a Londra, essere poco conosciute sul mercato, ed essere state aggiudicate ormai qualche anno fa. Si trova qualche eccezione, che però conferma la regola.


Corpetto viola (1907-1908).

Il manager a interim o Prova: la fine dell’atto è assai più giovanile, essendo datata 1885-1886 circa, e soprattutto molto più studiata dall’artista rispetto al solito. La figura femminile è infatti ritratta con grande attenzione in una posizione che vuole esprimere di per sé un senso di disperazione, di solitudine, di estrema stanchezza. Tutto ciò, insieme alla scelta di colori e alla pennellata, richiama Whistler, il mentore di Sickert giovane, più che Degas. Il quadro aveva una provenienza accattivante, visto che era stato scambiato solo un paio di volte ed era rimasto nella stessa collezione per oltre mezzo secolo, e venne offerto a Londra, da Christie’s, e diverso tempo fa, il 7 giugno 2002. Non stupisce più di tanto, quindi, che il prezzo finale fu di ben 230mila euro. 


Al 1920, non al 1906 e dintorni, risale invece Vernet’s. Dieppe. Il soggetto è rappresentato da uomini al bancone in un bar di un paesino della Normandia che era una delle mete preferite di Sickert (oltre a Venezia che tanto spesso dipinse). Il locale richiamava di sera il bel mondo dei turisti dal buon portafoglio, quando si trasformava in un teatro tipo l’Eldorado, e di giorno fungeva da punto di ritrovo dei residenti che lo vivevano come un caffè a tutti gli effetti. Sickert lo dipinse in tutte e due le versioni, in questo caso nella seconda, dimostrando di essere di nuovo affascinato dalle scene di gruppo oltreché da singoli ritratti. Così, anche se la datazione non è delle più richieste, Vernet’s. Dieppe venne scambiato da Sotheby’s di Londra qualche anno fa, il 9 giugno 2015, per oltre 200mila euro. 


Spostandosi sulle opere ancora più mature di Sickert, i prezzi crollano, tanto che quelle che produsse negli anni Trenta si scambiano per qualche migliaio di euro. Di recente, il mercato si mantiene lontano dai prezzi registrati fino a sei-sette anni fa, ma qualche opera di qualità è tenuta in buona considerazione. Il 21 ottobre scorso, Christie’s di Londra ha offerto un dipinto dalle ottime caratteristiche, un ritratto femminile in interno (La bella veneziana) risalente al 1903- 1904, con la modella raffigurata in una sorta di penombra che ne accentua la malinconia, mentre i colori ricordano da vicino quelli di Corpetto viola. Il prezzo finale è però risultato ben diverso: 103mila euro. 


Meglio è andato, ma al di là di ogni ragionevole aspettativa, con Angolo di rue Sainte Catherine, Dieppe che, pur essendo del 1899, non è né un ritratto né una scena mondana, per cui Sotheby’s di Londra l’aveva stimato intorno ai 30mila euro. È stato poi pagato il 27 maggio 2020 ben 153mila euro. Se però si evitano le impennate inaspettate di prezzo, si può comprare un Sickert per cifre sempre più abbordabili.


Il manager a interim o Prova: la fine dell’atto (1885-1886 circa).


L’Eldorado (1906 circa).

ART E DOSSIER N. 398
ART E DOSSIER N. 398
MAGGIO 2022
In questo numero: FINESTRE SULL’ARTE - Il Pecci? Un organismo inclusivo; CORTOON - Tra Kafka e Kaufman; BLOW UP - Barnor; DENTRO L’OPERA - Un viaggio negli abissi (post) coloniali; GRANDI MOSTRE. 1 - Giorgio Griffa a Parigi. La ricerca del tratto primario; XXI SECOLO - Intervista a Zanele Muholi. Il ruggito della leonessa; GRANDI MOSTRE. 2 - Surrealismo e magia a Venezia. Nell’occulto, la libertà; GRANDI MOSTRE. 3 - Kandinskij a Rovigo. Musica per gli occhi; OUTSIDERS - Roberto Melli: lunga favolosa notte; GRANDI MOSTRE. 4 - Sickert a Londra. L’artista mascherato; GRANDI MOSTRE. 5 - Sorolla a Milano La felicità è un raggio di sole; PAGINA NERA - I problemi di un sito ritrovato avvilito; STUDI E RISCOPERTE - Gaspard Dughet e la campagna romana. Nella sua pittura abita Pan; GRANDI MOSTRE. 6 - Il Barocco genovese a Genova. I capolavori della Superba; ITINERARI - “Padova Urbs Picta”. Nel cuore della città dipinta; IN TENDENZA - Per Sickert, ora, un pallido successo; IL GUSTO DELL’ARTE - Il vegetale che mandava in estasi.