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Con Anguissola
paga anche l’incertezza

Daniele Liberanome

Trovare in asta un’opera ascrivibile con certezza a Sofonisba Anguissola? Difficilissimo.
Ma gli appassionati non si fermano, anzi sono disposti a offrire cifre generose anche quando l’attribuzione non è sicura.

È quasi impossibile trovare sul mercato quadri che, per certo, sono di Sofonisba Anguissola (1532-1625), ma i collezionisti non si arrendono e sono pronti a valutare generosamente anche quelli di incerta attribuzione. Del resto, si sta parlando di una delle prima artiste donne diventate celebri ancora in vita, chiamata perfino alla corte di Spagna, la superpotenza del tempo (a cavallo tra XVI e XVII secolo). 


Si formò alla scuola manierista dell’Italia settentrionale concentrandosi fin da subito su autoritratti e scene della propria famiglia, che dipinse con introspezione e ottima tecnica, tanto da guadagnarsi presto una buona fama. Si sostiene che Ritratto di due giovani donne, offerto il 15 settembre 2020 da Christie’s a Parigi, risalga proprio alla seconda metà del XVI secolo, per il senso di intimità che emana dalle due figure femminili, il forte cromatismo e la tipica forma degli occhi - piuttosto a mandorla e ben definiti ai bordi. Non molto per affermare che l’opera sia propria della Anguissola, ma quanto basta perché Christie’s la attribuisse conservativamente alla sua “cerchia”, una nozione quanto mai vaga che viene lasciata a opere che con l’artista hanno poco a che fare. Dal canto loro i collezionisti, alla ricerca di un pezzo della Anguissola, hanno dato credito a Christie’s e sono stati disposti a triplicare la stima iniziale e pagare quel quadro ben 110mila euro nonostante sia di misure minime (12,8 x 15,5 cm). 


Lo stile dell’artista si fece più grave, solenne, meno intimista da quando nel 1559 venne chiamata a Madrid, prima come insegnante di pittura e poi come vera e propria pittrice, pur non ricevendo mai un titolo ufficiale; non poté quindi firmare le sue tele, cosa che aggiunge difficoltà alle attribuzioni e al mercato. È forse di quegli anni Ritratto di Giovanna d’Asburgo che Dorotheum offrì il 12 ottobre 2011 a Vienna, considerandolo sì di mano della Anguissola, ma dimostrando giustamente incertezza in merito, tanto da stimarlo appena 30-50mila euro. In effetti, da un lato salta agli occhi la similarità con il Ritratto dell’arciduchessa Giovanna con bambina esposto all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, che si sostiene sia della Anguissola e datato 1561; ma dall’altro, va detto che quell’attribuzione non è del tutto solida e che comunque l’opera di Dorotheum potrebbe essere una copia di quella di Boston se non fosse per la movenza della mano sinistra. Con tutto ciò, i collezionisti non si sono tirati indietro e la stima iniziale è stata polverizzata, con il prezzo finale che è giunto a superare i 280mila euro. 


Non si pensi che sia in quel caso sia in altri analoghi i compratori siano dei creduloni disposti a tutto. Non mancano esempi di tele, fatte risalire ad ambiti vicini alla Anguissola, stimate poche migliaia di euro ma di fronte alle quali nessuno si fa avanti per rilanciare; lo dimostra un ritratto di Caterina Michela di Savoia che la prestigiosa Christie’s di New York ha offerto il 14 ottobre scorso con stima 17-25mila euro e poi pagato appena 10mila euro. Piuttosto accade che se esiste qualche base scientifica che supporti una attribuzione alla Anguissola, la tensione nelle sale d’asta aumenti decisamente. Così accadde il 7 dicembre 2006, quando Christie’s di Parigi presentò un Ritratto di Margherita di Savoia con un cagnolino, che in passato era stato considerato di artista spagnolo, attribuendolo invece alla cerchia della Anguissola. Pochi dubbi sorsero sulla corretta identificazione della donna dipinta, considerato l’altrimenti inspiegabile serto di margherite posto nei capelli e la similarità con altre testimonianze sulla fisionomia della duchessa. Christie’s puntò poi su una certa somiglianza con un discusso ritratto di Margherita di Savoia con nano della Anguissola oggi conservato in una collezione privata di Madrid, e si fece dare una serie di pareri di esperti che rafforzarono l’attribuzione quanto meno alla cerchia dell’artista. Lo sforzo fu premiato: partendo da una stima di 74-118mila euro, il prezzo finale superò i 700mila euro fissando il record in asta. 


Più di recente, Dorotheum non è stata da meno, anche se con differente risultato finale. Ha trovato sul mercato un Ritratto di orafo precedentemente attribuito alla famiglia Campi e ha prima fatto scartare quell’ipotesi; poi con l’aiuto di due esperti ha sostenuto la similarità con Autoritratto alla spinetta della Anguissola esposto al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, soprattutto per quanto riguarda l’effetto della luce. Va detto che il dipinto in vendita era datato 1566 mentre quello di Capodimonte era considerato del 1555 circa, ma il lavoro di analisi storico-artistica condotto da Dorotheum ha fatto sì che il 24 aprile 2018 a Vienna il prezzo finale dell’opera arrivasse a 110mila euro, triplicando la stima. Trovare un quadro della Anguissola, perfino se solo a lei riconducibile, paga - eccome se paga.


Cerchia di Sofonisba Anguissola, Ritratto di Margherita di Savoia (1589-1655).


Ritratto di Giovanna d’Asburgo (1559-1573 circa).


Ritratto di orafo (1566).

ART E DOSSIER N. 396
ART E DOSSIER N. 396
Marzo 2022
In questo numero: FINESTRE SULL’ARTE - Poli opposti si attraggono; CORTOON - La strana coppia; BLOW UP - Biennale fotografia femminile; DENTRO L’OPERA - La pittura come specchio sul mondo; GRANDI MOSTRE. 1 Libero Spazio Libero a Bologna - Dalla parte delle donne; GRANDI MOSTRE. 2 Ruth Orkin a Bassano del Grappa - La freschezza dell’istante; XX SECOLO Gli autogrill di Angelo Bianchetti - Come ponti sul fiume di Laura Graziano; GRANDI MOSTRE. 3 Sophie Tauber-Arp a New York - L’incarnazione della modernità; OUTSIDERS - Evgen Bavčar: fotografo dell’invisibile; GRANDI MOSTRE. 4 Maria Maddalena a Forlì - La leggenda della santa peccatrice; GRANDI MOSTRE. 5 Plautilla Bricci a Roma - L’architettrice, la sua storia; PAGINA NERA - I sacelli di cultura hanno vita proprio dura; GRANDI MOSTRE. 6 Le donne nella pittura da Tiziano a Boldini, in due mostre a Milano e a Brescia - Un’ossessione dai mille volti; GRANDI MOSTRE. 7 La fabbrica del Rinascimento a Vicenza - Quattro eroi all’opera; STUDI E RISCOPERTE Il fuori campo nell’arte dal Trecento al Seicento - L’assenza presente; IN TENDENZA - Con Anguissola paga anche l’incertezza. GUSTO DELL’ARTE - Stinking rose.